30.3.14

GRAN SASSO D'ITALIA: INQUINAMENTO E PROVE DI GUERRA

GRAN SASSO D'ITALIA - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)



 di Gianni Lannes




Dopo 5 anni dal sisma "alleato" telecomandato dall'alto dei cieli, di cui in loco non si discute, L’Aquila, nonostante le promesse televisive del massone deviato Berlusconi, è una città fantasma, interi paesi sono stati distrutti (Onna, Paganica, ad esempio), l’area colpita a tutt’oggi è militarizzata, eppure, del laboratorio scientifico di fisica nucleare ubicato nel sottosuolo, a 1.400 metri di profondità, sotto il Gran Sasso, zona notoriamente martoriata dal sisma del 6 aprile 2009, non è trapelato nulla a livello ufficiale.  

Quanto materiale chimico e radioattivo era presente nel predetto laboratorio al momento del sisma distruttivo? Quali esperimenti erano in corso. In particolare: quali e quanti danni ha subito la struttura sotto terra? Se gli edifici hanno retto all’impatto del sisma perché non comunicarlo all’opinione pubblica?

Cosa è accaduto in realtà nelle viscere di questa montagna violata dall’uomo con pretesti “scientifici” che disseta il popolo abruzzese? Inoltre: perché si tengono esercitazioni militari sul Gran Sasso, un parco nazionale, ossia un'area "protetta", quando l'Esercito italiano ha già in uso ben 12 aree estese per quasi 20 mila ettari (Le Ripe, Monte Stabiata, Monte Crespiola, Monte Sirente, Monte Ruzza, Prata D'Ansidonia, La Pretara, Fiume Alento, Piazza d'Armi, Echo 351, Le Marane, Bafile)? E ancora: c'è una correlazione tra la vistosa riduzione del ghiacciaio e questi giochi di guerra?



 tratto dal settimanale D LA REPUBBLICA DELLE DONNE (22 maggio 2002)







tratto dal settimanale D LA REPUBBLICA DELLE DONNE (22 maggio 2002)



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