di Gianni Lannes
Ufficialmente 120 milioni di euro all’anno per fare la
guerra su conto terzi (a guida Nato/USA), in palese violazione della Costituzione
repubblicana. Attualmente sono 5.950 i militari italiani lautamente dislocati
in 34 missioni belliche in 23 paesi del mondo: dal Libano (1.135 soldati) alla
Somalia e Gibuti, dal Mali al Niger, dall’Egitto alla Libia, dall’Iraq alla
Turchia, dagli Emirati Arabi Uniti al Kuwait.
Ora solo dopo l’accordo di Trump con i Talebani, a Roma viene
annunciato il ritiro (nel 2020) dei 950 turisti di guerra nostrani, stanziati
in Afghanistan (Herat e Kabul) dal 30 dicembre 2001. In loco sono caduti 54 militari
avvolti dal tricolore, si annoverano circa 700 feriti (senza contare i tanti malati in divisa sottoposti a bombardamento vaccinale) e sono stati sperperati quasi 10
miliardi di euro dell’ignaro contribuente italidiota per obbedire allo zio Sam.