di
Gianni Lannes
«46.638
positivi, 5.474 deceduti, 7.024 guariti» ha sparato ieri (22 marzo
2020), come ogni giorno, la Protezione Civile. C'è qualcosa che non
torna e non quadra, anzitutto nei numeri ufficiali, ma soprattutto
sulle presunte cause di morte dei trapassati, propinati all'opinione
pubblica. I dati ufficiali abilmente mescolati e manipolati sono
falsi? La dottoressa Rita Celli, medico legale di chiara fama
nazionale ed internazionale, consulente di svariati Tribunali e
Procure della Repubblica, nonché di Commissioni parlamentari,
raggiunta al telefono non ha proprio dubbi di sorta e conferma:
«Dati
falsi. Statisticamente parlando non significano nulla. Non sappiamo
il numero esatto dei contagiati. Andava fatto subito il tampone a
tutti. Fare i tamponi sui ricoverati e sui familiari è stupido. C'è
un grave difetto di gestione dell'emergenza. Se perde un rubinetto a
casa continui a spalare acqua o chiudi la saracinesca principale? Che
fare? Separo gli infetti dai non contagiati, così che quelli sani
continuino a lavorare e produrre reddito. Allo stesso tempo contengo
la diffusione. Non sarebbe tutto immensamente più facile se si
dovessero sorvegliare solo i positivi, invece di 55 milioni di
italiani a random. Tutto questo nell'ottica del fatto che questa
strategia avrebbe dovuto essere attuata a inizio febbraio. Ora è
ancora possibile, ma decisamente tardiva».
A proposito: perché la Protezione Civile lancia una raccolta di denaro (donazioni)? Perché l'Italia in apparenza è la nazione più colpita al mondo? E il Settentrione, l'area più produttiva, è quella più flagellata in assoluto? Un recente studio scientifico italiano (Società diMedicina Ambientale, Università di Bologna e Bari) ha evidenziato una possibile correlazione tra i livelli elevatissimi di inquinamento da particolato atmosferico e la diffusione del covid 19 in Italia. Perché lo Stato italiano (il governo del Conte bis) pur essendo stato allertato dall'OMS il 25 gennaio 2020, non ha agito tempestivamente, limitandosi il 31 gennaio scorso a dichiarare lo “stato di emergenza sanitaria per 6 mesi”, ma solo sulla carta della Gazzetta Ufficiale, mentre il capo dello Stato Mattarella se ne andava a zonzo per l'Italia ad incontrare gente come se niente fosse accaduto?
I
numeri servono a toccare la parte irrazionale delle persone, vale a
dire l'emotività. Le cifre ufficiali diffuse quotidianamente dalla
Protezione Civile sul nuovo coronavirus, denominato ufficialmente
Sars-Cov-2 e da cui scaturisce la malattia Covid-19 confusa
addirittura negli atti governativi in Gazzetta Ufficiale dal primo
ministro Conte, lo stesso che ha privato della libertà l'intera
popolazione italiana, sembrerebbero preannunciare l’apocalisse.
Secondo le autorità di ogni ordine, e grado nonché dei mass media,
il numero delle vittime aumenta ogni giorno, così come il numero dei
contagi. Ma quando si impara a leggere questi numeri nel modo
corretto, la realtà risulta totalmente diversa. È in atto per caso
una campagna disinformativa a grandi livelli per staccare
definitivamente la spina alla democrazia? Per conoscere il numero
ufficiale di morti da coronavirus occorrerà aspettare le valutazioni
dell’Istituto Superiore di Sanità che due volte alla settimana
pubblica un dettagliato rapporto. È importante sottolineare che
tutte le persone decedute erano affette effettivamente dal
coronavirus. Ma non è detto che siano morte proprio a causa di tale
patologia. Molte di loro presentavano infatti malattie pregresse
e se il quadro clinico è stato certamente aggravato dal Covid-19,
non è detto che la morte sia attribuibile a quest’ultimo. È per
questa ragione che il numero di “vittime del coronavirus”, in
senso stretto, potrà essere confermato solo dopo che l’ISS
avrà stabilito la causa effettiva del decesso. Per quale motivo
tutte le autorità e gli esperti ufficiali inculcano la paura nel
corpo sociale? Per caso, approfittando della situazione di crisi
sanitaria, gli eterodiretti politicanti italidioti ne hanno
approfittato per mandare in onda un esperimento di ingegneria sociale
con deprivazione della libertà su scala nazionale, definito finestra
di Overton?
A
chi spetta il primato tricolore della disinformazione pilotata e
telecomandata, alla voce inglese fake news?
La Repubblica, 22 marzo 2020 |
Ecco
altri fatti. Una ricerca pubblicata il 26 gennaio 2020 sulla rivista
medica Emerging
infectious diseases
ha confermato che "la gravità di un’infezione e la letalità
della stessa sono fortemente correlate alla presenza di diabete e di
malattie cardiovascolari concomitanti che rendono le persone più a
rischio di complicazioni". Oltretutto, lo studio è stato
condotto sulla Mers, un’infezione da coronavirus, decisamente molto
più patologica della Covid-19.
Si
può relativizzare la contagiosità e la mortalità del Sars-Cov-2
rispetto ad altri virus? Certamente. E un semplice confronto con
altri virus ci dimostra che il governo italiano e tutti gli
specialisti ed esperti istituzionali,stanno terrorizzando la gente.
Tale atteggiamento viene definito dal Codice Penale, con
l'espressione”procurato allarme”; senza considerare l'abolizione
o sospensione immotivata (sul piano scientifico e giuridico) della
libertà, calpestando l'articolo 16 della Costituzione.
Ora
prendiamo a titolo d'esempio l'ebola: se una persona prende l’ebola,
difficilmente riuscirà a muoversi. Quel virus ha una mortalità del
55-60 per cento quindi nel giro di pochi giorni o il corpo riesce in
qualche modo a difendersi o si va incontro a morte certa. Invece,
nel caso del Sars-Cov-2 abbiamo un’infinità di persone che hanno
avuto un contatto con il virus e non lo sanno nemmeno. Sono i
cosiddetti portatori sani. Una persona che porta in giro un virus di
questo tipo non è un untore, ma una prova vivente che il virus sia
affrontabile. Anche la direttrice dell’ospedale Sacco di Milano ha
detto che “si è scambiata un’infezione appena più seria
dell’influenza, per una pandemia globale”. Indubbiamente questa
situazione merita massima cautela, ma bisogna anche ricordare che i
numeri di mortalità sono abbastanza simili a quelli dell’influenza
e sono molto lontani da quelli di altri coronavirus: il Sars-Cov-2
ha una mortalità dell’1,5-2 per cento a seconda di come
statisticamente ed epidemiologicamente la si considera. La Mers del
30-35 per cento e la Sars del 10 per cento.
Quindi
il fatto che ci siano così tanti portatori sani dovrebbe essere un
segnale positivo. La loro presenza è un dato estremamente positivo.
Di fronte a un portatore sano la domanda da porsi è “perché non
esiste un portatore sano di ebola?”. È questa la differenza. Tale
agente infettivo non è mai riuscito a superare lo Stretto di
Gibilterra, largo appena 16 chilometri, perché chi la contrae o
guarisce o muore. Questo coronavirus invece si è mosso molto
velocemente e ha attraversato mezzo mondo senza che le persone se ne
rendessero conto. Il fatto che si possa essere contagiati dal
coronavirus e non esserne a conoscenza è fondamentale. L’OMS ha
dichiarato che l’80 per cento delle persone contagiate dal
Sars-Cov-2 presenta sintomi assolutamente minimi, il 15 per cento
presenta sintomi lievi o medi e c’è solo il 5 per cento che
sviluppa sintomi più impegnativi. Certo, in alcune persone con cui
viene in contatto può anche essere letale, ma non è casuale che le
prime morti siano collegate a persone anziane, con problematiche
particolari, o a medici che sono stati esposti a dosi ripetute ed
elevate del virus.
Il
numero di contagi ovviamente sta aumentando e seguiterà a crescere
ancora. La sua potenza virologica diminuirà anche di intensità
quando incontrerà persone in grado di sviluppare gli anticorpi per
sconfiggerlo. Probabilmente in Italia e nel mondo ci sono persone di
cui non siamo ancora e conoscenza, che fanno parte dell’80 per
cento a cui si riferiva l’Oms. Sono individui che hanno forme lievi
di infezione che possono essere del tutto scambiabili per un
raffreddore; probabilmente hanno anche già gli anticorpi necessari
per sconfiggerlo. Quando questi anticorpi aumentano e si espandono a
livello generale nasce quella che si chiama immunità di gregge; a
quel punto difficilmente i virus avanzano. Ci troveremo a un punto in
cui le persone avranno sviluppato gli anticorpi senza saperlo. Questo
avviene quando il virus ha una grossa capacità di diffusione, ma non
è un virus letale come ebola.
Secondo
il bollettino dell’Università Johns Hopkins, il numero dei
pazienti guariti nel mondo è molto più alto rispetto al
numero dei decessi. Perché allora l’attenzione viene posta
solamente sul numero di vittime? Questo tema era stato affrontato
anche da Sabin (Albert Bruce Sabin, l’inventore del vaccino per la
poliomielite, ndr), quando scoppiò la cosiddetta “epidemia di
Aids”. Sabin allora aveva dichiarato: «Non dobbiamo
considerare i numeri delle persone che muoiono, ma dobbiamo
considerare quelli che sopravvivono e guariscono. Dobbiamo
concentrarci sul perché ce la fanno». E vale anche per la
Covid-19: dovremmo capire come fanno queste persone a sopravvivere e
copiare i loro comportamenti, studiarne la genetica e la storia.
Altro dettaglio
significativo: in base alle informazioni raccolte finora, il virus
ha contagiato pochissimi bambini, che invece sono tra i soggetti più
esposti all’influenza. Come mai? Non si esclude che i bambini
possano avere degli anticorpi in grado di contrastarlo. Ma quali
sono i dati “positivi” sui quali la popolazione dovrebbe
riflettere? Il numero di morti per influenza ogni anno è
immensamente più ampio. Secondo l’Istituto superiore di sanità,
in Italia ci sono stati 24mila morti per influenza nella stagione
2017-2018, quindi circa 200 al giorno. Di questi 24mila, 940 erano
giovani che sono stati ricoverati in situazioni gravi e 174 di loro
sono deceduti. Se si inizia a considerare questi numeri, quelli di
adesso sono infinitamente meno rilevanti. Il signor Trevisan, la
prima vittima italiana, stava già morendo di influenza infatti, ma
ne hanno fatto un caso nazionale perché era positivo al
coronavirus.
Infine,
cedo la parola ad uno specialista, rammentando a tutti, che domani 24
marzo 2020 scade in tutti sensi (giuridici e sanitari) la quarantena.
Ecco la tesi del dottor Attilio Speciani (immunologo
clinico,specialista in allergologia):
«Il
primo report ufficiale cinese sulle caratteristiche delle persone
infettate o decedute, pubblicato su Lancet alla fine di gennaio 2020,
ha indicato una maggiore prevalenza di infezione da Coronavirus per i
maschi (73%) e una serie di caratteristiche patologiche presenti
nelle persone decedute, tra cui diabete, ipertensione arteriosa e
malattie cardiovascolari (Huang C et al, Lancet. 2020
Jan 24. pii: S0140-6736(20)30183-5. doi:
10.1016/S0140-6736(20)30183-5). Da immunologo esprimo tutte le
cautele necessarie di fronte alla comparsa di una nuova forma virale,
seguendo con attenzione ciò che avviene giorno dopo giorno, ma mi
sento in buona compagnia (Professoressa Capua, professor Rezza e
altri ancora) nell'ipotizzare che questa virosi si diffonderà
facilmente (come tutti i virus con scarso indice di letalità), ma
che potranno esserci buone risposte difensive da parte della
popolazione mantenendone gli indici di mortalità bassi. In
parte è quanto era già successo per l'influenza aviaria H1N1.
L'attivazione internazionale deve essere presa come un segno di
attenzione e di corretta cautela, orientata giustamente a contenere i
possibili imprevedibili danni, ma soprattutto a conoscere bene quello
che sta avvenendo e a capire il paradigma di comportamento di questo
nuovo virus. Molto probabilmente, nel giro di poco tempo troveremo
sempre più persone guarite spontaneamente o che hanno anticorpi anti
Coronavirus senza mai essersi accorti di averlo preso in precedenza e
senza avere avuto sintomi. Importante è che il virus non muti in
modo rilevante, come può succedere quando incontra organismi mal
nutriti, e sappiamo che le condizioni di igiene e di supporto
nutrizionale che si possono attivare sono oggi, su base scientifica,
potenzialmente efficaci per ottimizzare le difese immunitarie. Basta
metterle in atto».
http://www.governo.it/it/approfondimento/coronavirus/13968
http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/03/coronavirus-e-inquinamento.html
http://www.governo.it/it/approfondimento/coronavirus/13968
http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/03/coronavirus-in-italia-fine-quarantena.html
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2019&codLeg=70621&parte=1%20&serie=null#page=19
http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus
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http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/03/coronavirus-in-italia-fine-quarantena.html
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2019&codLeg=70621&parte=1%20&serie=null#page=19
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