18.7.23

TRENTO INQUINATA!

di Gianni Lannes

Nord Italia contaminato e disinquinamento irrealizzato. Il comma 694 della legge 29 dicembre 2022, numero 197 (legge di bilancio 2023) autorizza la spesa di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 per gli interventi di progettazione ed esecuzione della campagna di sondaggi geognostici, volta a individuare con precisione estensione e profondità delle sostanze inquinanti presenti nelle aree ferroviarie comprese tra i Sin «ex SLOI ed ex Carbochimica» e interessate dalla realizzazione della circonvallazione ferroviaria di Trento, inquinate da piombo, piombo tetraetile, Ipa, e altri inquinanti. Si tratta di un ulteriore stanziamento da parte dello Stato, finalizzato a sostenere, integrare ed estendere gli approfondimenti in corso, per valutare con maggiori elementi di conoscenza come affrontare anche la bonifica generale dell'area.

La norma mira infatti a compensare le «carenze documentali e le lacune nell'analisi ambientale» che l'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente ha rilevato nel progetto di fattibilità tecnico economica dell'opera, presentato da Rete ferroviaria italiana, in particolare per quanto riguarda la possibilità di intervenire sulle aree adiacenti alla linea ferroviaria.

L'intervento previsto su di un'area così compromessa dal punto di vista ambientale che si trova in piena città, impone quindi di allargare le indagini del terreno e delle caratteristiche precise del suo stato di inquinamento, per dare un minimo di garanzie agli abitanti.

Data l'accertata presenza di sostanze inquinanti all'interno delle aree ferroviarie comprese tra i due siti inquinati di interesse nazionale e assicurato il finanziamento per l'esatta definizione in estensione e profondità di tali inquinanti, nelle previsioni istituzionali la campagna di indagine dovrebbe partire come atto preliminare all'inizio dei lavori per la costruzione della nuova circonvallazione ferroviaria di Trento.

A fianco delle aree ferroviarie, si trova, a occidente il Sin ex SLOI ed a oriente la fossa Lavisotto, di proprietà demaniale, della provincia autonoma di Trento, ove è in corso il progetto di bonifica delle rogge di proprietà pubblica, inquinate dagli scarichi dei due Sin.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=sin

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