24.1.23

PERMESSI PREMIO AI MAFIOSI!

 

Tricolore - foto Gilan

di Gianni Lannes

Carcere duro nel Belpaese per chi annienta la vita umana? Ma quando mai. Criminali, mafiosi e terroristi premiati con la scarcerazione a piacimento e a discrezione giudiziaria. Accade in Italia, dove i tentacoli della piovra criminale albergano nelle istituzioni. La Corte costituzionale, con la sentenza numero 253 del 2019, seguendo l'impostazione di quanto già affermato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo nella sentenza 13 giugno 2019 (Viola contro Italia), in materia di concessione dei permessi premio, ha dichiarato incostituzionale l'articolo 4-bis, comma 1, della legge 26 luglio 1975, numero 354, in materia di ordinamento penitenziario, nella parte in cui "non prevede la concessione di permessi premio in assenza di collaborazione con la giustizia, anche se sono stati acquisiti elementi tali da escludere sia l'attualità della partecipazione all'associazione criminale sia, più in generale, il pericolo del ripristino di collegamenti con la criminalità organizzata. Sempre che, ovviamente, il condannato abbia dato piena prova di partecipazione al percorso rieducativo", con la conseguenza, quindi, che i capi mafiosi, condannati all'ergastolo per stragi e omicidi, potranno ottenere permessi premio, anche se non collaborano con la giustizia. Il governo Meloni ha promosso il decreto legge 31 ottobre 2022 numero 162, promulgato dall'inquilino del Quirinale - Mattarella - e il Parlamento tricolore ha approvato la relativa legge di conversione numero 199, datata 30 dicembre 2022. Infine, si è gettato fumo negli occhi della popolazione con l'arresto dopo 30 anni di dorata latitanza del boss stragista Matteo Messina Denaro specializzato nella carcerazione, nella tortura e nell'uccisione di bambini previo scioglimento nell'acido (ormai degradato dai vertici mafiosi di manovalanza sporca del potere dominante).

Mediante questa discutibile sentenza della Corte costituzionale, in particolare, la Corte ha sottratto la concessione del permesso premio alla generale applicazione del meccanismo ostativo. In virtù di tale pronuncia, infatti, la presunzione di pericolosità sociale del condannato non costituisce più una presunzione assoluta, bensì relativa, in quanto verificabile caso per caso, dai magistrati di sorveglianza.

Il 1° maggio 2021, la stessa Corte costituzionale, con l'ordinanza n. 97, si è pronunciata, peraltro, sul ricorso della I sezione penale della Corte di cassazione circa l'esclusione dalla liberazione condizionale, in assenza di collaborazione con la giustizia, per i condannati per reati di mafia. Si tratta di una pronuncia assai delicata, con evidenti risvolti nell'ambito dell'ordine pubblico e della sicurezza.

La medesima ordinanza 97 aveva disposto la trattazione delle questioni sollevate dalla Corte di cassazione, prima sezione penale, alla data del 10 maggio 2022, lasciando al Parlamento tricolore un congruo tempo per affrontare la scottante materia.

Il 10 maggio 2022 la Corte costituzionale ha disposto il rinvio della trattazione all'udienza pubblica in materia di ergastolo ostativo all'8 novembre 2022. L'istanza di rinvio è stata presentata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per il tramite dell'Avvocatura dello Stato, accolta dalla medesima Corte, in considerazione dello stato dell'iter dei lavori parlamentari, al fine di consentire al Parlamento di completare i propri lavori.

Il Consiglio dei ministri del 31 ottobre 2022 ha lanciato il decreto-legge 31 ottobre 2022, numero 162, recante "Misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonché in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, numero 150, di obblighi di vaccinazione anti SARS-COV-2 e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali". Infine l'eterodiretto Parlamento nazionale ha approvato la legge 199 (guazzabuglio) di conversione del 30 dicembre 2022. Mafie e padrini plaudono per cotanta grazia.

 

Riferimenti:

https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2022;162 

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/12/30/22G00209/sg

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2023/01/italia-il-belpaese-delle-stragi-impunite.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=meloni 

Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO. STRATEGIE DEL DOMINIO, Draco edizioni, Modena, 2012.

 

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