12.9.19

ITALIA LIBERA E SOVRANA?


GIOVANE ITALIA - FOTO GIANNI LANNES (tutti i diritti riservati)
 
di Gianni Lannes

L’Italia è l’unica nazione al mondo dove i rifiuti si riciclano prevalentemente in politica. L'Italia, attualmente, non ha una classe dirigente a qualsiasi livello, in particolare etico. L’Italia, il nostro Paese, sembra privo di memoria, di slancio, di altruismo e di compassione. Per dirla con Carlo Levi: “Nessuno ha toccato questa terra se non come un conquistatore o un nemico o un visitatore incomprensivo”.  

Non c’è bisogno di eroi, però, e soprattutto di retorica o populismo, purtroppo di gran moda. Ma non siete stanchi dei furbi, dei ladri, dei moralizzatori d'accatto, dei traditori, dei raccomandati, dei soliti figli di papà con la carriera assicurata, dei riccastri, dei voltagabbana a 5 stelle, dei politicanti venduti al peggior offerente? E che dire dell'ennesimo governicchio eterodiretto dall'estero privo di consenso popolare, sorto da una truffa grullina in salsa piddina, utile a piazzare al Quirinale nientemeno che Prodi per finire di svendere l'Italia? Ma non vi siete stufati una volta per tutte di tutti questi parassiti governativi e parlamentari (centro, destra & sinistra)?

Cosa si può fare? Non restare indifferenti. Fare qualcosa insieme invece che contro. Chiamare a raccolta quelli che si riconoscono nell’essere a favore delle persone, per la verità e la giustizia, liberi, indipendenti e sovrani. 

La gente è nauseata da questa recita quotidiana della vita politica italidiota, coi soliti burattini e burattinai nullafacenti, perennemente nei salotti tv. In Italia i palazzi del potere per conto straniero e i fantocci telecomandati che li animano sono un cancro da estirpare adesso. La mafia alberga nel cuore delle istituzioni.
Il progresso di una comunità civile non si misura dai metri cubi di cemento armato o dal pil, ma dal rispetto della legalità e dalla cura dell’ambiente, in modo particolare soprattutto dei bambini. Il nostro inesauribile giacimento aurifero è la storia insieme alla bellezza naturale. 
Le nostre risorse fondamentali sono in particolare le intelligenze dei giovani, la creatività di nostri maestri di arte e dei nostri scienziati costretti ad emigrare oltre frontiera per realizzare grandi potenzialità.

Il male non è ovunque. In questo Belpaese ci sono bimbi che sorridono e hanno parole semplici di verità e bellezza. Ci sono tante persone buone e sagge che aiutano quelli in difficoltà, ma non basta. Ci sono tanti esempi di buona volontà nel quotidiano. Non è tutto perduto. C’è qualcosa nell’animo umano che ti impedisce di arrenderti del tutto, anche quando le forze vacillano. Qualcosa come il pianto di un bambino sofferente che ti dà l’energia e la sensazione che valga ancora la pena lottare per un ideale di libertà.
La biosfera può soddisfare i bisogni di tutti se l’economia globale rispetta i limiti imposti dalla sostenibilità e dalla giustizia. Come ci ha ricordato Gandhi: “La terra ha abbastanza per i bisogni di tutti, ma non per l’avidità di alcune persone”.  Dunque: sovvertire le priorità: allo sfruttamento delle risorse è necessario contrapporre la tutela dei beni comuni.
Io non ho una ricetta per la felicità, una soluzione in tasca che valga per tutti. Credo fermamente che ognuno di noi possa fare la sua parte per riconquistare il senso e la misura delle cose. Ma senza perdere tempo occorre passare al fare, alle azioni concrete e risolutive, uniti, insieme.
Alla disperazione giovanile incombente, programmata a tavolino, c’è soluzione. Eppure tanti giovani sopravvivono consumando nel vuoto i giorni e l’intelligenza. Così sebbene sia assente nel nostro Paese la pena di morte, vige legale e inesorabile la morte per pena.
 
E non importa chi vinca le elezioni con leggi truccate per favorire sempre i galoppini dei potenti, perché non è lì la vita reale, ma qui, nelle difficoltà dei giorni sempre uguali, senza privilegi, senza vantaggi, senza soldi facili, senza salute, senza speranza e senza futuro.
L'esecutivo telecomandato di Letta, non ha dato la benché minima risposta ai drammi sociali ed economici che attanagliano lo Stivale. La politica ha un grande valore solo se fatta come servizio verso la collettività, solo se realizza un futuro migliore per l’umanità.
Bisogna superare il proprio egoismo, la propria stanchezza, i propri timori e i giorni sempre uguali che sembrano veleggiare verso il niente.
La storia - a serbarne memoria - è fatta dalle minoranze attive e non dalle masse.
Non smarrite quel bagliore di dignità che vive dentro ognuno di noi e non consentite agli altri di togliervelo.
Le persone sono stanche, non sono motivate e non ne possono più. Poi, però, si rialzano. Allora, ce la possiamo fare a dispetto di tutto e di tutti. Quel che conta è la capacità di reagire alle circostanze, anche le più avverse, perché in fondo al tunnel c’è la luce. La forza di un’idea libera può cambiare il mondo.


Il vero problema da risolvere subito è questo: la sovranità monetaria e territoriale.
Che cosa è lo Stato italiano oggi in rapporto alla definizione che ne dà la Costituzione, in che misura questa ha trovato effettiva attuazione e che misura deve ancora attuarsi, quale è la vera portata del rinnovamento economico, sociale, civile, politico, introdotto o comunque indicato nel 1948 dalla legge fondamentale del nostro ordinamento statuale? 
Qual è la legge fondamentale su cui poggia la legittimità di tutte le norme? La politica ha la funzione primaria di risolvere i problemi. La politica in senso etico, è la realizzazione del bene comune.

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