3.9.20

SCUOLA ITALIANA? NO, RECLUSORIO TRICOLORE!

di Gianni Lannes

Sorvegliare e punire fin dalla più tenera età, per addomesticare i corpi e manipolare le menti. Con il pretesto della tutela della salute, un regime telecomandato dai poteri finanziari (e non solo) inculca la virus fobia già in età scolare, al contempo insinua la diffidenza verso il prossimo. Pargoli e fanciulli - trattati alla stregua di cavie e prigionieri - non sono untori, eppure dovranno obbligatoriamente indossare senza interruzione la mascherina chirurgica per tutta la durata dell'orario scolastico o subiranno punizioni e rappresaglie. La scuola (del Noi) non discrimina ma accoglie sempre. Dopo mesi di brutali arresti domiciliari (lockdown) ora chi andrà a scuola in realtà finirà in reclusori manicomiali. Si tratta di un crimine contro un'umanità indifesa, sotto la sgangherata parvenza della legalità menzognera dello Stato italiano, eterodiretto dall'estero. La perversa follia istituzionale del governicchio grulpiddino impastata ccn divieti e restrizioni al vivere civile, ha sfondato il baratro, grazie anche ad un'inesistente opposizione politica e ad un Parlamento ormai definitivamente esautorato e silente. Dove sono l'ascolto, l'accoglienza, l'educazione, la pedagogia, il sapere, la verità, l'etica, i valori morali,, la cultura e il contatto sociale? La civiltà umana è basata sul dubbio e sulla disobbedienza, non sulla miope passività e subordinazione. Nel belpaese la società civile è forse in letargo avanzato e trapassato? Non manderò i miei figli in questo manicomio previsto dal nuovo ordine mondiale e denuncerò chiunque, a partire da Conte e Azzolina (fino all'ultimo dirigente scolastico complice, unitamente ai sedicenti esperti del Cts) che vanno processati per direttissima ed esiliati sulla Luna. Sono un uomo libero: io non eseguo ordini e non mi sottometto al peggio. Mi auguro che gli insegnanti e tanti genitori si ribellino a tale imposizione totalitaria che vanta l'obiettivo malcelato della sottomissione generale. L'istruzione scolastica è un diritto costituzionale che nessuna autorità può menomare o annichilire, peraltro sulla base di una falsa pandemia (priva di reali ed incontrovertibili riscontri scientifici). Giù le grinfie dall'infanzia e dall'adolescenza. Su la testa: madri e padri, cittadine e cittadini, occorre una presa di coscienza. Dal pensiero critico discende la ribellione civile che si riprende la sovranità individuale e collettiva. L'articolo 13 della Costituzione repubblicana italiana parla chiaro: "La libertà personale è inviolabile". Nei dettami costituzionali, appunto la libertà personale è la condizione indispensabile per godere di qualsiasi altra libertà. E' in gioco il presente delle giovani generazioni, il futuro dell'umanità.


Riferimenti:

Gianni Lannes, BAMBINI A PERDERE, LPE, Cosenza, 2016.




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