di Andrea Pazienza
Sull’asfalto delle tue autostrade
Non tutto il sangue si è già rappreso
verde di chiesa odore di mare
di dolce pietra dal cuore disteso
Spiaggia che muore in mezzo al grano
vecchia pineta dal fondo parlante in una mano
Amore sacro di donna velata
dolce mammella della mia amata
Strano paese vestito a lutto
strana la gente
strano che tutto sia così strano
ma questa è l’anima del mio Gargano
Clientelismo e speculazione
di abigeato di muore ancora
per l’amore violato
per l’amore di qualche signora
Strano paese vestito a lutto
strana la gente che strano che tutto sia così strano
ma questa è l’anima del mio Gargano
Abusivismo e contrabbando
sono le colpe ma non il peccato
Chi non ha casa la
costruisce
No, non è reato!
*Andrea Pazienza ha scritto, a metà degli anni ’70, questi versi che raccontano il suo amore infinito e sofferto per quella terra, vissuto nelle esperienze giovanili tra San Menaio e Peschici. Su quelle parole il musicista foggiano Umberto Sangiovanni ha realizzato la canzone Strano Paese.
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