29.9.22

ITALIA: DONNE SCHIAVE!

  



di Gianni Lannes

Carne da macello e fiumane di denaro sporco senza distinzioni regionali da nord a sud. Sfruttate dalla piu' tenera eta': un crimine contro l'umanita'. Se si fa una ricerca su Internet chiedendo “quante prostitute ci sono in Italia”, risulta ufficialmente che il numero varia dalle 75 mila alle 120 mila e che piu' della meta' non lo fanno di loro spontanea volonta', ma perche' costrette con la violenza. Nella culla del diritto si straparla di etica, ma a chi interessa questo orrore quotidiano e nostrano sotto gli occhi distratti di tutti e di tanti benpensanti?

Questo significa che nel Belpaese sopravvivono alla ferocia del tornaconto mafioso - in condizioni a dir poco disumane - dalle 40 mila alle 70 mila donne, ragazze (per lo piu' bulgare, rumene, ucraine, albanesi e nigeriane, pure italiane) anche di minore eta', schiave a tutti gli effetti. Queste donne invisibili vengono costrette brutalmente a vendere il loro corpo, farsi stuprare e violentare ripetutamente, tutti i giorni, lungo le “nostre strade”, negli appartamenti anonimi e nei casolari di campagna o dove capita, mentre gli schiavisti-sfruttatori accaparrano soldi sulla loro pelle col beneplacito del telecomandato Stato tricolore.

Tali dati bestiali risultano ampiamente sottostimati e sono comunque da aggiornare. Ma che differenza fa se le donne schiavizzate a fine sessuale in Italia sono 20 mila, 40 mila oppure 70 mila e passa? Sono sempre troppe per poterla considerare una “cosa normale”.

Molte di questi ragazze sono minorenni, cioe' adolescenti e perfino bambine. Secondo l'associazione "Save the children" (articolo datato 25 luglio 2019), «Per quanto riguarada la tratta dai Paesi dell'esst Europa il reclutamento delle vittime avviene con metoddi sempre piu' efficaci, come ad esempio in romania, dove le testimonianze raccolte hanno rilevato l'esistenza di “sentinelle” dei trafficanti che individuano in anticipo negli orfanotrofi le ragazze che stanno per lasciare le strutture al compimento dei 18 anni, e mettendo in atto un adescamento su finte promesse d'amore e di un futuro felice in Italia”. 

I finti lover boy che sono affiancati ad ogni ragazza lungo tutto il periodo di sfruttamento in Italia, che puo' durare anni e concludersi con la morte prematura della vittima, ne controllano l'attivita' esercitando un controllo totale e violento, come nel caso, riportato dagli operatori, di una ragazza rimasta incinta, costretta ad entrare in una vasca riempita di ghiaccio per indurre l'aborto per shock termico.

Come si sentono, cosa provano queste donne inermi sbattute per strada? Perche' nessuno le aiuta, perche' le forze dell'ordine non le liberano? A chi fa comodo questo crimine contro la vita? Perche' regna l'omerta' istituzionale?

La schiavitu' e' stata abolita, almeno sulla carta, il 4 marzo 1831. Perche' l'Italia non restituisce a queste donne, ragazze e bambine la liberta' e con essa la dignita' e la gioia di vivere?


 

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