di Gianni Lannes
In Italia andare a scuola è un po’ come entrare in guerra
senza saperlo, adagiandosi inavvertitamente su un campo minato. «La notizia del
crollo di parti di un controsoffitto in una scuola materna di Eboli ha riportato
all’attenzione dei dirigenti scolastici e dell’opinione pubblica l’annosa
questione della mancata messa in sicurezza delle scuole. Anche questa volta è
stata sfiorata la tragedia. Ovviamente tiriamo tutti un sospiro di sollievo, ma
l’incolumità di otto milioni di alunni e di ottocentomila addetti non si può affidare
ai miracoli. Troppi e troppo frequenti negli ultimi anni i casi di crolli in
scuole di ogni ordine e grado, eventi a volte annunciati se non addirittura
ripetuti, altre volte assolutamente imprevedibili». È il sunto della missiva
indirizzata dal presidente dell’Andis (associazione nazionale dirigenti
scolastici) Paolino Marotta, al ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca.
La lettera che ha come oggetto «Mancata messa in sicurezza degli edifici
scolastici», risale al 13 maggio 2018 e non ha avuto risposta. Un’autentica
emergenza nazionale, secondo i dati forniti addirittura dall’Anagrafe dell’edilizia
scolastica del MIUR e dai periodici Rapporti di Legambiente e Cittadinanzattiva.
Ora crescono i timori delle autorità, dopo la sentenza di Grosseto che ha
condannato un sindaco che aveva tenuta aperta una scuola con certificazione non
perfetta. Va in onda il solito scaricabarile? «La competenza - ha affermato il
nuovo ministro dell’Istruzione Marco Bussetti in un’intervista al Mattino di
Napoli, uscita a fine agosto scorso - è dei proprietari degli immobili, quindi
per la maggior parte dei casi Comuni e Province. Noi abbiamo un monitoraggio nazionale
preciso e sappiamo che molti edifici la certificazione è ancora carente».
Dall'autunno dell’anno 2018: in Italia circa 10 milioni di persone (bambini, ragazzi, insegnanti e lavoratori) entrano ogni giorno in una scuola pubblica a rischio e pericolo personale.
Dall'autunno dell’anno 2018: in Italia circa 10 milioni di persone (bambini, ragazzi, insegnanti e lavoratori) entrano ogni giorno in una scuola pubblica a rischio e pericolo personale.
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2018/10/gianni-lannes-si-e-dimesso-da-puntozero.html