13.4.17

ENERGAS/KUWAIT PETROLEUM: UNA BOMBA AD OROLOGERIA


 
L’Italia, succube delle guerre USA nonché depositaria in violazione del TNP, di arsenali nucleari fuorilegge, è a buon diritto il primo obiettivo di guerra atomica in Europa. Gli F-35 sono cacciabombardieri nucleari. Ognuno avrà in dotazione, da Washington, due bombe atomiche modello b 61 versione 12. Le macchine volanti di sterminio del genere umano sono già state dislocate in Puglia, esattamente  ad Amendola, e prossimamente atterreranno anche a Grottaglie.

In una zona strategica, a meno di 10 chilometri in linea d’aria il governicchio italiano eterodiretto dall’estero, autorizza in un’area naturalistica (vincoli Sic e Zps) protetta almeno sulla carta dall’Europa (precedentemente esclusa dall’area del parco nazionale del Gargano con apposito decreto) l’installazione di un gigantesco impianto industriale di gas a petrolio liquefatto. Esso movimenterà via mare e via terra ben 300 mila tonnellate di esplosivo ed infiammabile gpl ogni anno, considerato dalle direttive Seveso, "a rischio di incidente rilevante".

Tale deposito sorgerà in località Santo Spiriticchio nei pressi dell'abbazia di San Leonardo di Siponto, a meno di 10 chilometri in linea d’aria dall’aeroporto militare di Amendola “Luigi Rovelli Comando 32° Stormo”, dove è operativo il modello di UAV (Unmanned Aerial Vehicle) MQ-9 Predator B (Reaper), in servizio presso la famigerata arma azzurra (strage di Ustica docet), e consegnato al 28° Gruppo Velivoli Teleguidati del 32°Stormo. Lo stesso aeroporto militare sorge sulla statale 89, arteria interessata dalla quasi totalità del traffico su gomma per il trasporto del GPL a mezzo auto cisterne, ed è lambito dalla linea ferroviaria delle FS, su cui saranno movimentate migliaia di ferrocisterne. Inoltre, il Golfo di Manfredonia, come si evince dalla documentazione militare, è un’area di esercitazione bellica permanente. Infine, i fondali che circondano il porto industriale dove dovrebbero attraccare le navi gasiere è tappezzato di bombe speciali alleate.
 
Oggi alle ore 10,30 a Roma andrà in onda l’ennesima farsa, poiché la decisione è stata già presa. La conferenza di servizi conclusiva, fumo negli occhi dell’ignara popolazione, è indetta presso il ministero dello sviluppo economico.  A questo punto, come avevamo già previsto dopo che 1389 cittadini di Manfredonia hanno diffidato in punta di diritto le autorità italiane, incluso il presidente della regione Puglia, la partita si sposta a Bruxelles, Strasburgo, L’Aja e New York (peraltro l’accordo sul clima di Parigi non è acqua colorata, ma un impegno preciso a ridurre drasticamente i gas serra, tra cui il gpl).

Per la cronaca documentata il ministro al ramo Carlo Calenda ha appena autorizzato con apposito decreto (Gazzetta ufficiale del 3 aprile 2017) le trivelle petrolifere in riva al mare.

riferimenti:

Gianni Lannes, ITALIA, USA E GETTA, Arianna editrice, Bologna, 2014.


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