di
Gianni Lannes
Evoluzione o regressione culturale? Ignoranza abissale o analfabetismo funzionale? Va in onda il tramonto del buon senso che ammutolisce lo spirito critico. Ecco l'ossessione maniacale imposta dal nuovo ordine mondiale. Infanzia
e adolescenza senza futuro nel belpaese condannate per decreto
all'inferiorità culturale e all'allontanamento disumano. In Italia
dove oggettivamente non si è manifestata alcuna mortalità pandemica
- nell'era totalitaria del nuovo coronavirus - invece di insegnare,
ormai la maggioranza dei docenti dispensa disinfettanti e bavagli,
propinando ai malcapitati alunni (incasellati e divisi) a mezzo di sermoni scolastici recitati come da copione standardizzato,
regole comportamentali assurde, illogiche ed antiscientifiche. In compenso gran parte delle scuole da nord a sud, isole comprese, non sono state sanificate, decontaminate, sterilizzate, disinfettate o semplicemente pulite accuratamente, ma trasformate in manicomi e caserme. Non è tutto: come sempre latitano anche gli insegnanti, nonostante la propaganda ministeriale. Nella dimensione scolastica ormai declinata a livello aziendale, conta la prestazione non la soggettività; così prevale la mediocrità decretata dal sistema di potere in nome del dogma virale. Questa finta normalità cela la rassegnazione al peggio. Vale
soltanto il principio d'autorità ma non il sapere critico a
decretare il declino tricolore, in mezzo agli applausi della folla
italopiteca. L'obbedienza, si sa, almeno dai tempi di don Lorenzo Milani, non è però una virtù. La scuola deve forgiare cittadini, non plasmare sudditi.
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/09/la-scuola-e-finita.html
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