di Gianni Lannes
Abuso di potere delle autorità comunitarie,
nazionali e regionali per garantire un’operazione
speculativa ecomafiosa dell’Ue. A tutt'oggi agli atti ufficiali, non c'è una
prova scientifica della presenza della cosiddetta "Xylella
fastidiosa": un piano affaristico decollato nell'ottobre 2010 da un
convegno internazionale a Bari. Per aggirare la legge a protezione degli alberi plurisecolari, emblema del Mediterraneo, non potevano inventare di meglio.
Attualmente sono 1.600 le eradicazioni di ulivi già effettuate, di cui 1.100 nel brindisino, dove vige la regola dell'abbattimento anche delle piante sane, nel raggio di 100 metri da quelle "infette", e 435 nel leccese. Per adesso il piano Silletti bis prevede il passaggio delle ruspe su 4.600 alberi d'ulivo, per consentire la realizzazione di un metanodotto che dall'estero che rifornirà soprattutto Belgio e Germania.
Attualmente sono 1.600 le eradicazioni di ulivi già effettuate, di cui 1.100 nel brindisino, dove vige la regola dell'abbattimento anche delle piante sane, nel raggio di 100 metri da quelle "infette", e 435 nel leccese. Per adesso il piano Silletti bis prevede il passaggio delle ruspe su 4.600 alberi d'ulivo, per consentire la realizzazione di un metanodotto che dall'estero che rifornirà soprattutto Belgio e Germania.
Ieri mattina 4 ispettori inviati dagli euromafiosi dell'Unione europea hanno avviato un sopralluogo per verificare lo stato di avanzamento degli abbattimenti arborei, in ossequio al diktat europeo, appoggiato dal governicchio Renzi e dal governatore Michele Emiliano. Ora, adesso, facciamo qualcosa di concreto per arrestare pacificamente questa farsa criminosa! Neanche a Berlino c'è un giudice.
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