foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) © |
Ieri, oggi, domani: il senso della vita. Sono
trascorsi dieci mesi dall'improvvisa partenza di Ros. Lei vive in un'altra
dimensione a noi quasi impercettibile; di tanto in tanto si
manifesta ai nostri figli e a me con pensieri, segnali, essenze. Ros vive nei suoi bambini, Ros è nell'aria che respiriamo in mare, sulle montagne e nei boschi. Le sue tracce ci seguono ovunque, soprattutto nella Natura. Ros ha sempre avuto un interesse etico e una
cura umana per gli altri (familiari, amici, colleghi, alunni) che
trasparivano con spontaneità e schiettezza dai suoi atteggiamenti di
generosità altruistica, sempre in relazione al “ben-essere” del
prossimo. Alcuni di loro mi scrivono, comunicano, riflettono
nell'introspezione, piangono, non dimenticano; tanti altri hanno già
ipocritamente seppellito il ricordo nell'oblìo.
L'eternità
del tempo è la pienezza di una vita coincidente con se stessa,
sostenuta da una memoria aperta alla speranza. Infatti, la
contemporaneità è appunto, la “com-presenza” di tempi diversi.
Il già vissuto allude alla presenza del passato nell'attualità del
presente.
Le
epoche del mondo non si succedono nel tempo, ma sono i diversi angoli
di visuale da cui un medesimo microcosmo può essere osservato. Il
ricordo del passato conficcato nel cuore della contemporaneità, è
la soglia critica attraverso la quale non aderiamo mai completamente
alla superficie degli eventi. Non ci appiattiamo sui miti
artificiali dell'oggi, poiché conserviamo la facoltà critica del giudizio
logico.
Il
passato non è ciò che precede il tempo e neanche l'inizio, bensì
il limite, anzi lo spartiacque che lo individua, rendendoci capaci di
sapere dove siamo, cosa ci appartiene e a chi ci riferiamo navigando
nell'empatia.
Amore
non è solo un sentimento che non muore mai, amore è ciò che, nella
scomparsa dalla dimensione terrena ci rimanda sempre all'esistenza.
Insomma, che c'insegna cosa significa vivere e morire (tra-passare). Che espone la
vita alla prova della morte e che riconosce anche nella morte il
profilo della vita.