27.11.17

LA CORTE DEI VACCINI

di Gianni Lannes

Quando vedrete che i vostri figli sono a malapena umani, psicologicamente alterati, le loro cellule nervose e sinapsi che non riescono a connettersi ed i loro processi di sviluppo neurologico offuscati fino al punto da ridurli ad esseri sub-umani con grugniti ripetitivi e sguardi vuoti, che cosa farete allora?
Per vincere una guerra è necessario perdere qualche battaglia? Cosa ha combinato la Corte costituzionale? Di certo è passata alla storia alla Ponzio Pilato con una pagina liberticida di un governo eterodiretto.

La Consulta ha stabilito che il decreto legge 73/2017 è giustificato dal calo delle immunizzazioni e il mancato rispetto dell'obbligo non comporta l'esclusione dalla scuola. Il governatore Zaia aveva annunciato il ricorso a giugno e il 4 settembre aveva varato una moratoria del divieto di iscrizione fino all’avvio dell’anno scolastico 2019-20 per i bambini da 0 a 6 anni non immunizzati. Per poi fare dietrofront 3 giorni più tardi.
 
Dal comunicato stampa si comprende che la Consulta non ha discusso dei diritti umani internazionali lesi, specie quelli del fanciullo, e nemmeno della scienza delle vaccinazioni. La legge Lorenzin 119/17 che contravviene a 4 articoli della Costituzione e che viola una decina di trattati internazionali ed europei, è stata considerata "costituzionale" da chi, di dovere, doveva sancire l'evidente illegalità.

Il pronunciamento della Consulta dimostra come la legge sia estremamente duttile e manipolabile, pur di farla coincidere con fini predeterminati. Se ricordate bene infatti, l'obbligo vaccinale era stato imposto "in quanto si era in presenza di una situazione di emergenza" (la famosa epidemia di morbillo, peraltro inesistente). Ma adesso la Corte ha stabilito che "il passaggio da una strategia basata sulla persuasione a un sistema di obbligatorietà si giustifica alla luce del contesto attuale caratterizzato da un progressivo calo delle coperture vaccinali". In altre parole, l'obbligo rimane, ma per un motivo diverso da quello che lo aveva causato. Non è più l'"emergenza sanitaria" a dettarlo, ma il semplice fatto "che le vaccinazioni siano in calo". Curioso modo di piegare la legge (e la logica) ai voleri dei propri padroni. La Corte inoltre ha stabilito che "la mancata vaccinazione non comporta l’esclusione dalla scuola dell’obbligo dei minori, che saranno di norma inseriti in classi in cui gli altri alunni sono vaccinati." Cade quindi nel buio anche quella mossa terroristica che era iniziata con la minaccia di togliere la patria potestà ai genitori che non vaccinano i figli. Ora il tutto si riduce a potenziali sanzioni pecuniarie, da comminare oltretutto dopo una serie di colloqui con i genitori non adempienti. Il nulla più assoluto, quindi, sul fronte della motivazione originale, e il nulla più assoluto su quello delle conseguenze per chi va a scuola. Ma nel frattempo l'obbligo è passato, le case farmaceutiche hanno fatto i loro luridi affari, e gli italiani vissero tutti felici e contenti.

La Consulta ha quindi deciso di non decidere. La scelta sostanziale è proprio quella di non entrare nel merito delle questioni e rispondere in modo esplicito ai quesiti posti in modo del tutto legittimo, sia da altre istituzioni, sia da semplici cittadini. Nel comunicato del 22 novembre 2017 la Corte sostiene che siano “… state discusse le numerose questioni di legittimità costituzionale promosse dalla Regione Veneto sul decreto legge n. 73 del 2017, convertito nella legge n. 119 del 2017, in materia di vaccinazioni obbligatorie per i minori fino a 16 anni di età …” ma in realtà questo semplicemente non è vero. Di fatto la Corte ha rifiutato di valutare gli argomenti posti in via aggiuntiva dalla regione Veneto, sulla scorta di altri ricorsi presentati ad adiuvandum, che sono stati esclusi (così come era prevedibile). Attendiamo di leggere le motivazioni, ma da quanto si può apprendere leggendo lo scarno comunicato, la Corte Costituzionale si sarebbe limitata ad affermare la legittimità del Parlamento a legiferare in materia. Fine. Nel merito poi della scelta, la Corte la definisce semplicemente “non irragionevole …”, glissando apparentemente con sufficienza su profili di incostituzionalità che invece, a nostro avviso, pesano come macigni. Il resto del comunicato riporta solo delle ovvietà se non considerazioni opinabili, ovvero delle opinioni di cui sinceramente non ne sentivamo alcun bisogno, dal momento che ci sono già abbastanza pappagalli che ripetono le stesse storielle da mesi, senza curarsi minimamente di scendere dal piedistallo e guardare in faccia la realtà delle cose. Risulta poi piuttosto “amara” e difficile da pronunciare l’affermazione di rito “… rispettiamo la decisione della corte”, anche di fronte alla totale mancanza di rispetto dei diritti umani fondamentali che caratterizza la il DL 73/2017 che passa come un rullo compressore sopra gli articoli della costituzione che “questa Corte” non si è nemmeno degnata di tutelare, come ogni cittadino normale si sarebbe aspettato, senza ulteriori tentennamenti.

Come avrà fatto la Consulta ad ignorare l’inesistenza di crisi sanitarie, inventandosi che il DL era 'giustificato' per le epidemie (quali?) in corso, quando lo stesso governo aveva emesso quel DL senza poter comprovare 1 che 1 delle 10-12 emergenze che ci si proponeva di curare, è cosa invero degna di un processo kafkiano.

Alla voce conflitto di interesse viene in mente che ben dieci giudici su 15 sono di nomina politica: 5 dal Parlamento e 5 dall’inquilino del Quirinale. Ora si dà il caso che la stessa Corte costituzionale con il pronunciamento numero 1 del 13 gennaio 2014, ha sentenziato l’incostituzionalità della legge elettorale 270/2005, ovvero la regola con cui sono statti eletti costituzionalmente gli onorevoli. E’ una Corte imparziale ed indipendente? Comunque, la coscienza umana è al di sopra delle leggi degli uomini.

E’ l’informazione che da forma al pensiero. E’ anche vero che non tutti hanno i mezzi culturali e cognitivi per poter sviluppare una capacità critica degna di un individuo coscientemente evoluto. Posso comprendere e giustificare le mancanze di una persona “analfabeta funzionale”, ma non posso giustificare le mancanze degli organi di informazione, dei giornalisti.

Poi arriverà la moneta elettronica, i microchip e i nanochip, le telecamere sempre più invasive, sino agli ambienti domestici, poi la censura su Internet per favorire il pensiero unico, e allora ci sarà l'allarme emergenza terrorismo che ne giustificheranno la necessità, e poi... e poi la Corte Costituzionale ne approverà la definitiva legittimità, perché gli istituti bancari non garantivano la copertura del circuito così come doveva essere assicurato.


riferimenti:

https://www.cortecostituzionale.it/documenti/comunicatistampa/CC_CS_20171122143132.pdf

http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=3184 

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