9.9.19

DALL'ACQUA ALLE STELLE

foto Gilan


di Gianni Lannes

Siamo simili ai nostri simili: dalle gocce d'acqua alle stelle, dal filo d'erba alla betulla, dal lupo al gabbiano fino all'essere umano. Una volta gli uomini avevano la pretesa di essere dotati di speciali facoltà, abitanti, anzi padroni di un pianeta al centro dell'universo. Dopo però sono arrivati Copernico e Galileo, poi Darwin. Tuttavia quelle assurde pretese non si sono ridotte in un mondo in rapido degrado ambientale e morale. Dunque, siamo tutt'al più specializzati in disastri disumani.




Gargano (8 settembre 2019) foto Gilan

Oggi sappiamo con certezza di essere solo l'esile ramoscello di un gigantesco albero che comprende quattro miliardi di anni e un miliardo di specie diverse.

Siamo animali - questo è certo - che hanno mosso i primi passi nella madre Africa. Il nostro Dna non è diverso da quello di ogni altra creatura vivente esistita negli ultimi 4 mila milioni di anni. La biologia, vale a dire la scienza, attesta inequivocabilmente l'universalità del codice genetico, identico nei batteri e nelle querce, negli uccelli e nei mammiferi. Tutte le forme di vita terrestre, umani compresi, sono collegate da un'ascendenza comune; non dimentichiamolo, mai, prima di agire.

Quel che sappiamo del nostro mondo è una frazione infinitesimale rispetto a tutto ciò che non sappiamo ed ignoriamo.