di Gianni Lannes
Attenzione: pericolo per la popolazione italiana e le generazioni future. L’amara sorpresa con alcuni anni di annunciato e
reiterato ritardo. Il decreto ministeriale per la CNAPI (Carta nazionale delle
aree potenzialmente idonee al deposito nazionale dei rifiuti radioattivi)
dovrebbe essere pronto entro la prossima settimana, assicura il ministro del
cosiddetto “Sviluppo economico”. Infatti, ha dichiarato alla lettera - malmenando la lingua italiana - il pro tempore Carlo Calenda:
«Il documento ci sta arrivando. Ha fatto delle correzioni l’Ispra e le ha rimandate al ministero dell’Ambiente, che ora deve rimandarla a noi. Appena lo farà faremo il decreto ministeriale Ambiente Sviluppo. Conto di farlo tra questa e la prossima settimana».
«Il documento ci sta arrivando. Ha fatto delle correzioni l’Ispra e le ha rimandate al ministero dell’Ambiente, che ora deve rimandarla a noi. Appena lo farà faremo il decreto ministeriale Ambiente Sviluppo. Conto di farlo tra questa e la prossima settimana».
La carta dei “siti idonei” è stata predisposta dalla Sogin: di certo non una garanzia per una società controllata dal ministero del Tesoro che vanta un ritardo decennale nella dismissione e bonifica dei siti nucleari italiani, nonché un notevole dilapidamento di denaro pubblico, pagato dagli ignari contribuenti in bolletta elettrica.
Questa follia tecnica, in ossequio all’imperativo di
Bruxelles, prevede di accorpare in un’unica struttura di superficie anche le
scorie più pericolose, ad elevatissima emivita, ossia scorie di terza categoria.
Peraltro i depositi già esistenti e permanenti sono addirittura sette, cinque
nei siti delle centrali nucleari (4 civili ed una militare: a San Piero a
Grado, dove la spazzatura radioattiva solida è stata seppellita nella pineta di
Migliarino di San Rossore e quella liquida scaricata nel Mar Tirreno con l’autorizzazione
del Governo italiano).
Infine, è inconcepibile che un esecutivo incarica
solo per il disbrigo degli affari correnti, che non esprime alcuna maggioranza
parlamentare e non ha mai avuto una legittimazione elettorale dal “popolo
sovrano”, si arroghi il diritto di indicare per decreto le aree nelle quali
dovrebbero essere depositate per sempre le scorie nucleari. Le norme attualmente in vigore prevedono che se la popolazione locale non è d'accordo, il governo può procedere ugualmente.
Riferimenti:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/04/basilicata-lazio-sardegna-sicilia.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=sogin
Gianni Lannes, ITALIA, USA E GETTA, Arianna editrice, Bologna 2014.
Riferimenti:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/04/basilicata-lazio-sardegna-sicilia.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=sogin
Gianni Lannes, ITALIA, USA E GETTA, Arianna editrice, Bologna 2014.