Italia (foto Gilan) |
di Gianni Lannes
Preoccupato dal massiccio inquinamento bellico provocato dalla geoingegneria militare in atto da decenni soprattutto in Europa (targata United States of America) e dal sovvertimento climatico indotto dalle multinazionali criminali del profitto e del dominio, sconcertato dalle baggianate pilotate dei telecomandati mass media, nauseato dalle osannate gretinerie tanto di moda, meravigliato dalle genialate di Rubbia e di Zichichi, estasiato dall'aria fritta di Franco Prodi, (fratello del politicante di lungo corso diccì Romano e professore emerito di Climatologia), offeso dall'incompetenza manifesta di John F. Clauser, (Premio Nobel 2023 per la Fisica), stimolato dalle ricorrenti riflessioni green dell'inquilino pro tempore del Quirinale, estasiato dalle trovate dell'onorevole geometra Angelo Bonelli, nonché del super esperto in bricolage, Alessandro Gassmann (dotato di una incontestabile licenza media inferiore, conquistata gloriosamente col minimo dei voti), tutti eroi - a torto o a ragione - dei nostri tempi, individui che si battono, a viso aperto disdegnando a parole il proprio tornaconto, contro le cause antropiche nei cambiamenti climatici, responsabilità legata - a loro dire - in modo criminogeno alla iper produzione di anidride carbonica, ho frugato nella memoria.
Sulla scorta di tali sollecitazioni ho ritrovato il mio vecchio libro di Scienze del liceo e ho sintetizzato le classiche nozioni di base, una delle tante pessime abitudini di noi ignorantoni, indegnamente laureati a pieni voti.
Italia - foto Gilan |
In questo panorama catastrofico, i 27 paesi dell'Unione Europea sono riconducibili, a livello mondiale, a una produzione di CO2 intorno al 9 per cento, risultando responsabili di un presunto inquinamento da CO2, incidente del 0,31% sulla produzione totale, mentre il rimanente 99,69% riguarderebbe il resto del Mondo, cosa reputata in alto loco irrilevante e di nessun interesse. Come è noto, nella follia, recentemente ribadita, del programma green approvato dai nostri amatissimi rappresentanti in Europa, dovranno essere spesi migliaia di miliardi di euro, da qui al 2030, per ridurre le emissioni europee del 55%, portando l'incidenza europea a uno strabiliante 4,95%, sempre sul 3,5% prodotto dalle attività umane. Tradotto: in sostanza verranno sacrificati il futuro e il benessere economico di intere generazioni di popoli inermi per garantire all'umanità una diminuzione dello 0,14% sulla produzione dell'anidride carbonica legata alle attività antropiche, lasciando questa volta il 99,83% rimanente sempre al resto del Mondo. Cui prodest? A chi giova questa follia globale? Se poi, nel mentre, Cina, Stati Uniti, Russia e India, tralasciando tutti gli altri, avranno triplicato l'uso del carbone nei processi di trasformazione dell'energia, questo non importa. La cosa che conta è avere portato a casa un risultato così eclatante come la distruzione della già traballante economia europea e l’annichilimento del ceto medio, rozzo e poco informato, sempre ingrato e poco attento alle problematiche ambientali. Il tutto, chiaramente, in cambio di niente.
Se si osserva la ricostruzione dell’andamento dell’anidride carbonica e delle temperature, in epoche geologiche, si nota che il periodo attuale è caratterizzato da una bassa concentrazione di CO2. Nel Cambriano, 540 milioni di anni fa, la CO2 atmosferica era di 7000 ppm (parti per milione), mentre i valori odierni sono di 400 ppm (circa 18 volte più bassi).
La vita sulla Terra è basata sul carbonio. Tutti i composti strutturali degli esseri viventi: le proteine, i grassi, l’amido, la cellulosa e così via, sono formati da carbonio. Se per una ragione qualunque la sua concentrazione diventasse troppo bassa, la vita sulla Terra, come noi la conosciamo, finirebbe, perché il mondo vegetale smetterebbe di esistere. I consumatori primari e secondari, ossia gli erbivori e i carnivori, in nessun modo, potrebbero sopravvivere.
Riferimenti:
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Simmon R., 2012, “Global garden, NASA Earth Observatory, based on data from Montana University – Numerical Simulations Terradynamic Group – NTSG.
Sitch S. et al., 2015, “Recent trends and drivers of regional sources and sinks of carbon dioxide”, Biogeosciences, 12, 653–679.
Zeng et al., 2014, “Agricultural Green Revolution as a driver of increasing atmospheric CO2 seasonal amplitude”, Nature, vol . 5015, 20 nov.
https://www.youtube.com/watch?v=TO89KAJGkL8
https://www.youtube.com/watch?v=vnrPmHzIEyc
https://www.nasa.gov/topics/earth/features/climate-sim-center.html
https://www.youtube.com/watch?v=eWvwaOgP564
https://www.govinfo.gov/content/pkg/CHRG-111hhrg53007/pdf/CHRG-111hhrg53007.pdf
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https://www.govinfo.gov/content/pkg/BILLS-110hr3445ih/pdf/BILLS-110hr3445ih.pdf
http://www.co2science.org/articles/V14/N34/EDIT.php
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http://www.weathermodification.com/projects.php
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=stavins
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https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=anidride
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=cnr%2Bprodi
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=mattarella
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