Il diritto alla verità quando lo Stato nasconde, anzi insabbia la guerra elettronica. Le autorità hanno sempre mentito. Ora, almeno c'è un pò di giustizia. «In base a tutti i rilievi svolti, va dichiarata la responsabilità del
Ministero della Difesa… e il Ministero va condannato al pagamento in favore
degli attori dell’importo di 1 euro (come dagli attori simbolicamente
richiesto) a titolo di risarcimento dei danni subiti». E’ quanto ha sentenziato
il 23 gennaio 2018, il Tribunale di Roma seconda sezione civile. La famiglia Cervia
aveva anche richiesto la condanna del ministero della cosiddetta Giustizia per “le
condotte di tipo omissivo e commissivo”. Del resto anche il procuratore
Generale di Roma aveva a suo tempo rilevato la “sostanziale inerzia delle
indagini”: la Procura della Repubblica di Velletri addirittura dopo anni dalla
scomparsa di Davide Cervia non aveva esercitato l’azione penale, né richiesto l’archiviazione
del procedimento. Senza dire delle condotte colpose degli inquirenti che condussero per "modo di dire" quelle superficiali indagini.
stralcio di un rapporto del Sismi |
Davide Cervia (ex sottufficiale della Marina Militare, esperto di dispositivi bellici), il 12 settembre 1990 è stato rapito a Velletri. Era un tecnico elettronico specializzato nell'impiego dei radar e delle apparecchiature per la guerra elettronica, installati sulle fregate lanciamissili della classe "Maestrale" . Infatti aveva frequentato il corso VO 1978/A dal 1 settembre 1979 al 5 settembre 1980 presso Mariscuola - Taranto, il corso sulla centrale di sincronizzazione SN - 7102 (V) 2 nel luglio-agosto 1981 presso la ditta SMA di Firenze nonché il corso di guerra elettronica MM/SL QD nel febbraio-marzo 1982 presso la Società Elettronica di Roma, e poi è stato imbarcato sulla fregata "Maestrale" a La Spezia.
riferimenti: