22.10.24

NUCLEARE: MON AMOUR!

di Gianni Lannes

Dalla Francia: ancora il nucleare più deteriore. L'Autorità per la sicurezza nucleare (Asn) francese ha avviato, a dicembre 2020, una consultazione pubblica nazionale relativa al progetto di decisione di prolungare per altri 10 anni il funzionamento continuato dei 32 vecchi reattori nucleari della compagnia Électricité de France (Edf), senza attivare alcun processo di valutazione di impatto ambientale (Via) che prevede anche una fase di Via tranfrontaliera, che avrebbe dovuto coinvolgere gli Stati limitrofi, Italia inclusa. Attenzione: anche su questo pericoloso fronte il governino Meloni è latitante e inadempiente.

Un simile prolungamento determinerebbe il superamento del tempo di funzionamento oltre la quarta revisione periodica decennale, ovvero oltre il termine massimo di attività per il quale tali reattori sono stati progettati.

Entro 200 chilometri di distanza dal confine con l'Italia risultano attive, in Francia, 16 centrali Edf, con potenze che vanno dagli 880 ai 1.335 megawatt elettrici, entrate in funzione tra il 1979 e il 1987.

La riunione, tenutasi tra l'8 e l'11 dicembre 2020 delle parti (MoP) della convenzione di Espoo del 25 febbraio 1991 sulla valutazione dell'impatto ambientale in un contesto transfrontaliera, la cui ratifica per l'Italia è stata autorizzata dalla legge 3 novembre 1994, n. 640, ha adottato le linee guida sull'applicabilità della convenzione all'estensione del ciclo di vita delle centrali nucleari (linee guida Lte).

Ai sensi delle linee guida Lte, il funzionamento delle centrali nucleari Edf, oltre i tempi previsti dalla quarta revisione, ricade nella definizione di estensione del ciclo di vita delle centrali e dove dunque essere accompagnato da un procedimento di Via transfrontaliera ai sensi della convenzione di Espoo.

In questo ambito, nel gennaio 2021, il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica inviò una nota a| Ministero dell'ecologia francese chiedendo di attivare una consultazione transfrontaliera o una Via ai sensi della convenzione di Espoo.

Il Governo francese ha cercato di giustificarsi al comitato di implementazione della convenzione di Espoo sostenendo che non si tratterebbe di un prolungamento della licenza di esercizio dei reattori, bensì di una normale manutenzione degli impianti. Posizione che ha spinto il 23 settembre la MoP di Espoo ad aprire una procedura contro il Governo francese «a causa del fondato sospetto del non rispetto della Francia dei propri obblighi».

Alla Francia viene contestata la tesi dell'ordinaria manutenzione sulla base degli stessi documenti dell'Asn, ritenendo che abbia violato l'obbligo di informare e consultare i Paesi confinanti.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/04/italia-ritorno-allincubo-nucleare.html




Nessun commento:

Posta un commento

Gradita firma degli utenti.