di Gianni Lannes
L’ultima maschera della commedia dell’arte. Il genio Antonio De Curtis è morto a Roma il 15 aprile 1967, ma subito
è stato resuscitato nella memoria collettiva. Mezzo secolo dall’uscita di scena e non
ce ne siamo accorti, tanto è vivo il segno che ha lasciato, tanto costante è la
sua presenza come quella di un amico caro e indimenticabile. Ha inventato nella
sua lunghissima filmografia delle maschere indelebili di incomparabile
originalità.
Come Pulcinella, archetipo della risata vesuviana,
anche Totò è filosofico e pragmatico, è sovversivo e familiare. Totò è il campione
dei neologismi e dei giochi di parole, di umorismo ed umanesimo, al pari di
Eduardo.
Uccellacci
e uccellini, nel 1966, con la regia di Pasolini,
fu il suo ultimo film da protagonista. Allora, oggi “Siamo uomini o caporali?”.
Totò di un altro pianeta, un mondo a parte. Poi ci
sono i grandi attori, Sordi forse il più bravo fra questi. Ma Totò era molto di
più di un grande attore. Un caso unico a livello mondiale.
riferimenti:
https://www.youtube.com/watch?v=Wt2mZcvLrgs
https://www.youtube.com/watch?v=bHRquu6wffY
https://www.youtube.com/watch?v=qVgbDCq1elo
https://www.youtube.com/watch?v=bHRquu6wffY
https://www.youtube.com/watch?v=qVgbDCq1elo
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