di Gianni Lannes
11 minuti e 48 secondi, tanto dura
l'ultima corsa in auto del giudice Giovanni Falcone dall'aeroporto di
Punta Raisi all'esplosione di Capaci. Era il 23 maggio 1992. Tornava
a Palermo da Roma con sua moglie, Francesca Morvillo, cinque giorni
prima aveva festeggiato il suo 53esimo compleanno. I due coniugi
scendono dal Falcon 10 che, decollato da Ciampino, atterra a Punta
Raisi alle 17:45. Al chilometro 4,733 dell'autostrada A29 all'altezza
di Capaci muoiono con i due magistrati, anche gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco
Dicillo e Antonio Montanari. Ufficialmente soltanto il Sisde era a conoscenza di
questo viaggio: a Cosa nostra il ruolo di manovalanza, come il
successivo 19 luglio con l'eliminazione in via D'amelio di Borsellino
e dei suoi angeli custodi. La regia è negli apparati eterodiretti dello Stato italiano. Falcone aveva raccolto riscontri che avrebbero messo a soqquadro la Repubblica tricolore. E così è stato annientato. La vulgata dominante è fuorviante. Per dirla con Giuseppe Fava: "La mafia è nella politica".
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/05/giovanni-falcone-valerio-fioravanti-e.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/05/giovanni-falcone-trame-nere.html
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