26.4.21

VARIANTE SVIZZERA: VACCINI INUTILI!

 di Gianni Lannes

Non solo cioccolato, orologi e soldi sporchi di sangue. La Svizzera vanta anche la nuova variante del cosiddetto SARS CoV-2.

Si è perso il conto di tutti i dati ufficiali truccati da istituzioni, esperti, politicanti e autorità. Inglese, brasiliana, sudafricana, indiana, elvetica. Effettivamente sono attualmente migliaia le mutazioni del coronavirus in circolazione nel mondo, attestate ufficialmente dall'OMS. Allora a che servono le inutili ed inefficaci sperimentazioni vaccinali assemblate prima, se le varianti sono postume, ma soprattutto se effettivamente il SARS CoV-2 non è stato isolato fisicamente e si ignora il vettore? E ciò vuol dire che lo "stato di emergenza" globale poggia su basi palesemente artefatte. Eppure, la propaganda covidiota nel belpaese narra che oggi i NAS sostengono di aver scovato il ricercato mondiale numero 1 nei supermercati tricolore. Ecco allora il senso delle barzellette sui carabinieri.

In Italia ormai la mutazione inglese è predominante al 90 per cento circa. Lo attesta addirittura la terza indagine sulle varianti al 18 marzo 2021, condotta dall’Istituto Superiore di Sanità, con il supporto della Fondazione Bruno Kessler e in collaborazione con il Ministero della Salute, le Regioni e le Provincie autonome.

Non è tutto. Proprio in questi giorni in Italia è stato scoperto il primo caso di variante svizzera in Piemonte. Il laboratorio dell’Istituto di Ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) di Candiolo, con la collaborazione del gruppo bioinformatico dell’IIGM, ha individuato il primo caso di variante svizzera del Covid-19 in un uomo di 57 anni, residente nel territorio dell’Asl TO4, che unisce i territori della provincia di Torino di Ciriè, Chivasso e Ivrea.

La variante svizzera è anche conosciuta come mutazione B.1.1.39, rilevata 1.132 volte in Svizzera, “un numero, questo, significativamente più alto che in qualsiasi altra parte del mondo” ha spiegato il direttore dell’Istituto di Candiolo Andrea Sottile. Il 69% dei casi mondiali della variante si verifica infatti proprio nel Paese elvetico. Il secondo Paese in cui è più presente è la Germania, dove è stata rinvenuta 225 volte.


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