di Gianni Lannes
George Orwell aveva visto oltre l’orizzonte della sua
epoca. Il grande fratello è ormai una realtà incombente, anzi superata mentre la gran massa della gente comune è ignara del pericolo. L'obiettivo è disarmante: trasformare gli umani in automi telecomandati. La parola magica usata dai boiardi del baraccone europeo sotto controllo del potere economico e di Washington mediante il cane da guardia della Nato, nonché la presenza illegale, in palese violazione del Trattato internazionale di non proliferazione (TNP) di ben 480 ordigni nucleari tattici di proprietà U.S.A. (modello b 61 da 30 a 170 chilotoni, in fase attuale di potenziamento, posizionati in Italia, Germania, Belgio, Olanda e Turchia) è "adattamento" forzato.
Ecco a proposito l’ultimo
inquietante rapporto della Commissione europea - Air quality in Europe 2013 report - attesta:
«Circa il 90 % delle persone che vive nelle città
dell'Unione europea (UE) e’ esposto a livelli di inquinanti atmosferici
ritenuti nocivi per la salute dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
Questa la conclusione dell'ultimo rapporto sulla qualità dell'aria in Europa e
pubblicato dall'Agenzia europea per l'ambiente (AEA)».
Recita ancora il documento
ufficiale dell’Ue che glissa sulle cie chimiche che irrorano quotidianamente cieli del vecchio continente con sostanze tossiche (alluminio, bario) e nanotecnologie assorbite dagli organismi umani:
«Il trasporto su strada, l'industria, l'agricoltura e il
settore residenziale contribuiscono all'inquinamento atmosferico in Europa.
Nonostante la riduzione delle emissioni e delle concentrazioni di alcuni
inquinanti in atmosfera osservata negli
ultimi decenni, il rapporto dimostra che il problema dell'inquinamento
atmosferico in Europa è lungi dall'essere risolto. In particolare, due sostanze
inquinanti, il particolato e l'ozono troposferico, continuano a causare
problemi respiratori, malattie cardiovascolari e una minore aspettativa di
vita. Nuovi dati scientifici indicano che la salute umana può essere
compromessa da concentrazioni di sostanze inquinanti inferiori a quanto si
pensava in passato».
Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell'AEA, afferma:
«L'inquinamento atmosferico sta causando danni alla
salute umana e agli ecosistemi. Un'ampia parte della popolazione non vive in un
ambiente sano secondo gli standard attuali. Per avviare un percorso che porti
alla sostenibilità, l'Europa deve essere ambiziosa e rendere più severa l'attuale normativa».
Piogge acide. «Si
stima che il 9% delle foreste e il 25% dei laghi europei siano esposti al
fenomeno cosiddetto di acidificazione (dati 2010). Il 62% dell’ecosistema
europeo e il 71% delle aree protette sia esposto alla cosiddetta
eutrofizzazione, ovvero ad una eccessiva presenza di elementi nutrienti
nell’acqua o nel suolo che provoca fenomeni di ipercrescita di alcuni tipi di
piante (l’esempio delle alghe è il più lampante) e specie animali».
Polveri sottili. Non va granché meglio dal punto di vista
dell’inquinamento da polveri sottili, tra i principali indiziati di malattie
cardiorespiratorie gravi nonché di tumori alle vie respiratorie. Ma c’è chi è
messo peggio e chi leggermente meglio. Indovinate com’è messa l’Italia.
3
MILIONI DI MORTI. Tanto per dare un’idea dei danni da Pm2,5,
recenti studi citati dallo stesso rapporto europeo attribuiscono
all’esposizione a queste particelle 3,1 milioni di morti e almeno il 3% di
malattie croniche nel mondo. In Europa centrale e dell’est, sarebbero 430mila
le morti premature e oltre 7 milioni le patologie collegate alle Pm 2,5.
Gli euroburocrati di Bruxelles - pagati a caro prezzo dai
contribuenti - insistono nelle menzogne. Infatti non è mai stato alcun
riscaldamento della terra, bensì un
raffreddamento. Eppure ecco cosa impongono ai popoli non più sovrani:
«L'Europa deve adattarsi per stare al passo con i
cambiamenti climatici. Con il riscaldamento climatico, i produttori di vino
europei potrebbero dover cambiare il tipo di uve che coltivano o l'ubicazione
dei propri vigneti o, in alcuni casi, spostare la produzione verso altre aree.
Questo è solo un esempio del modo in cui la società e l'economia Europeedevono
adattarsi ai cambiamenti climatici, come emerge da una nuova relazione
dell'Agenzia europea dell'ambiente (AEA)».
Addirittura questi
burattini eterodiretti al comando dettano legge senza alcun fondamento etico, scientifico e sociale:
«L'adattamento comporta nuovi modi di pensare e
affrontare rischi e pericoli, incertezze e difficoltà. Gli europei dovranno
cooperare, imparare l'uno dall'altro e investire in trasformazioni di lungo
periodo, necessarie a sostenere il nostro benessere di fronte ai cambiamenti
climatici. La relazione Adaptation in Europe (Adattamento in Europa) descrive
le politiche e alcune delle misure adottate a livello dell'UE e dai paesi
europei. Al momento metà dei 32 paesi membri dell'AEAen hanno elaborato piani
di adattamento e alcuni hanno iniziato ad agire, benché tutti i paesi abbiano
ancora molto lavoro da fare. Mentre gli sforzi di mitigazione globale
dovrebbero continuare a cercare di limitare l'innalzamento della temperatura
globale a 2 °C , nella relazione si afferma che è necessario prepararsi ad
aumenti maggiori della temperatura e ad altri cambiamenti climatici. Ciò è
necessario per tenere conto in modo corretto delle molte incertezze nelle
previsioni climatiche e socioeconomiche. Una precedente relazione dell'AEA ha
mostrato come i cambiamenti climatici stanno già interessando tutte le regioni
in Europa, provocando molte conseguenze per la società e l'ambiente. Ulteriori
conseguenze sono attese in futuro se non verrà intrapresa alcuna azione. Le
rilevazioni mostrano temperature medie più elevate in Europa. Le precipitazioni
stanno diminuendo nelle regioni meridionali e aumentando in Europa
settentrionale».
Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell'AEA,
afferma: «L'adattamento comporta nuovi modi di pensare e affrontare rischi e
pericoli, incertezze e difficoltà. Gli europei dovranno cooperare, imparare
l'uno dall'altro e investire in trasformazioni di lungo periodo, necessarie a
sostenere il nostro benessere di fronte ai cambiamenti climatici».
La relazione è stata presentata oggi in occasione di una
conferenzaen sulla strategia dell'UE di adattamento ai cambiamenti climatici,
intesa a sostenere politiche di adattamento coerenti e integrate nei diversi
settori in Europa. L'Europa inizia ad adattarsi. La relazione raccomanda un
insieme di diverse misure: misure ‘grigie’ come progetti ingegneristici e
tecnologici, approcci ‘verdi’ basati sugli ecosistemi e la natura, e le
cosiddette misure ‘morbide’ come le politiche volte a cambiare gli approcci di
governance. L'Europa ha bisogno di adeguarsi ai cambiamenti climatici in modo
coerente, assicurando l'integrazione dell'adattamento nelle politiche dell'UE e
in quelle nazionali, afferma la relazione. Non vi è alcun approccio
‘universale’: l'adattamento ai cambiamenti climatici dovrebbe rispondere alle
condizioni nazionali e locali.
Se 3.100 scienziati
denunciano all’unisono la truffa del riscaldamento globale, cosa fanno gli
impositori del protocollo di Kyoto (non sottoscritto dagli USA), i
controllori del clima, i dominatori del pianeta Terra? Semplice, ci danno una dimostrazione che gli
sconvolgimenti climatici ci sono per davvero e già che ci sono ci mettono anche
i terremoti. I destinatari di questi sconvolgimenti sono frequentemente nazioni sottomesse o da sottomettere.
Ormai è ovvio, a pochi e non a molti purtroppo, che l'Europa è il primo esperimento da replicare poi negli altri continenti, per ultimo quello americano. L'unione bancaria di Draghi, alle soglie di realizzazione e acclamata da tutti, sarà anche il primo esperimento della storia in cui tutto il sistema finanziario sarà controllato da un unico organismo in mano a privati. Resto veramente inorridito nel vedere la totale assenza di critica a questa proposta da parte di giornalisti, economisti e intellettuali. Quando osserviamo gli stipendi spropositati di chi è a capo di giornali, enti previdenziali, organi politici e quant'altro, capiamo con chiarezza come la promessa di enormi quantità di denaro e di privilegi abbia corrotto e compromesso le anime di queste persone fino a renderli muti e inerti. Il problema è che questa gente non ha capito che nel Nuovo Ordine Mondiale anche loro saranno assoggettati e perderanno la libertà, oltre che l'anima. Nel NWO ci saranno solo pochi padroni e molti schiavi.
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