21.7.23

PERSONE E MASSE: VERITA' E MENZOGNA!

 

"La Verità che esce dal pozzo", opera di Jean-Leon Gérome (1896)

 di Gianni Lannes

Le masse considerano pazzo chiunque non sia parte della follia collettiva, chiunque oltrepassi la demenza generale.

È ovvio che poi la gente odi l’essere umano che esprime verità: egli è un disturbatore della passività. Con le menzogne propinate e imposte dal potere la gente si sente al sicuro anche se angosciata; ma all’improvviso arriva il portatore di luce ad istillare, a disturbare la fede cieca in ciò che il potere vuole far credere a tutti per sottometterli meglio.

La verità è sempre in contrasto con i dogmi coltivati dalle masse. La verità è individuale, e le masse non hanno alcun interesse per la verità. Alle masse importano le consolazioni, le comodità, i compromessi, insomma la subordinazione.

Le masse non consistono di esploratori, di antesignani, di individui liberi che si inoltrano nell’ignoto e rischiano la vita per scoprire il significato dell'esistenza.

Le masse vogliono semplicemente sentir raccontare menzogne comode, rassicuranti e convenienti. Senza fare alcuno sforzo, possono rilassarsi in quelle bugie che servono solo come consolazioni.

La folla odia chi vuole essere un individuo, chi vuole seguire un suo cammino particolare, uno stile di vita realmente diverso e alternativo al peggio corrente.

Da sempre nella civiltà umana sono le minoranze attive a fare la storia, ma non le masse inebetite dall'alienazione del dominio ormai globale.

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