di Gianni Lannes
Qual è il vero movente dell'eliminazione di Giovanni Falcone mediante la strage a Capaci? Chi sono i mandanti? Perché la verità è ancora sepolta dopo 32 anni? Quello mafioso è un filone di copertura, o meglio, un vero depistaggio? Perché le sue agende sono ancora segrete? Ecco un dato incontrovertibile: soltanto il Sisde era a conoscenza puntuale degli spostamenti di Giovanni Falcone. Allora Cosa Nostra ha avuto un ruolo marginale ossia di mera manovalanza, rispetto agli apparati occulti dello Stato tricolore? L'onnipresente neofascista Stefano Delle Chiaie era l'aggancio Mafia & Stato? L'ultimo atto investigativo di questo magistrato in qualità di procuratore aggiunto a Palermo si è concluso con una requisitoria depositata il 9 marzo 1991. Falcone in veste di giudice istruttore dal marzo 1986 in poi, si era dedicato all'approfondimento sui delitti politici (Piersanti Mattarella, Pio La Torre, Rosario Di Salvo e Michele Reina).
Giovanni Falcone intuì le connessioni tra l'eversione nera degli anni Settanta e Ottanta e le trame criminali delle organizzazioni mafiose. Anche Paolo Borsellino aveva ormai ricostruito il quadro completo e fu anche lui assassinato con l'ennesima strage poco meno di due mesi più tardi.
Il nodo cruciale della sua indagine fu la testimonianza di Cristiano Fioravanti, fratello di Valerio, uno degli autori della strage di Bologna. Nell'audizione dinanzi alla Commissione antimafia del 22 giugno 1990 (declassificata e resa pubblica soltanto il 14 luglio 2021), Falcone ricostruì dettagliatamente la collaborazione dell'ex esponente dei Nar:
“Noi eravamo al punto in cui stava faticosamente emergendo la realtà estremamente singolare di Cristiano Fioravanti, che era passato attraverso approssimazioni progressive da un convincimento che il fratello Valerio fosse coinvolto nell'omicidio Mattarella alla affermazione sicura, convinta perché diceva che era stato il fratello stesso a dirglielo. Cristiano Fioravanti ci diede anche la spiegazione: si era deciso a dire quelle cose perché suo fratello negava di essere l'autore della strage di Bologna e dell'omicidio Mattarella”.
Cosa c'è dietro le omissioni di Meloni
sulla strage di Bologna? Amnesie? Le omissive dichiarazioni di Giorgia Meloni
mirano a difendere e tutelare solo e soltanto il buon nome e l'onore
del fascismo e del neofascismo italiano? Allora il Presidente del
Consiglio pro-tempore - erede inconsapevole o meno di un partito nella cui storia si incrociano alcune pagine oscure della storia italiana come ha ricordato in due occasioni il senatore Scarpinato - avrebbe il dovere di spiegare cosa c'è da difendere e di
onorevole in questa tragedia. Le due impunite stragi di Capaci e via D'Amelio, hanno segnato l'inizio di una nuova stagione eversiva in Italia.
Valerio Fioravanti e Gilberto Cavallini saranno assolti in tutta fretta nel processo per l'omicidio Mattarella. Cristiano, il fratello dell'esponente dei Nar, dopo la pressione del padre e della sorella, sospese la sua collaborazione con Falcone. Infatti, il 16 marzo 1990 Cristiano Fioravanti mise a verbale al procuratore aggiunto Falcone:
“Intendo avvalermi della facoltà di non rispondere, anche se riconosco integralmente tutte le dichiarazioni sin qui rese, in quanto non ho più la forza né fisica né psichica per continuare ad accusare mio fratello, subendo tutte le conseguenze di carattere morale, affettivo e familiare connesse a questa mia scelta, che mi è costata e mi costa un prezzo altissimo. Tra l'altro, ho interrotto quasi del tutto ogni rapporto con l'esterno, all'infuori di mia sorella. Intendo chiarire che non è un ripensamento alla mia scelta di collaborazione, anzi sostengo tutt'oggi che sia stata la scelta più giusta che mi ha permesso di trovare la via per tentare di espiare i miei gravissimi reati. Tale collaborazione, però, per il motivo avanti invocato, non comprende proprio e soltanto il processo riguardante l'omicidio dell'on. Mattarella, o meglio, non intendo andare oltre nella collaborazione già resa dell'istruttoria di quest'ultimo processo”.
La Corte di assise di Bologna vent'anni dopo ha focalizzato la partecipazione dei Nar all'omicidio di Mattarella, inserendo questo delitto nel contesto delle azioni dei Nar poco prima la strage di Bologna: “Le dichiarazioni di Cristiano Fioravanti a questa Corte sembrano invece del tutto attendibili”.
Nelle motivazioni della relativa sentenza ha scritto il presidente Leoni:
“Nell'ordinanza di rinvio a giudizio del 6.9.1991,sottoscritta dal G.I. Gioacchino Natoli (ma che raccoglieva tutto il frutto del lavoro di Giovanni falcone che aveva condotto l'istruttoria), si svolgevano considerazioni in ordine al movente, alla possibile, collaterale scelta di esecutori materiali estranei a Cosa nostra (...)”.
La sentenza del 2021 ripropone anche la testimonianza - giudicata attendibile - della moglie di Piersanti Mattarella, Irma Chiazzese, che sedeva accanto al marito quando venne assassinato sua sua automobile. La donna all'epoca aveva dichiarato testualmente:
“Debbo dire che ho provato una forte sensazione nel vedere la fotografia di Giusva Fioravanti. Lo stesso Fioravanti è quello che più corrisponde all'assassino che ho descritto nell'immediatezza dei fatti. Sempre a proposito del Fioravanti, voglio aggiungere che la nostra collaboratrice domestica, Giovanna Saletta coniugata Sampino, mi riferì di aver assistito all'assassinio di mio marito, essendo lei affacciata ad una finestra di casa nostra. Quando le mostrai, peraltro in modo quasi incidentale e senza voler dar peso alla cosa, una fotografia del suddetto Giusva Fioravanti, fotografia pubblicata sui giirnali, la ragazza ebbe quasi una crisi e affermò che per lei non c'erano dubbi che l'uomo ritratto fosse l'assassino di mio marito (...)”.
Insomma, l'eliminazione di Falcone e Borsellino va inserita all’interno di una più generale strategia ininterrotta di destabilizzazione che investe il Belpaese almeno dal 1962, con l'assassinio di Enrico Mattei e di Aldo Moro nel 1978. Altro che mafia dei corleonesi. C'erano e ci sono connivenze, intrecci, interessi, che solo Falcone era in grado di connettere. Essi comportavano la svendita dell'Italia, come la vicenda del Britannia e di mister Draghi hanno dimostrato a partire dal mesi di giugno dell'anno 1992.
Riferimenti:
https://www.parlamento.it/Parlamento/1327?foto=1101
https://archiviopiolatorre.camera.it/img-repo/fondo_zupo/Sez._I_serie_0004_Vol_002.pdf
https://archiviopiolatorre.camera.it/img-repo/fondo_zupo/Sez._I_serie_0004_Vol_003.pdf
https://drive.google.com/file/d/1_Mj_PfjZCp6TY7rrXUnsb9P62BfSGQdt/view?pli=1
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Falcone
https://www.edizionimondonuovo.com/catalogo/ustica-e-bologna/
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Scarpinato
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=britannia
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=draghi
Nessun commento:
Posta un commento
Gradita firma degli utenti.