GIOVANE ITALIA - FOTO GIANNI LANNES (tutti i diritti riservati) |
di Gianni Lannes
L’Italia
è l’unica nazione al mondo dove i rifiuti si
riciclano prevalentemente in politica. L'Italia, attualmente, non ha una
classe dirigente a qualsiasi livello, in particolare etico. L’Italia,
il nostro Paese, sembra privo di
memoria, di slancio, di altruismo e di compassione. Per dirla con Carlo
Levi:
“Nessuno ha toccato questa terra se non come un conquistatore o un
nemico o un
visitatore incomprensivo”.
Non c’è bisogno di eroi, però, e soprattutto di retorica o populismo, purtroppo di gran moda. Ma non siete stanchi dei furbi, dei ladri, dei moralizzatori d'accatto, dei traditori, dei raccomandati, dei soliti figli di papà con la carriera assicurata, dei riccastri, dei voltagabbana a 5 stelle, dei politicanti venduti al peggior offerente? E che dire dell'ennesimo governicchio eterodiretto dall'estero privo di consenso popolare, sorto da una truffa grullina in salsa piddina, utile a piazzare al Quirinale nientemeno che Prodi per finire di svendere l'Italia? Ma non vi siete stufati una volta per tutte di tutti questi parassiti governativi e parlamentari (centro, destra & sinistra)?
Cosa si può fare? Non restare indifferenti. Fare
qualcosa insieme invece che contro. Chiamare a raccolta quelli che si
riconoscono nell’essere a favore delle persone, per la verità e la giustizia, liberi, indipendenti e sovrani.
La gente è nauseata da questa
recita quotidiana della vita politica italidiota, coi soliti burattini e
burattinai nullafacenti, perennemente nei salotti tv. In Italia i palazzi del potere per
conto straniero e i fantocci telecomandati che li animano sono un
cancro da estirpare adesso. La mafia alberga nel cuore delle istituzioni.
Il
progresso di una comunità civile non si misura dai metri
cubi di cemento armato o dal pil, ma dal rispetto della legalità e dalla
cura
dell’ambiente, in modo particolare soprattutto dei bambini. Il nostro
inesauribile giacimento aurifero è la storia insieme alla bellezza
naturale.
Le nostre
risorse fondamentali sono in particolare le intelligenze dei giovani, la
creatività di nostri maestri di arte e dei nostri scienziati costretti
ad emigrare oltre frontiera per realizzare grandi potenzialità.
Il male non è ovunque. In questo Belpaese ci sono bimbi che sorridono e hanno parole semplici di verità e bellezza. Ci sono tante persone buone e sagge che aiutano quelli in difficoltà, ma non basta. Ci sono tanti esempi di buona volontà nel quotidiano. Non è tutto perduto. C’è qualcosa nell’animo umano che ti impedisce di arrenderti del tutto, anche quando le forze vacillano. Qualcosa come il pianto di un bambino sofferente che ti dà l’energia e la sensazione che valga ancora la pena lottare per un ideale di libertà.
La biosfera può soddisfare i bisogni di tutti se l’economia
globale rispetta i limiti imposti dalla sostenibilità e dalla giustizia. Come
ci ha ricordato Gandhi: “La terra ha abbastanza per i bisogni di tutti, ma non
per l’avidità di alcune persone”.
Dunque: sovvertire le priorità: allo sfruttamento delle risorse è
necessario contrapporre la tutela dei beni comuni.
Io non ho una ricetta per la felicità, una soluzione in
tasca che valga per tutti. Credo fermamente che ognuno di noi possa fare la sua
parte per riconquistare il senso e la misura delle cose. Ma senza perdere tempo
occorre passare al fare, alle azioni concrete e risolutive, uniti, insieme.
Alla disperazione giovanile incombente, programmata a
tavolino, c’è soluzione. Eppure tanti giovani sopravvivono consumando nel vuoto
i giorni e l’intelligenza. Così sebbene sia assente nel nostro Paese la pena di
morte, vige legale e inesorabile la morte per pena.
E non importa chi vinca le elezioni con leggi truccate per
favorire sempre i galoppini dei potenti, perché non è lì la vita reale, ma qui,
nelle difficoltà dei giorni sempre uguali, senza privilegi, senza vantaggi,
senza soldi facili, senza salute, senza speranza e senza futuro.
L'esecutivo
telecomandato di Letta, non ha dato la benché minima risposta ai drammi
sociali ed economici che attanagliano lo Stivale. La politica ha un
grande valore solo se fatta come servizio
verso la collettività, solo se realizza un futuro migliore per
l’umanità.
Bisogna superare il proprio egoismo, la propria stanchezza,
i propri timori e i giorni sempre uguali che sembrano veleggiare verso il
niente.
La storia - a serbarne memoria - è fatta dalle
minoranze attive e non dalle masse.
Il vero problema da risolvere subito è questo:
la sovranità monetaria e territoriale.
Che cosa è lo Stato italiano oggi in rapporto alla
definizione che ne dà la Costituzione, in che misura questa ha trovato effettiva
attuazione e che misura deve ancora attuarsi, quale è la vera portata del
rinnovamento economico, sociale, civile, politico, introdotto o comunque
indicato nel 1948 dalla legge fondamentale del nostro ordinamento statuale?
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