di Gianni Lannes
Lo Jonio è il mare dove per via della profondità e degli scarsi, se non inesistenti controlli delle autorità, è stato affondato il maggior numero di carrette imbottite di scarti micidiali. Da questa segnalazione inviata al giudice Nicola Maria Pace, a Matera, che in quel periodo (anno 1995) indagava sul centro Enea di Rotondella in Basilicata, dove si erano verificati alcuni incidenti nucleari, emerge un quadro drammatico, ma comunque eluso dal Governo italiano.
Di seguito alcune navi affondate dolosamente che non compaiono in alcun elenco ufficiale. 1) Aris (battente bandiera italiana) con un carico di polvere di marmo (affondamento il 25 gennaio 1977). 2) Reefer, motonave affondata in seguito ad esplosione il 3 agosto 1983 (lat. 36°47'00 N- 14°28',2'' E), proveniente da Rotterdam. 3) Limbros ad un miglio dall'estremità meridioanle di Capo Passero (22 settembre 1984). 4) Giorgiana (Maurilla Shipping Co. LTD - Gibilterra) colata a picco il 17 gennaio 1985 nella baia di Santa Panagia. Il comandante era Davies Fareth Alfor, un cittadino britannico. 5) La motocisterna Sea Tiger (lat. 36° 41' N - 14°55',7'' E), inabissata il 19 febbraio 1991. Il capitano era l'indiano di Lahore, Sahgal Kiran Kumar.
mappa nautica delle navi affondate dolosamente (elenco parziale) |
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