23.3.20

NUOVO CORONAVIRUS: DATI FALSI SUI MORTI IN ITALIA!


di Gianni Lannes

«46.638 positivi, 5.474 deceduti, 7.024 guariti» ha sparato ieri (22 marzo 2020), come ogni giorno, la Protezione Civile. C'è qualcosa che non torna e non quadra, anzitutto nei numeri ufficiali, ma soprattutto sulle presunte cause di morte dei trapassati, propinati all'opinione pubblica. I dati ufficiali abilmente mescolati e manipolati sono falsi? La dottoressa Rita Celli, medico legale di chiara fama nazionale ed internazionale, consulente di svariati Tribunali e Procure della Repubblica, nonché di Commissioni parlamentari, raggiunta al telefono non ha proprio dubbi di sorta e conferma:

«Dati falsi. Statisticamente parlando non significano nulla. Non sappiamo il numero esatto dei contagiati. Andava fatto subito il tampone a tutti. Fare i tamponi sui ricoverati e sui familiari è stupido. C'è un grave difetto di gestione dell'emergenza. Se perde un rubinetto a casa continui a spalare acqua o chiudi la saracinesca principale? Che fare? Separo gli infetti dai non contagiati, così che quelli sani continuino a lavorare e produrre reddito. Allo stesso tempo contengo la diffusione. Non sarebbe tutto immensamente più facile se si dovessero sorvegliare solo i positivi, invece di 55 milioni di italiani a random. Tutto questo nell'ottica del fatto che questa strategia avrebbe dovuto essere attuata a inizio febbraio. Ora è ancora possibile, ma decisamente tardiva».

A proposito: perché la Protezione Civile lancia una raccolta di denaro (donazioni)? Perché l'Italia in apparenza è la nazione più colpita al mondo? E il Settentrione, l'area più produttiva, è quella più flagellata in assoluto? Un recente studio scientifico italiano (Società diMedicina Ambientale, Università di Bologna e Bari) ha evidenziato una possibile correlazione tra i livelli elevatissimi di inquinamento da particolato atmosferico e la diffusione del covid 19 in Italia. Perché lo Stato italiano (il governo del Conte bis) pur essendo stato allertato dall'OMS il 25 gennaio 2020, non ha agito tempestivamente, limitandosi il 31 gennaio scorso a dichiarare lo “stato di emergenza sanitaria per 6 mesi”, ma solo sulla carta della Gazzetta Ufficiale, mentre il capo dello Stato Mattarella se ne andava a zonzo per l'Italia ad incontrare gente come se niente fosse accaduto?

 I numeri servono a toccare la parte irrazionale delle persone, vale a dire l'emotività. Le cifre ufficiali diffuse quotidianamente dalla Protezione Civile sul nuovo coronavirus, denominato ufficialmente Sars-Cov-2 e da cui scaturisce la malattia Covid-19 confusa addirittura negli atti governativi in Gazzetta Ufficiale dal primo ministro Conte, lo stesso che ha privato della libertà l'intera popolazione italiana, sembrerebbero preannunciare l’apocalisse. Secondo le autorità di ogni ordine, e grado nonché dei mass media, il numero delle vittime aumenta ogni giorno, così come il numero dei contagi. Ma quando si impara a leggere questi numeri nel modo corretto, la realtà risulta totalmente diversa. È in atto per caso una campagna disinformativa a grandi livelli per staccare definitivamente la spina alla democrazia? Per conoscere il numero ufficiale di morti da coronavirus occorrerà aspettare le valutazioni dell’Istituto Superiore di Sanità che due volte alla settimana pubblica un dettagliato rapporto. È importante sottolineare che tutte le persone decedute erano affette effettivamente dal coronavirus. Ma non è detto che siano morte proprio a causa di tale patologia. Molte di loro presentavano infatti malattie pregresse e se il quadro clinico è stato certamente aggravato dal Covid-19, non è detto che la morte sia attribuibile a quest’ultimo. È per questa ragione che il numero di “vittime del coronavirus”, in senso stretto, potrà essere confermato solo dopo che l’ISS avrà stabilito la causa effettiva del decesso. Per quale motivo tutte le autorità e gli esperti ufficiali inculcano la paura nel corpo sociale? Per caso, approfittando della situazione di crisi sanitaria, gli eterodiretti politicanti italidioti ne hanno approfittato per mandare in onda un esperimento di ingegneria sociale con deprivazione della libertà su scala nazionale, definito finestra di Overton?

A chi spetta il primato tricolore della disinformazione pilotata e telecomandata, alla voce inglese fake news?





La Repubblica, 22 marzo 2020
Ecco altri fatti. Una ricerca pubblicata il 26 gennaio 2020 sulla rivista medica Emerging infectious diseases ha confermato che "la gravità di un’infezione e la letalità della stessa sono fortemente correlate alla presenza di diabete e di malattie cardiovascolari concomitanti che rendono le persone più a rischio di complicazioni". Oltretutto, lo studio è stato condotto sulla Mers, un’infezione da coronavirus, decisamente molto più patologica della Covid-19.

Si può relativizzare la contagiosità e la mortalità del Sars-Cov-2 rispetto ad altri virus? Certamente. E un semplice confronto con altri virus ci dimostra che il governo italiano e tutti gli specialisti ed esperti istituzionali,stanno terrorizzando la gente. Tale atteggiamento viene definito dal Codice Penale, con l'espressione”procurato allarme”; senza considerare l'abolizione o sospensione immotivata (sul piano scientifico e giuridico) della libertà, calpestando l'articolo 16 della Costituzione.

Ora prendiamo a titolo d'esempio l'ebola: se una persona prende l’ebola, difficilmente riuscirà a muoversi. Quel virus ha una mortalità del 55-60 per cento quindi nel giro di pochi giorni o il corpo riesce in qualche modo a difendersi o si va incontro a morte certa. Invece, nel caso del Sars-Cov-2 abbiamo un’infinità di persone che hanno avuto un contatto con il virus e non lo sanno nemmeno. Sono i cosiddetti portatori sani. Una persona che porta in giro un virus di questo tipo non è un untore, ma una prova vivente che il virus sia affrontabile. Anche la direttrice dell’ospedale Sacco di Milano ha detto che “si è scambiata un’infezione appena più seria dell’influenza, per una pandemia globale”. Indubbiamente questa situazione merita massima cautela, ma bisogna anche ricordare che i numeri di mortalità sono abbastanza simili a quelli dell’influenza e sono molto lontani da quelli di altri coronavirus: il Sars-Cov-2 ha una mortalità dell’1,5-2 per cento a seconda di come statisticamente ed epidemiologicamente la si considera. La Mers del 30-35 per cento e la Sars del 10 per cento.

Quindi il fatto che ci siano così tanti portatori sani dovrebbe essere un segnale positivo. La loro presenza è un dato estremamente positivo. Di fronte a un portatore sano la domanda da porsi è “perché non esiste un portatore sano di ebola?”. È questa la differenza. Tale agente infettivo non è mai riuscito a superare lo Stretto di Gibilterra, largo appena 16 chilometri, perché chi la contrae o guarisce o muore. Questo coronavirus invece si è mosso molto velocemente e ha attraversato mezzo mondo senza che le persone se ne rendessero conto. Il fatto che si possa essere contagiati dal coronavirus e non esserne a conoscenza è fondamentale. L’OMS ha dichiarato che l’80 per cento delle persone contagiate dal Sars-Cov-2 presenta sintomi assolutamente minimi, il 15 per cento presenta sintomi lievi o medi e c’è solo il 5 per cento che sviluppa sintomi più impegnativi. Certo, in alcune persone con cui viene in contatto può anche essere letale, ma non è casuale che le prime morti siano collegate a persone anziane, con problematiche particolari, o a medici che sono stati esposti a dosi ripetute ed elevate del virus.

Il numero di contagi ovviamente sta aumentando e seguiterà a crescere ancora. La sua potenza virologica diminuirà anche di intensità quando incontrerà persone in grado di sviluppare gli anticorpi per sconfiggerlo. Probabilmente in Italia e nel mondo ci sono persone di cui non siamo ancora e conoscenza, che fanno parte dell’80 per cento a cui si riferiva l’Oms. Sono individui che hanno forme lievi di infezione che possono essere del tutto scambiabili per un raffreddore; probabilmente hanno anche già gli anticorpi necessari per sconfiggerlo. Quando questi anticorpi aumentano e si espandono a livello generale nasce quella che si chiama immunità di gregge; a quel punto difficilmente i virus avanzano. Ci troveremo a un punto in cui le persone avranno sviluppato gli anticorpi senza saperlo. Questo avviene quando il virus ha una grossa capacità di diffusione, ma non è un virus letale come ebola.

Secondo il bollettino dell’Università Johns Hopkins, il numero dei pazienti guariti nel mondo è molto più alto rispetto al numero dei decessi. Perché allora l’attenzione viene posta solamente sul numero di vittime? Questo tema era stato affrontato anche da Sabin (Albert Bruce Sabin, l’inventore del vaccino per la poliomielite, ndr), quando scoppiò la cosiddetta “epidemia di Aids”. Sabin  allora aveva dichiarato: «Non dobbiamo considerare i numeri delle persone che muoiono, ma dobbiamo considerare quelli che sopravvivono e guariscono. Dobbiamo concentrarci sul perché ce la fanno». E vale anche per la Covid-19: dovremmo capire come fanno queste persone a sopravvivere e copiare i loro comportamenti, studiarne la genetica e la storia.
 Altro dettaglio significativo: in base alle informazioni raccolte finora, il virus ha contagiato pochissimi bambini, che invece sono tra i soggetti più esposti all’influenza. Come mai? Non si esclude che i bambini possano avere degli anticorpi in grado di contrastarlo. Ma quali sono i dati “positivi” sui quali la popolazione dovrebbe riflettere? Il numero di morti per influenza ogni anno è immensamente più ampio. Secondo l’Istituto superiore di sanità, in Italia ci sono stati 24mila morti per influenza nella stagione 2017-2018, quindi circa 200 al giorno. Di questi 24mila, 940 erano giovani che sono stati ricoverati in situazioni gravi e 174 di loro sono deceduti. Se si inizia a considerare questi numeri, quelli di adesso sono infinitamente meno rilevanti. Il signor Trevisan, la prima vittima italiana, stava già morendo di influenza infatti, ma ne hanno fatto un caso nazionale perché era positivo al coronavirus.

Infine, cedo la parola ad uno specialista, rammentando a tutti, che domani 24 marzo 2020 scade in tutti sensi (giuridici e sanitari) la quarantena. Ecco la tesi del dottor Attilio Speciani (immunologo clinico,specialista in allergologia):

«Il primo report ufficiale cinese sulle caratteristiche delle persone infettate o decedute, pubblicato su Lancet alla fine di gennaio 2020, ha indicato una maggiore prevalenza di infezione da Coronavirus per i maschi (73%) e una serie di caratteristiche patologiche presenti nelle persone decedute, tra cui diabete, ipertensione arteriosa e malattie cardiovascolari (Huang C et al, Lancet. 2020 Jan 24. pii: S0140-6736(20)30183-5. doi: 10.1016/S0140-6736(20)30183-5). Da immunologo esprimo tutte le cautele necessarie di fronte alla comparsa di una nuova forma virale, seguendo con attenzione ciò che avviene giorno dopo giorno, ma mi sento in buona compagnia (Professoressa Capua, professor Rezza e altri ancora) nell'ipotizzare che questa virosi si diffonderà facilmente (come tutti i virus con scarso indice di letalità), ma che potranno esserci buone risposte difensive da parte della popolazione mantenendone gli indici di mortalità bassi. In parte è quanto era già successo per l'influenza aviaria H1N1. L'attivazione internazionale deve essere presa come un segno di attenzione e di corretta cautela, orientata giustamente a contenere i possibili imprevedibili danni, ma soprattutto a conoscere bene quello che sta avvenendo e a capire il paradigma di comportamento di questo nuovo virus. Molto probabilmente, nel giro di poco tempo troveremo sempre più persone guarite spontaneamente o che hanno anticorpi anti Coronavirus senza mai essersi accorti di averlo preso in precedenza e senza avere avuto sintomi. Importante è che il virus non muti in modo rilevante, come può succedere quando incontra organismi mal nutriti, e sappiamo che le condizioni di igiene e di supporto nutrizionale che si possono attivare sono oggi, su base scientifica, potenzialmente efficaci per ottimizzare le difese immunitarie. Basta metterle in atto».















http://www.governo.it/it/approfondimento/coronavirus/13968 

http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/03/coronavirus-e-inquinamento.html 

















































http://www.governo.it/it/approfondimento/coronavirus/13968

http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/03/coronavirus-in-italia-fine-quarantena.html 

http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2019&codLeg=70621&parte=1%20&serie=null#page=19 

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