di
Gianni Lannes
Dopo
Tunisia (50 milioni di euro) e Bolivia (21,5 milioni di euro) adesso va
in scena il terzo atto della tragica commedia. Ancora la Farnesina dove
ingrassa il ministro Luigi Di Maio, in gran segreto e in palese violazione del decreto legislativo numero 33 del 2013 - ha appena erogato ben 200 mila
euro - (cooperazione allo sviluppo) - per affrontare l'emergenza
coronavirus in Somalia.
Mentre in Italia mancano mascherine, respiratori e gli ospedali sono in gravi difficoltà, mentre medici e paramedici si ammalano e muoiono senza protezioni adeguate, mentre al contempo ci stiamo indebitando per la cosiddetta "emergenza sanitaria" (nota al governo dal 5 gennaio 2020) nonché per quella economica, lo Stato tricolore, ossia il governo del Conte bis, seguita incredibilmente ad elargire denaro pubblico al mondo intero.
Il ministero tricolore degli esteri, infatti, grazie al nuovo e provvidenziale (per gli affari internazionali) coronavirus, ha stabilito proroghe degli aiuti economici e deroghe alle regole normative, come si legge nei documenti ufficiali firmati di recente dal direttore dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, tale Luca Maestripieri.
Mentre in Italia mancano mascherine, respiratori e gli ospedali sono in gravi difficoltà, mentre medici e paramedici si ammalano e muoiono senza protezioni adeguate, mentre al contempo ci stiamo indebitando per la cosiddetta "emergenza sanitaria" (nota al governo dal 5 gennaio 2020) nonché per quella economica, lo Stato tricolore, ossia il governo del Conte bis, seguita incredibilmente ad elargire denaro pubblico al mondo intero.
Il ministero tricolore degli esteri, infatti, grazie al nuovo e provvidenziale (per gli affari internazionali) coronavirus, ha stabilito proroghe degli aiuti economici e deroghe alle regole normative, come si legge nei documenti ufficiali firmati di recente dal direttore dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, tale Luca Maestripieri.
Italy supports Somalia's response against COVID-19 with a contribution of more than 200k to @WHOSomalia for the establishment of a diagnostic lab.
In these very difficult times we must be united against the common threat.@AbikarDr @MoH_Somalia @Aics_Mogadiscio @cooperazione_it
— Italy in Somalia (@ItalyinSomalia) March 23, 2020
Ilaria Alpi e Miran Hrovatin - foto di Raffaele Ciriello |
Nulla contro la Somalia dove il 20 marzo 1994, a Mogadiscio sono stati assassinati due cittadini italiani, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin (un duplice omicidio su commissione di due straordinari giornalisti che indagavano proprio sulla malagestione governativa italiana dei fondi alla cooperazione ed il traffico di armi in cambio di rifiuti letali, un torbido caso su cui non c'è ancora verità e giustizia).
Non è proprio sensato quando scarseggiano i soldi per combattere l'ultimo virus in circolazione diffuso dalla Cina in Italia, richiederli ai cittadini attraverso la Protezione Civile, per poi elargirli ad uno Stato straniero. Prima gli Italiani? Ma quando mai.
Insomma, gli ospedali
italiani non hanno più quattrini in cassa, eppure il governo grulpiddino regala 200 mila euro ai somali. Non
si può battere le mani al personale sanitario, cantare sui balconi,
a nulla serve se non ad incrementare assurdamente la sterile retorica
buonista, manifestando in tal modo nessun rispetto concreto per le persone
decedute (a cui non è stata concessauna degna sepoltura civile e religiosa), malate e in lutto.