«Si è parlato in Italia degli F35 e spesso in maniera distorta. Bisogna conoscere e valutare le informazioni. Il programma F35, che è stato avviato da oltre venti anni, a differenza di quello che qualcuno ha detto, è un aereo che ha un’ottima tecnologia ed è forse la migliore al mondo in questo momento».
Ecco le parole pronunciate a Montecitorio, in un convegno dal tono "bellico", dal sottosegretario grillino alla Difesa, Angelo Tofalo.
«L’F35 - ha aggiunto il Tofalo - è un aereo di quinta generazione ed è quindi normale farci dei calcoli: resta ovvio che non possiamo rinunciare a una grande capacità della nostra aeronautica militare che ci mette avanti ad altri Paesi».
E i costi stratosferici? Ogni F35 costa attualmente oltre 100 milioni di euro, per un totale di 90 - la ministra della Difesa Trenta ha dichiarato che «non ne dovremmo comprare di più - che si aggira da 10 ai 14 miliardi, ma è un pozzo senza fondo perché quell’ «ottima tecnologia» viene sempre aggiornata e a nostra insaputa.
E pensare che il sedicente «guerrigliero» del M5S Di
Battista, accusava nel 2013 alla Camera l’allora Pdl di volere gli F35 «per i
loro affari e per servire i loro padroni», e al Pd neo-sponsor dei
cacciabombardieri, ammoniva che «gli F35 sono uno strumento di morte e chi
nasconde la testa sotto la sabbia votando una mozione a favore non è solo un
pavido ma è colluso con questo scempio del governo dell’inciucio perenne». A che
si deve l’attuale virata di Tofalo, sottosegretario in tuta mimetica e con un
mitragliatore impugnato tra le mani?
Riferimenti: