La guerra dei cafoni, ambientato nella Puglia degli anni ’70 (girato a Torre Guaceto) nella provincia di Brindisi, racconta il conflitto tra i figli dei signori e i figli dei cafoni, cioè di quelli che una volta nella terra di levante erano dispregiativamente chiamati i contadini. Orgoglio di classe, scontri, passioni, tragedie e riconciliazioni fanno da sfondo alla storia. Echi della pellicola francese La guerra dei bottoni.
Ricchi e
poveri. Chi sta sopra (pochi) e chi sta sotto (tanti). Insomma, l’Italia che imperversa
sempre più, sotto la dittatura del “politicamente corretto”: un’allegoria del
passaggio del belpaese di ieri all’Italia di oggi pervasa dai consumi. «Nello
scontro fra bande di ragazzini c’è la radicalizzazione del concetto di bene
contro male, bianco contro nero» spiegano gli autori Barletti e Conte. Nel
mirino la borghesia emergente, arrogante e transnazionale.
riferimenti:
https://www.youtube.com/watch?v=6rpjjUfvg9U
https://www.youtube.com/watch?v=C-Ro-7k_Q9E
https://www.youtube.com/watch?v=aQ6mq3_Nj3k
riferimenti:
https://www.youtube.com/watch?v=6rpjjUfvg9U
https://www.youtube.com/watch?v=C-Ro-7k_Q9E
https://www.youtube.com/watch?v=aQ6mq3_Nj3k
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