10.7.13

AMARA LUCANIA



 Potenza: la discarica industriale nel bosco - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

 archivio Lannes



di Gianni Lannes

Un altro primato non invidiabile: il primo cimitero di scorie nucleari in fosse spartane scavate nella nuda terra al posto degli antichissimi siroi. Dove? In riva al Mar Jonio. Una sorta di supermercato del nucleare internazionale gestito prima dal Cnen, poi dall’Enea per conto di Eni ed Enel, ed infine affidato alla Sogin. Una discarica atomica all'insaputa della stragrande maggioranza dei lucani stessi. E' il senso dell'accordo stipulato segretamente dal Governo italiano con quello degli Stati Uniti d'America. In un'espressione: ecomafie multinazionali legalizzate.

 Basilicata: petrolio e rifiuti - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


E ancora: la rapina a manbassa del petrolio che ha inquinato la risorsa primaria: l'acqua. Ma questo aspetto dell'affare è meglio non farlo sapere in giro. Non è forse vero, boiardi di Stato? Si estrae l'oro nero e si reiniettano le scorie di perforazione intrise di sostanze radioattive nel sottosuolo. Ed il gioco è fatto. Il trucco c'è ma non si vede. Hanno perfino contaminato la diga del Pertusillo che fornisce acqua da bere alla Puglia. Il fatto è stato denunciato con dovizia di prove all'Autorità Giudiziaria, ma non si muove foglia.

Terra straordinaria e magica in grado di affascinare gli antichi Greci ha avuto un destino singolare: aperta su due mari, percorsa da nevralgiche vie di comunicazione naturali e testimone silente di tutte le più importanti civiltà mediterranee, ha subito fino a tempi recenti fenomeni di isolamento, povertà ed emigrazione forzata.

 Materit: amianto - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


Madre natura l’ha privilegiata con scenari paesaggistici favolosi, sorprendentemente variegati, dalle aspre coste tirreniche al dolce litorale ionico, dalle montagne appenniniche coperte di foreste ai paesaggi lunari delle colline incise dai calanchi.

 
 Ferrandina - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

E gli uomini moderni dei tempi correnti? Senza tanti complimenti alcuni di loro - quelli che comandano - a questa terra hanno fatto la festa, subito dopo il terremoto del 23 novembre 1980. Fiumi di soldoni pubblici inghiottiti dai soliti furbastri, prenditori del nord senza scrupoli, industrializzazioni fuori luogo, ed infine la rapina degli idrocarburi, petrolio e gas. Ai lucani soltanto rifiuti pericolosi, malattie e morte. Neanche le briciole.  E questa gente resta zitta e muta, al massimo sfugge qualche mugugno.
 


 
 Potenza: la discarica industriale nel bosco - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

  Potenza: la discarica industriale nel bosco - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

  Potenza: la discarica industriale nel bosco - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

  Potenza: la discarica industriale nel bosco - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

  Potenza: la discarica industriale nel bosco - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


  Potenza: la discarica industriale nel bosco - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

  Potenza: la discarica industriale nel bosco - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

  Potenza: la discarica industriale nel bosco - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

 Ferrandina - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

  Ferrandina - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

  Ferrandina - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

  Ferrandina - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

  Ferrandina - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

Ferrandina - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

  Ferrandina - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

Ferrandina - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

  Ferrandina - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

  Ferrandina - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

  Ferrandina - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)



Perché gli autoctoni non si ribellano dopo tutti questi soprusi, prevaricazioni e violenze di Stato?

Queste immagini evidenziano pericolose situazioni di danno sanitario ed ambientale.
Ad esempio una discarica di rifiuti industriali in un bosco in provincia di Potenza, addirittura autorizzata dalla Regione. Ma come si fa? E poi la piana di Ferrandina: un’area depredata ed inquinata. La Materit imbottita d’amianto e non ancora bonificata, il centro intermodale abbandonato, vagoni ferroviari cisterna lontano da occhi indiscreti. E così via…

1 commento:

  1. dopo questa lettura posso andare ad urlare, auguro ad ognuno di voi di urlare nel posto giusto........

    RispondiElimina

Gradita firma degli utenti.