17.3.18

VACCINI OBBLIGATORI: DUE GIUDICI COSTITUZIONALI INDAGATI PER REATI PENALI




di Gianni Lannes

In Italia la legge non è uguale per tutti. Chi l’avrebbe mai detto. Ben due ermellini della Consulta, Nicolò Zanon e Augusto Barbera sotto indagine giudiziaria, gli stessi che hanno firmato la sentenza pro vaccini coercitivi contro neonati, bambini e adolescenti sani, numero 5 depositata il 18 gennaio 2018. A novembre 2017 la Consulta aveva già stabilito che l’introduzione dei vaccini obbligatori per l’accesso a scuola è legittima.  Incredibile: la legge 119/2017 è palesemente incostituzionale, ossia fuorilegge, alla stregua del decreto 73/2017 (Lorenzin/Mattarella) ma passa indenne al vaglio dei magistrati "supremi".




La Corte costituzionale non ha mai sospeso i due giudici. Zanon è indagato per peculato d’uso dalla Procura della Repubblica di Roma. La vicenda riguarda l’uso dell’auto di servizio con autista usata per la villeggiatura anche della cognata del giudice, nonché dei buoni carburante. Nel frattempo la Consulta ha respinto la sua autospensione. Nei mesi scorsi un altro giudice costituzionale è stato indagato dalla stessa Procura capitolina: Augusto Barbera. In quel caso le contestazioni riguardavano presunti illeciti legati a concorsi universitari per sostenere un candidato. Poi è intervenuta la prescrizione. Il giudice della Corte costituzionale Augusto Barbera è stato un componente dell'assemblea costituente del Pd. Zanon è nato a Torino nel 1961, avvocato, docente di diritto costituzionale alla Statale di Milano. Nel 2010 fu eletto su indicazione del centrodestra al Consiglio Superiore della Magistratura; e nell’ottobre 2014 è stato nominato giudice della Consulta dall’abusivo inquilino del Quirinale Giorgio Napolitano. Zanon che si è autosospeso continuerà a percepire lo stipendio annuo di 360 mila euro.



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