15.12.24

AUMENTI DI STIPENDIO SOLO PER I MINISTRI TARGATI MELONI

Nel 2024 sempre più lavoratori fanno la fame nell'ex giardino d'Europa. Alla faccia della miseria, in Italia si super pagano i politicanti nullafacenti e incompetenti con gli applausi sperticati dei sudditi osannanti. Sotto le feste la beffa più grande agli italidioti consenzienti. Mentre ai pensionati minimi la manovra dona appena 1 euro e 80 centesimi al mese di aumento e vengono tagliati fondi pubblici a scuole, università e ospedali, il governino Meloni fa un regalone di Natale a ministri, viceministri e sottosegretari tecnici, ossia non parlamentari, vale a dire, ben 7.193, 11 euro euro in più al mese, rispetto alla diaria e altri 3.690 euro di rimborsi per l'esercizio del cosiddetto mandato. A questi soldoni pubblici si sommano rimborsi per viaggi pari a 1.200 euro. Nel frattempo il Bisconte dimezzato, dopo la farsa grullina, al festone di Atreju sbotta: "L'opposizione non si fa sul fascismo". E dove altrimenti? Al peggio non c'è mai fine nel Belpaese dove la povertà materiale aumenta sempre più e lo Stato sociale svanisce nel nulla?

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/12/giorgia-meloni-lillusionista.html

13.12.24

PALLONE TRUCCATO: MONDIALI AI SAUDITI E UN CALCIO AI DIRITTI UMANI

In odore di mafia intercontinentale. La Fifa, ovvero la multinazionale elvetica del presidente Infantino, ha assegnato in modo diretto i mondali di calcio (maschile) del 2034 all'Arabia Saudita di bin Salman, dove il regime uccide e imprigiona gli atleti. Una questione di tanti soldi e molto potere, dopo lo scandalo, le condanne e le radiazioni di Blatter e Platini. Ufficialmente la Fifa dovrebbe operare senza scopo di lucro, ma in realtà macina soldoni e infatti nel 2023 ha fatturato ben 7 miliardi di dollaroni, in barba ai diritti umani e degli operai migranti morti per sfruttamento sul lavoro, al mero fine di consentire Qatar 2022.

BIANCO E NERO

 

foto Gianni Lannes

©

 

Nel mare dell'umanità la bellezza della Natura non ha confini di bianco e nero. Ogni essere vivente è immerso in un'armonia che abbraccia l'empatia e naviga verso l'utopia.

Gilan

 

12.12.24

NON E' LA FIABA DI NATALE...

  

foto Gilan

Questa non è la fiaba di Natale ma una storia vera che scuote l'indifferenza nera. C'era una volta una vecchia barca abbandonata in riva al mare che prima era un peschereccio solare. Qualcuno l'ha notata e ha deciso che doveva fare un ultimo viaggio sola andata. Invece dei pesci nella sua stiva ci hanno ammucchiato tanti esseri umani approdati su una dimenticata riva. E così prima di salpare verso l'Italia, le hanno cancellato il suo bel nome tunisino dalla sera al mattino. In una notte di tempesta questa barca arrugginita dal tempo consunte dalle fatiche del lavoro è stata travolta dalle onde in mezzo al Mediterraneo. Lei ci ha provato a rimanere a galla, ma allo stremo si è abbandonata alla sua fine terrena. Però, prima di inabissarsi col suo carico umano ha notato una bambina che tentava di riemergere. In questa storia c'è la storia di una camera d'aria che si credeva una ruota e aveva fatto tanti viaggi fino a quando non ha incontrato un chiodo che le ha fatto un buco da cui è uscita tutta l'aria. Qualcuno comunque l'ha riparata con un pezza, ci ha soffiato dentro e poi l'ha caricata su una barca malandata con tanta gente affamata. Lei pensava di essere ancora una ruota, tuttavia in mezzo al mare non ci sono strade asfaltate ma solo innumerevoli buchi neri. In una notte di burrasca mentre la barca affondava qualcuno l'ha messa attorno ad una bambina. Sono finite in acqua insieme ma non si conoscevano. Così la bambina si è aggrappata alla camera d'aria e la ruota ha scoperto di essere un salvagente. E nella storia della storia c'è pure la storia di un ragazzo che è salito su una barca che prima era un peschereccio trasandato e per niente assicurato. Con lui c'era la sorella piccina. Quel ragazzo nutriva molti sogni e aveva una grande responsabilità, attraversare il mare insieme alla persona più cara da proteggere anche in cambio della propria vita. Lui doveva essere coraggioso per Jasmine. Quando la tempesta li ha sorpresi tutti hanno iniziato a piangere. Lui no. Ha trovato la camera d'aria e ha capito che era invece un salvagente. L'ha messo attorno alla vita della bambina. Quando la vecchia barca ha iniziato a rantolare nell'affondare lui senza paura ha dato un bacio alla sorellina e l'ha lasciata andare per salvarla dalla morte sicura. E infine c'è la storia di un padre che ha affrontato un esodo nel cuore dell'Africa per sfuggire al peggio e portare i suoi due figli in una terra sicura. Approdati su una spiaggia di umanità alla deriva tenendosi per mano, ha scoperto che sulla malandata barca che prima era un peschereccio non c'era posto per tutti. E ha pensato di lasciare andare i suoi due pargoli verso un mondo migliore, pagando un prezzo di un immenso valore che nulla e nessuno potrà mai ricambiare.

Gilan

SEGRETI MILITARI ITALO-TEDESCHI

 

Fonte: Archivio Storico Comunale di Verucchio - foto Gianni Lannes
 

di Gianni Lannes

Terra bruciata in Italia: i fatti ora accertati attestano inequivocabilmente che la nocività ambientale è una strategia bellica di lungo periodo. Alle interrogazioni parlamentari dai governi italiani non è mai stata fornita risposta su problemi che toccano la salute della popolazione. Fanno ammalare la gente e uccidono a distanza di tempo. Ecco un altro armadio della vergogna: documentato negli archivi segreti di Londra e all'Unep per conto delle Nazioni Unite.

 

Fonte: Unep (ONU) - mappa inquinamento chimico militare

Non solo armi chimiche fabbricate in Italia e usate in Etiopia nel 1935 sulla popolazione civile, ma anche ordigni proibiti assemblati da militari germanici nel 1943 e 1944 con materiali tricolore, usati contro gli anglo-indiani a ridosso della Linea Gotica e poi occultati nel mare e nella terraferma del Belpaese, incluso il fiume Marecchia. 

Verucchio: anno 1944: sperimentazioni belliche - foto Gianni Lannes


A Verucchio in provincia di Rimini, ad un soffio da San Marino, vi era un deposito segreto di munizioni proibite dalla Convenzione di Ginevra del 1925, stipato all'interno di una galleria ferroviaria, gestito da un reparto militare italiano. Un distaccamento tedesco specializzato nella guerra chimica e batteriologica, su ordine del Terzo Reich se ne impossessò dopo l'8 settembre dell'anno 1943. Una parte di quell'arsenale, costituito dal cancerogeno arsenico fu affondato nel Mare Adriatico il 10 agosto 1944 dal Sonderkommando Meyer tra Pesaro e Fano in prossimità della località Fosso Sejore. Ben 84 tonnellate di arsenico stivato in barili metallici rinforzati giacciono a 12 metri di profondità su un fondale melmoso a meno di 3 miglia dalla spiaggia che pullula di gente ignara del grave pericolo, soprattutto d'estate  ma non solo.

 

11.12.24

IL CASTELLO INCANTATO

 

foto Gilan
 

di Gianni Lannes

Quando storia e geografia si fondono come per magia riemergendo dai secoli nebulosi del passato sgorga la meraviglia. Ecco un relitto del Medioevo sopravvissuto alle intemperie degli uomini, diventato un set cinematografico (il film Ladyhawke). Oggi chi si arrampica a Rocca Calascio nel cuore montano dell'Abruzzo torna indietro nel tempo come in un gioco fiabesco. Il castello che si staglia a 1500 metri d'altitudine sovrastando il borgo di Calascio e la valle del fluente Tirino, è ormai visibile nelle superstiti strutture architettoniche, nelle quattro possenti torri angolari in bianca pietra calcarea che catalizzano magneticamente lo sguardo di chi si avventura in questo rude lembo di Appennino. A sud ovest si intravedono i monti Sirente e Velino, a nord il Gran Sasso e Campo Imperatore nonché Castel del Monte, a sud la piana di Navelli, a est la Maiella. In questa posizione strategica il fortilizio aveva non solo un'importanza militare allorché le comunicazioni tra gli innumerevoli occhi del sistema difensivo erano i fuochi di notte e gli specchi di giorno, ma anche economica, legata alla pastorizia, alla produzione della pregiata lana carapellese e quindi alla transumanza che aveva nel Tratturo Magno. Attraverso la piana di Navelli, la sua via d'erba principale per la mena delle pecore da Aquila a Foggia.

 

foto Gilan

 

ITALIA: ORIGINI

 

 

di Gianni Lannes

Nei tempi più antichi esisteva già un nome per designare la Penisola italiana: Esperia o Ausonia la dicevano i greci, mentre il nome indigeno era Saturnia (almeno così attesta lo storico Dionigi di Alicarnasso nel I secolo a.C.). Insomma, non siamo sempre stati italiani. Alle origini gli autoctoni abitavano in un territorio assai ristretto rispetto ai confini attuali. Infatti, la penisola a sud delle Alpi non si è sempre chiamata Italia. La storia del nome si intreccia all'influenza culturale degli ellenici, alle vicende dei popoli indigeni e alla conquista romana. Il cammino del nome ‘Terra Italia’ è costellato di scambi, conflitti e animali sacri.

Moneta rinvenuta in Abruzzo a Monte La Queglia: attualmente alla Biblioteca Nazionale di Parigi

 

10.12.24

IMMERSI NELLA BELLEZZA NATURALE!

 

Mare Adriatico - foto Gilan

 

Il mare d'inverno è un respiro di vento, una fiaba delle meraviglie che alimenta la bellezza nella realtà naturale e mette le ali ai sogni.


Mare Adriatico - foto Gilan


SCIE CHIMICHE: IL "SEGRETO DI STATO" RIVELATO!

 

Archivio Gianni Lannes

 

di Gianni Lannes

Tema proibito: scie chimiche in Italia. Svolgimento: nell'anno 2010 Luigina Marchese (insegnante in pensione) scrive due lettere al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e all'allora ministro della Difesa Ignazio La Russa (in seguito promosso a capo del Senato). 

 

Scie chimiche su Pesaro: 9 dicembre 2024 - foto Gilan

La risposta delle più alte cariche dello Stato italiano è inequivocabile: non negano il fenomeno bellico in atto nel Belpaese dal 2002, dopo l'accordo segreto a Genova nel luglio 2001 di Berlusconi e Bush. Tuttavia, guai a chi osa sfiorare il tabù dei tabù, perché scatta istantaneamente lo stigma del folle per disinnescare l'imbarazzante realtà. Già in un recente passato Matteo Renzi aveva minacciato pubblicamente dalla televisione, un trattamento sanitario obbligatorio per eventuali avvistatori. In ogni caso, ad oggi, almeno 9 atti parlamentari di sindacato ispettivo indirizzati ai governi italiani non hanno mai avuto risposta. I politicanti tricolore - telecomandati dall'estero - cosa nascondono malamente? Perché l'Aeronautica Militare Italiana che ha il compito di difendere lo spazio aereo nazionale avalla questa gravissima compromissione dell'ambiente all'insaputa dell'ignara popolazione sovrana?

 

9.12.24

SCIE CHIMICHE: CURVE E DIETROFRONT SULL'ITALIA

 

Pesaro (lunedi 9 dicembre 2024): scie chimiche - foto Gilan

di Gianni Lannes

Accade in Italia, almeno dall'anno 2002, dopo l'accordo segreto firmato da Berlusconi e Bush a Genova nel luglio 2001. Ma ora il fenomeno militare è sempre più invadente ed evidente. Ecco cosa è accaduto oggi pomeriggio a Pesaro: l'aerosolchemioterapia bellica che sconvolge e altera il clima non risparmia la capitale della cultura italiana per l'anno 2024. Avanti e dietro per ore su un medesimo luogo, ovvero una città: velivoli che a bassa quota e fuori dalle aerovie civili descrivono cerchi concentrici con sostanze aviodisperse nel cielo sempre più ammorbato dall'inquinamento. Gli aerei di linea compiono sempre queste giravolte fuori rotta? Il controllo totalitario del tempo metereologico (un'arma insospettabile) entro l'anno 2025 è ormai arrivato.

 

Pesaro (lunedi 9 dicembre 2024): scie chimiche - foto Gilan


 Riferimenti:

https://www.edizionimondonuovo.com/catalogo/scie-di-guerra/ 


 

SICILIA: DESERTIFICAZIONE PROGRAMMATA!

 

 

di Gianni Lannes

La Sicilia subisce una devastante crisi idrica, eppure il governo Meloni dimezza i fondi per la manutenzione del territorio e li concentra nel Ponte sullo Stretto, sottraendoli al Mezzogiorno d'Italia.

8.12.24

ARMI CHIMICHE: DEPOSITI SEGRETI USA IN ITALIA



di Gianni Lannes

Ecco altri segreti di Stati (alleati) mai ratificati dal Parlamento italiano. Non solo un arsenale nucleare (variamente dislocato nello Stivale, Sicilia compresa) in palese violazione del Trattato di non proliferazione nucleare, ma anche i depositi di armi chimiche, edificati dalla Nato (targati United States of America) nel nordest d'Italia a San Vito al Tagliamento, Morsano al Tagliamento e Theo Ronchis di Latisana (parte di un lotto di 16 depositi per cui gli Usa stanziarono 6 miliardi di dollari) sono da considerarsi «illegali» in relazione alle norme internazionali, vale a dire al Trattato di Parigi. Si tratta, peraltro, di obiettivi di guerra molto sensibili anche ad attacchi terroristici. Gli alleati di Washington da cui il Belpaese prende ordini, non fanno mancare proprio niente, anche all'insaputa della popolazione.

Riferimenti:

Gianni Lannes, Italia USA e getta, Arianna editrice, Bologna, 2014.

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=3/00905&ramo=S&leg=8 

https://www.esteri.it/it/politica-estera-e-cooperazione-allo-sviluppo/temi_globali/disarmo/armi_chimiche/ 

https://www.ilmessaggero.it/politica/armi_chimiche_italia_impianto_civitavecchia_pericoli_residenti-7772477.html 

https://www.iai.it/sites/default/files/pi_a_c_070.pdf


REALTA' NASCOSTE!

foto Gilan

 

di Gianni Lannes

Che accade quando un sistema di dominio si sente accerchiato? Ha perso il controllo della narrazione e tenta una confusa linea di attacco contro chi ha osato metterlo alle strette. Questo è il caso dell’informazione votata alla disinformazione sistematica su cui per decenni si è giocato in Italia l'accordo segreto tra economia e politica, sia pure eterodiretta dall'estero (United States of America). 

GIORGIA MELONI: L'ILLUSIONISTA!

 


di Gianni Lannes

Giorgia Meloni mentre gonfia le spese militari e riduce quelle sanitarie, culturali e scolastiche celebra l'aumento (illusorio) dell'occupazione nel Belpaese e i successi del governino telecomandato dallo zio Sam. Eppure il Pil cala e la produzione industriale crolla. Ecco l'analisi del caso tricolore. Le sorelle Meloni nella fretta autocelebrativa dello spettacolo Atreju al Circo Massimo non si sono soffermate sulla seconda parte dello studio elaborato dalla Cgia, dove è stata evidenziata l'anomalia di una crescita dell'occupazione che non corrisponde alla crescita economica. Il Prodotto interno lordo negli ultimi due anni “è stato molto contenuto e all'aumento dell'occupazione non è corrisposto un incremento altrettanto importante della produttività del lavoro. Pertanto gli stipendi che sono al di sotto della media europea, non crescono adeguatamente. Bisogna rinnovare i contratti nazionali alla scadenza”. Insomma, i dati sul lavoro sono strabici.

GIOCHI DI GUERRA NEL MARE ITALIANO

 

 




https://www.guardiacostiera.gov.it/augusta/Documents/ORDINANZA_pericolosit%C3%A0_esercitazioni%20militari_sommergibile.pdf

https://www.guardiacostiera.gov.it/augusta/Documents/Ordinanza%20n90%202024.pdf

https://www.guardiacostiera.gov.it/augusta/Documents/m_inf.A15F3CE.REGISTRO%20UFFICIALE(U).0079245.19-11-2024.pdf

https://www.guardiacostiera.gov.it/augusta/Documents/ORDINANZA%20NR%2081%202024.pdf

https://www.guardiacostiera.gov.it/augusta/Documents/0070203.15-10-2024.pdf

https://www.guardiacostiera.gov.it/augusta/Documents/ordinanza%2077.2024.pdf

https://www.guardiacostiera.gov.it/augusta/Documents/ORDINANZA_interdizione_esercitazioni%20militari.pdf

https://www.guardiacostiera.gov.it/augusta/Documents/Ordinanza%20n%C2%B065%202024.pdf


7.12.24

INQUINAMENTO NUCLEARE NEI MARI D'ITALIA

 

Golfo di Trieste: una portaerei nucleare United States of America - foto Gilan
 

di Gianni Lannes

Radionuclidi artificiali in tutti i mari d'Italia, isole incluse, soprattutto plutonio 239 e 240 che vantano un'emivita letale per gli esseri umani di appena 24.400 anni.  Studi e ricerche dell'International Atomic Energy Agency, nonché di varie università almeno da quattro lustri attestano l'incancrenita situazione. Mari nucleari intorno a noi, tanto per parafrasare un noto saggio della biologa marina Rachel Carson (The Sea Around Us) pubblicato nel 1951 (Oxford University Press).

5.12.24

ARSENICO E IPRITE IN ADRIATICO

 

Pesaro (giovedi 5 dicembre 2024): inquinamento chimico - foto Gilan
 

di Gianni Lannes

Adriatico: un mare di bombe speciali - imbottite di iprite e arsenico - affondate il 10 agosto 1944 dal Sonderkommando Mayer, specializzato nella guerra chimica, alla stregua del reparto italiano K dipendente all'epoca dal Centro Chimico Militare e dislocato con i suoi ingenti depositi bellici segreti tra Urbino, Verucchio e Pietracuta. Che fine ha fatto questo ingente arsenale (oltre 100 mila tra ordigni e munizioni probite) vietato dalla Convenzione di Ginevra del 1925 e dal Trattato di Parigi del 1993? Sepolto nel sottosuolo e inabissato nelle acque marine a ridosso del litorale da Cattolica e Pesaro fino a Fano. 

 



4.12.24

ABRACADABRA

 

foto Gilan

Vi siete mai chiesti cosa significa Abracadabra? Da bambini avrete certamente sentito questa parola. Non tutti sanno sanno però che deriva dall’aramaico Avrah KaDabra: «io creo quello che dico». Che cosa vuol dire? Che le parole creano la realtà. Non c’è pensiero senza parole. E senza pensieri non esistono pensieri critici. Pensate che mezzo secolo fa uno studente ginnasiale usava in media 1600 parole; oggi non ne usa più di 500. È un sintomo preoccupante si domanderanno alcuni? 

2.12.24

UNA STRAGE DI PESCATORI E IL MURO DI GOMMA!

 

Novembre 2006: il mancato recupero del peschereccio Rita Evelin - Archivio Gilan

di Gianni Lannes

Rita Evelin è il nome di un peschereccio trascinato a morire sul fondale marino all'alba del 26 ottobre 2006. In un Adriatico calmo al largo di Porto San Giorgio, un sottomarino militare alleato ha tranciato di netto un cavo d'acciaio della rete da pesca a strascico e non si è fermato a prestare prontamente aiuto o chiamare i soccorsi. Sono stati assassinati tre lavoratori del mare ma non vi è stata giustizia, anche se le prove erano e sono evidenti. Ora le autorità di ogni ordine e grado tentano di sbarrare il passo alla verità con il solito muro di gomma, dopo anni di insabbiamenti telecomandati dall'alto dei cieli. Da mesi a San Benedetto del Tronto Lorena Annibali, sorella di Francesco Annibali sostenuta dalla cugina Giovanna Scolastici, dopo 18 anni di dolore mai sopito, si è rivolta prima al Tribunale di Ascoli Piceno, ma l'archivio è inaccessibile a causa dell'amianto; mentre la Direzione Marittima di Ancona se la cava con un burocratico scaricabarile e la Capitaneria di San Benedetto fa melina sul rilascio dei documenti ai familiari delle vittime (invocando un inesistente segreto istruttorio, sciolto da ben 12 anni). Insomma, una vergogna nazionale contro "povera gente". Due donne che ostinatamente contro tutto e tutti con gran dignità non si arrendono al peggio dell'Italietta priva di sovranità. C'è da essere concretamente e risolutivamente indignati con chi rappresenta indegnamente le istituzioni italiane. Non è umanamente ammissibile che criminali in divisa e farabutti in doppiopetto la facciano sempre franca. Il motopesca giace ancora inabissato (corpo del reato), perché se recuperato potrebbe parlare del tragico accaduto.


 

 


 


 


 


Istituto Idrografico della Marina

 

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/11/nato-colpito-e-affondato.html#more