24.3.17

UN ALTRO GASDOTTO IN PUGLIA




di Gianni Lannes

Eni e Gazprom riaprono il martoriato passaggio a Sud nel Mezzogiorno d’Italia, mentre contadini e sindaci protestano invano contro l’approdo nel Salento del devastante TAP che porterà il gas alla Germania, dopo aver devastato gran parte del belpaese, squarciando senza ritegno aree di incomparabile bellezza paesaggistica e dall’arcinota  vulnerabilità idrogeologica e sismica. Di fatto è Southstream che risorge dalle sue ceneri, mentre il presidente della Regione, tale Michele Emiliano è ormai politicamente “latitante”, visto che seguita a fare comparsate televisive e pubblicitarie inseguendo le primarie del partito democratico.

L’amministratore delegato del colosso russo Alexei Miller e Claudio Descalzi (capo del cane a sei zampe) hanno appena firmato un memorandum d’intesa che punta ad «analizzare le prospettive di cooperazione» fra le due multinazionali. Entrambe le società, infatti, hanno diramato una nota comune in cui, oltre ad affrontare la questione dell’approvvigionamento di gas attraverso il Mezzogiorno italiano, si dicono disposte a «aggiornare gli accordi relativi alle forniture di gas Russia-Italia» e «l’analisi di opzioni relative a partnership nel settore del gnl (gas naturale liquefatto)».
 
L’Eni è un partner storico di Gazprom da cui acquista 20 miliardi di metri cubi all’anno di gas e vanta contratti fino al 2035. I due giganti energetici stanno pensando al lo strategico aspetto del punto di consegna del gas in Europa. Tanto è vero che Gazprom nella sua nota ha sottolineato che «la modifica dei contratti di fornitura si applicherà solo nella modifica della  destinazione nel contesto del corridoio Sud». Per l’Eni sarebbe un paradosso continuare a prelevare il gas in Austria, mentre l’oro blu russo sbarca in Puglia. Una cosa è certa: la rotta levantina, fra TAP, TANAP e Turkish Stream è sempre più affollata, senza contare l'impianto di gas a petrolio liquefatto da 300 mila tonnellate all'anno (a rischio di incidente rileavante secondo le dirtettive  Seveso), che l'Energas-Kuwait Petroleum intende realizzare a Manfredonia.

fonte:

https://www.eni.com/it_IT/media/2017/03/eni-firmato-memorandum-of-understanding-con-gazprom 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=eni 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=tap 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=energas 

http://www.gazprom.com/press/news/2016/december/article294917/ 

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