foto Gilan |
di Gianni Lannes
Ultimi due lustri: ben 30 mila giovani persone
hanno perso improvvisamente la vita nel Mediterraneo, mentre erano in
viaggio alla ricerca di una vita migliore. Almeno 1.143
erano bambini e adolescenti. Dal 2014 è cresciuta la percentuale dei
minori sul totale di morti e dispersi, dall’1 per cento al 4,3 per
cento del totale. I numeri ufficiali delle vittime sono comunque ampiamente sottostimati.
Dall'anno 2014 sono arrivati via mare, in Italia, circa 113 mila minori non accompagnati. Quest’anno, dal primo gennaio, sono oltre 11.600 i minori approdati dalla rotta marina senza figure adulte di riferimento. E a migliaia sono svaniti nel buco nero del vecchio continente. Sono stati trasformati in pezzi di ricambio o sfruttati fino alla fine prematura?
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E l'Europa che fa? Aumenta le spese di guerra, spedisce armi in Ucraina, sostiene il genocidio palestinese di Israele, erige barriere, aumenta i controlli, intensifica i respingimenti. Ora anche ai bambini di 6 anni saranno prese le impronte digitali. Parole datate 20 dicembre 2023, pronunciate dalla Von der Leyen (votata dai grullini 5 stelle): “Decidiamo noi chi entra”.
Le persone che fuggono da guerre, persecuzioni, violenze, povertà estrema, crisi umanitarie, continuano a rischiare la propria vita, affidandosi ai trafficanti, in mancanza di vie legali e sicure, per raggiungere l’Europa. E spesso la perdono, in quella macabra lotteria che è la traversata di una delle rotte più letali al mondo. Perché non si creano canali legali e sicuri per raggiungere l’Europa? A quando un’assunzione di responsabilità comune dell’Italia e degli altri Stati membri dell’Unione Europea, per la messa in campo di un sistema coordinato e strutturato di ricerca e soccorso in mare al fine di salvare le persone in difficoltà, agendo nel rispetto dei principi internazionali e dando prova di quella solidarietà che è valore ormai nominale dell’Unione Europea?
Tutti i minorenni, in quanto tali e senza distinzioni, hanno diritto ad accedere a una cura e a un’assistenza adeguate, che tengano conto del loro difficile vissuto, dei loro traumi, ma anche dei loro sogni e delle loro speranze.
Riferimenti:
Gianni Lannes, Bambini a perdere, Luigi Pellegrini editore, Cosenza, 2014.
https://missingmigrants.iom.int/region/mediterranean
https://data.unhcr.org/en/situations/mediterranean#
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=minori
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=migranti
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