di
Gianni Lannes
Adriatico,
Ionio e Tirreno? Ormai sono stati ridotti dai giochi di guerra della Nato a discariche, polveriere e
cimiteri subacquei. Non ci credete? Bene, allora date un’occhiata al Portolano della navigazione (avvisi
annuali ai naviganti del 2012) edito dall’Istituto idrografico della Marina con
sede a Genova. Ovviamente è una stima ufficiale per difetto che, non tiene
conto delle esercitazioni belliche segrete dell’Alleanza Atlantica, nonché
delle ordinanze periodiche della Guardia Costiera ed infine, non menziona le
discariche sommerse imbottite di ordigni caricati con gas proibiti dalla
Convenzione di Ginevra del 1925 (compreso il
micidiale fosforo) realizzate dagli anglo-americani al termine del
secondo conflitto mondiale. Dove sono? Al largo
del Gargano, dinanzi a Cattolica e nei pressi dell’isola di Ischia, come
ben sa il Governo italiano e la marina militare tricolore. Studi insabbiati
dell’Icram attestano che i veleni
bellici sono entrati nella catena alimentare. Ma sono in vigore segreti di
Stati e militari. E’ vietato ai pescatori infortunati, acquisire le proprie
cartelle cliniche da ospedali pubblici come è accaduto recentemente ai fratelli
Tedesco nel Policlinico di Bari. Inoltre, c’è un’area sul litorale di Molfetta
(Torre Gavetone) dove un bagno in mare assicura una sicura contaminazione
mortale. Eppure, in loco la locale Capitaneria di porto ha addirittura abrogato
l’ordinanza di divieto balneare. Nell’Avviso ai naviganti non si tiene comunque conto delle bombe all’uranio impoverito scaricate
nell’Adriatico durante i bombardamenti del Kosovo, ordinati dall’allora premier
Massimo D’Alema. Prima di fare un tuffo, pensateci almeno due volte.
Pianosa, ordigno bellico, ripescaggio. |
MEDITERRANEO OCCIDENTALE - «Nelle zone e nelle posizioni seguenti è
tuttora accertata o probabile la presenza, sul fondo, di mine magnetiche o siluri o proiettili od altri ordigni esplosivi
pericolosi per la navigazione: 1. Sardegna
- Golfo di Oristano. Lungo la costa di Capo Frasca, sono definite tre Aree
(…) In tale zona sono permanentemente
interdetti la navigazione, la sosta di navi e/o natanti di qualsiasi genere e
tipo, la pesca ed i mestieri relativi, il turismo nautico, la balneazione,
nonché tutte le attività connesse con il pubblico uso del mare. 2) Area
Regolamentata (nuova zona T 812), compresa tra i limiti dell’area in 1)
(…) In tale zona sono permanentemente
interdetti la navigazione, la sosta di navi e/o natanti di qualsiasi genere e
tipo, la pesca ed i mestieri relativi, il turismo nautico, la balneazione,
nonché tutte le attività connesse con il pubblico uso del mare, tutti i giorni
lavorativi, ad esclusione del sabato, dal 07 Gennaio al 30 Giugno e dal 01
Settembre al 21 Dicembre dalle 0730 (OL) alle 1730 (OL) con la possibilità di
estensione temporanea della finestra oraria da avanzare con preavviso di 10
(dieci) giorni (…) 3) Area Residua (porzione della preesistente zona T
812) (…) Nella zona è tuttora accertata
o probabile la presenza sul fondo di mine magnetiche, siluri, proiettili od
altri ordigni esplosivi, pericolosi per la navigazione. 2.
SARDEGNA - Punta Giglio (Paraggi di Capo Caccia) Per la presenza di
ordigni esplosivi sul fondo la zona di mare, compresa tra la costa di Punta
Giglio ed il settore circolare di raggio 150 m centrato in 40° 34’ 04” N - 008°
12’ 14” E, è interdetta ad ormeggio, immersioni subacquee, pesca ed ancoraggio
(vedere anche carta 292). 3. Sardegna -
Capo Caccia. Per la presenza di ordigni esplosivi sul fondo la zona di
mare, compresa tra la costa di Capo Caccia ed il settore circolare di raggio 150 m centrato in 40° 33’ 36” N - 008°
09’ 44” E, è interdetta ad ormeggio, immersioni subacquee, pesca ed ancoraggio
(vedere anche carta 292).
MAR LIGURE - 1. Isola
Gallinara. Per la presenza sporadica di ordigni bellici inesplosi nella
fascia di mare ampia 500 m circostante l’Isola Gallinara è vietata qualsiasi
attività subacquea, ovvero qualsiasi tipo di immersione con o senza l’ausilio
di respiratori nonché la pesca subacquea professionale e/o sportiva. 2. Celle Ligure. Per la presenza di un
ordigno bellico su fondale di circa 280 m è interdetta la pesca nella zona di
raggio 500 m centrata in 44°17.6’ N – 008°36.1’ E. 3. Genova La zona circolare di raggio 0,5 M avente centro a 0,9 M per
194° da Punta Vagno (a levante del porto) è interdetta all’ancoraggio ed alla
pesca per la presenza di una mina sul fondo. 4. Al largo di Bonassola. Circa 1 M al largo di
Bonassola in fondali di 40÷45 m giace il relitto del piroscafo “Bolzaneto”
carico di proiettili accatastati sul
ponte. 5. Punta Moneglia. La zona di mare antistante Punta Moneglia, compresa
tra il parallelo 44° 13’ 30” N, il meridiano 009° 25’00” E e la costa, è
pericolosa alla pesca subacquea a causa della presenza sul fondo di ordigni
esplosivi (residuati bellici). 6. Isola del Tino. In 44°01.442'N - 009°51.035'E (WGS84) è presente un
probabile residuato bellico alla profondità di 22 m. 7. Paraggi di La Spezia. La
zona di mare delimitata dalle congiungenti i seguenti punti è pericolosa alla
navigazione, alla pesca ed alla
sosta, per la presenza di ordigni esplosivi (…) 8. San Vincenzo. Nelle seguenti posizioni giacciono sul fondo scafi
affondati con materiale esplosivo (residuati bellici) (…) 9. Isola di Capraia 1) In località La
Manza, a NW dell’isola, esiste una mina.
2) La zona di mare centrata a 550 m per 002° da Punta Ferraione ed avente
un raggio di 500 m è pericolosa per
la presenza di un ordigno esplosivo su fondale di 60 m.
MAR TIRRENO - 1. Piombino.
La zona di mare, su fondali di 15 m, antistante la centrale dell’ENEL ad 1
M da Tor del Sale è pericolosa per
la presenza di munizioni inesplose. 2.
Isola di Pianosa. 1) Presso
l’Isolotto La Scola, su fondale di 80 m, giace una mina. 2) A 20 m da Punta del Marchese si trovano due bombe da aereo. 3. Follonica. Di fronte all’abitato di
Follonica, in 42°54’.04 N – 010°44’.49 E (WGS84), è presente un relitto
contenente un residuato bellico. Nell’area di raggio 0,5 M dal suddetto punto è
vietato il transito. 4. Paraggi di
Follonica. La zona di mare delimitata dai seguenti punti (…) è pericolosa
all’ancoraggio, alla sosta ed alla pesca per la presenza sul fondo di un
ordigno esplosivo. 5. Paraggi N di
Talamone. A 1 M per 282° dalla Torre di Cala di Forno, in fondali di 15 m,
giace una grossa bettolina o motozattera spezzata in due parti con materiale
esplosivo nel relitto e sparso intorno (il relitto è riportato anche sulla
carta 122). Per la stessa presenza
di esplosivi la zona di mare compresa tra
Torre di Cala di Forno e la foce del Fiume
Ombrone, fino ad una distanza di 1,5 M dalla costa è vietata, fino a nuovo
avviso, all’ancoraggio ed ogni tipo di pesca. 6. Al largo di Civitavecchia. In posizione 42° 07’,8 N - 011° 07’,7
E, in fondali di circa 150 m, è stata segnalata la presenza di un probabile
ordigno esplosivo. 7. Civitavecchia.
La zona di mare delimitata dalla congiungente i seguenti punti è interdetta
alla navigazione, all’ancoraggio, alla pesca e ad ogni altra attività, per la
presenza di ordigni bellici (…) 8. Capo
d’Anzio. In località Arco Muto, a circa 100 m dalla costa ed in fondali di
4 m, esiste un ordigno esplosivo non segnalato. 9. Anzio. Un ordigno esplosivo si trova circa 1 M ad E della testata
del Molo Innocenziano, in fondali di circa 7 m. Le navi in transito prestino la
massima attenzione. 10. Capo
Sferracavallo. Sono vietati la navigazione, l’ancoraggio e qualsiasi altra
attività nel raggio di 200 m dai seguenti punti (WGS84) (…) 11. Sardegna - Paraggi N e NE di Capo S.
Lorenzo. Zone pericolose alla navigazione ed alla pesca per la presenza di
ordigni esplosivi: 1) Zona di mare compresa tra i paralleli 39° 30’ 30” N, 39°
32’ 30” N ed il meridiano 009° 41’ 00” E. 2) Zona di mare compresa tra i
seguenti punti: a) 39° 29’ 30” N - 009° 38’ 30” E b) 39° 29’ 30” N - 009° 39’
30” E c) 39° 31’ 30” N - 009° 39’ 30” Ed) 39° 31’ 30” N - 009° 38’ 00” E. 3)
Zona di mare entro 1 M dal punto in 39° 30’ 45” N - 009° 40’ 39” E. 4) Per la
presenza di un potenziale ordigno, all'interno dell'area delimitata dalle
seguenti coordinate (…) sono vietati
la balneazione, l'immersione sotto qualsiasi forma, l'ancoraggio, la pesca
professionale e ricreativa sotto qualsiasi forma ed ogni altra attività ad
esclusione della navigazione di superficie che non alteri lo stato dei fondali.
5) Nei seguenti punti sono presenti proiettili: a) 39°30'18.74"N -
009°40'44.24"E; b) 39°30'35.08"N - 009°40'08.63"E; c)
39°30'18.00"N - 009°40'04.70"E. 6) Per la presenza di un ordigno la
zona di mare di raggio 400 m centrata in 39°33.784’N – 009°44.501’E è
interdetta al traffico marittimo, alla sosta, all’ancoraggio, alla pesca,
all’attività subacquea ed a qualsiasi attività diportistica. 12. Sardegna – Al largo di Capo S. Lorenzo.
La zona di mare, centrata in 39° 29’ N - 009° 42’ E ed avente un raggio di
2 M, è interdetta all’ancoraggio ed alla pesca per la presenza, su fondali di
90 m, di un ordigno esplosivo. 13.
Sardegna - Paraggi di Capo Teulada. 1)
La zona di mare individuata dalle congiungenti i sottoindicati punti: Capo
Teulada (estremo sud) incluso: a) 38°56’52" N - 008°37’12" E; b)
38°56’18" N - 008°32’24" E; c) 38°52’54" N - 008°35’30" E;
d) 38°51’30" N - 008°39’00" E; è permanentemente interdetta
all’ancoraggio ed a qualsiasi forma di pesca professionale, sportiva e
subacquea per la presenza sul fondo di ordigni inesplosi. E’ vietata altresì la
balneazione nello specchio acqueo suddetto. Il transito è invece interdetto
solo in occasione di esercitazioni di tiro, per le quali periodicamente vengono
emesse specifiche Ordinanze. 2) Sul tratto di costa compreso tra i punti di
coordinate geografiche: a) 38°53’30" N - 008°38’52" E, zona Cala
Piombo; b) 38°56’52" N - 008°37’12" E, zona Porto Pino; è vietato a
chiunque l’approdo a causa dei rischi e delle insidie derivanti dalla potenziale
presenza sulla battigia di proiettili inesplosi. 3) Sul tratto di costa
compreso tra il punto di coordinate 38°53’30" N - 008°38’52" E (Cala
Piombo) e Capo Teulada (estremo sud incluso) è vietato l’approdo a chiunque e
per qualsiasi motivo a causa della possibile presenza sulla battigia di
proiettili inesplosi. 4) La zona di mare individuata dalle congiungenti i
sottoelencati punti: Capo Teulada (estremo
sud) incluso (…) è permanentemente interdetta all’ancoraggio ed a qualsiasi
forma di pesca professionale, sportiva e subacquea per la presenza sul fondo di
ordigni inesplosi. E’ vietata altresì la balneazione nello specchio acqueo
suddetto. Il transito è invece interdetto solo in occasione di esercitazioni di
tiro, per le quali periodicamente vengono emesse specifiche Ordinanze. 5) Sul
tratto di costa compreso tra i punti di coordinate: a) 38°55’22" N -
008°42’38" E, zona Porto Tramatzu; b) 38°53’30"N - 008°39’03" E,
zona Porto Zafferano; è vietato a chiunque l’approdo a causa dei rischi e delle
insidie derivanti dalla potenziale presenza sulla battigia di proiettili
inesplosi. 6) Sul tratto di costa compreso tra il punto di coordinate
38°53’30" N - 008°39’03" E (Porto Zafferano) e Capo Teulada (estremo
sud incluso) è vietato l’approdo a chiunque e per qualsiasi motivo a causa
della possibile presenza sulla battigia di proiettili inesplosi. 14. Paraggi di Mondragone. In località Sinuessa, la zona di mare
delimitata dalle linee congiungenti i seguenti punti è interdetta alla
navigazione, all’ancoraggio, alla pesca e ad ogni altra attività per la
presenza sul fondo di numerosi ordigni esplosivi (…) 15. Canale di Procida. Sul ciglio orientale della secca di 26 m,
circa in 40° 45’,2 N - 014° 05’,5 E (circa 1,3 M a S di Capo Miseno), si
trovano sparsi sul fondo proiettili di artiglieria inesplosi. 16. Golfo di Pozzuoli – Miseno. Per la
presenza sul fondo di un ordigno esplosivo, sono interdetti la navigazione,
l’ancoraggio e qualsiasi attività nella zona di mare fino a 300 m a levante del
campo di mitili situata a N di Punta Pennata. 17. Penisola Sorrentina - Marina della Lobra Nella fascia di mare,
ampia 400 m, avente come linea mediana la congiungente lo Scoglio del Vervece e
l’estremità del Molo Foraneo del porticciolo di Marina della Lobra, sono
vietati la sosta e l’ormeggio delle navi e dei galleggianti in genere, nonché
la pesca con qualsiasi attrezzo, anche se esercitata per scopi sportivi o
scientifici, e qualsivoglia attività subacquea, per la presenza di una rete da
pesca affondata contenente ordigni esplosivi. 18. Tra Punta Baccoli e Capri. In fondali di circa 70 m, sono stati
localizzati ordigni bellici compresi nella zona delimitata dai seguenti punti: a)
40° 34’ 54" N - 014° 17’ 12" E b) 40° 35’ 00" N - 014° 17’
30" E c) 40° 34’ 40" N - 014° 17’ 21" E d) 40° 34’ 47" N -
014° 17’ 38" E. In tale zona sono vietati la navigazione, la pesca,
l’ancoraggio nonché qualsiasi attività marinara e subacquea. La zona è in corso
di bonifica. 19. Capri. Alla
profondità di circa 70 m, in 40°32.93’ N – 014°15.77’ E, è presente un ordigno
residuato bellico inesploso. 20. Forio d’Ischia Per la presenza di un probabile
ordigno bellico alla profondità di circa 50 m, in 40°44.529’ N –013°50.403’, E
sono vietati il transito, l’ancoraggio, la sosta e qualsiasi altra attività di
superficie e subacquea. 21. Scoglio
Vetara. Per la presenza di un probabile ordigno bellico alla profondità di
circa 60 m, sono vietati la navigazione, l’ancoraggio, la sosta, la pesca e
qualsiasi altra attività connessa all’uso del mare nella zona di raggio 100 m centrata
in 40°34.892’ N – 014°23.845’ E. 22. Golfo
di Policastro - Frazione di Villammare (Vibonati). Lo specchio di mare
antistante il litorale di Via Torre (località Villammare, Comune di Vibonati),
per una lunghezza di 400 m e fino ad una profondità di 100 m dalla costa, è pericoloso
per la navigazione ed è vietato alla pesca ed all’ancoraggio per la presenza sul
fondo di ordigni esplosivi. 23. Scalea. La
zona di mare antistante il Comune di Scalea, centrata in 39° 48’ 54” N - 015°
47’ 00” E è interdetta a transito, ormeggio, sosta e pesca per la presenza di
ordigni sul fondo; al centro della stessa esistono due boe di colore rosso.
Nella zona vengono eseguite operazioni di rimozione e trasporto per successivo brillamento
degli ordigni esplosivi rinvenuti. Gli ordigni vengono di volta in volta
trasportati dal Nucleo Bonificatore della M.M., con la scorta di una Motovedetta
della Capitaneria di Porto, nel punto di coordinate 39° 48’ 42” N – 015° 44’
24” E per effettuarne il brillamento. La zona centrata su tale posizione,
quando interessata dalle operazioni, è interdetta per un raggio di 1 M a
navigazione, sosta, balneazione, pesca e ad ogni attività subacquea o
diportistica in genere. Tutte le unità devono mantenersi ad una distanza non
inferiore a 500 m dal convoglio operante la bonifica. La Motovedetta, durante
il trasporto, issa la regolamentare bandiera rossa B del Codice Internazionale
dei Segnali. 24. Paraggi di S. Eufemia
Lamezia. Per la presenza di ordigni esplosivi sul fondo marino, la zona di
mare antistante la costa, compresa tra i paralleli 38° 50’ N e 38° 53’ N e fino
ad una profondità di 1.000 m dalla costa stessa, è pericolosa per la navigazione
ed è vietata alla pesca ed all’ancoraggio. 25. Golfo di S. Eufemia Lamezia. In 38° 45’,5 N - 016° 11’,5 E (circa
600 m a N del fumaiolo di Tonnara) si trovano sul fondo, coperti di fango, il
relitto di una motozattera e proiettili di artiglieria. Pertanto, entro un
raggio di 1.000 m dal punto suddetto sono vietate la fonda e qualsiasi operazione
subacquea. 26. Paraggi di Capo Cozzo. In
fondali di circa 12 m, a 100 m dalla costa in località Zambrone, si trova un
ordigno pericoloso per la navigazione. 27. Sicilia
- Secca delle Formiche Nella zona della scogliera di Agrò Capo d’Orlando
sono vietati la navigazione, l’ancoraggio, la pesca, la balneazione e le
attività subacquee di qualsiasi specie fino a 250 m da terra per la presenza
sul fondo di numerosi ordigni esplosivi. 28. Golfo di Patti. Circa 10 m a N dello Scoglio di Patti, in
38°09.663’ N – 014°59.320’ E su fondali di circa 20 m, è stata segnalata la
presenza di numerosi ordigni bellici. Fino alla rimozione/brillamento dei
predetti ordigni, all’interno dello specchio acqueo di raggio 100 m e centrato
sul punto sopra menzionato, sono interdetti il transito, la balneazione, la
sosta, l’ancoraggio di qualsiasi unità navale nonché la pesca anche subacquea, le
immersioni in apnea o con bombole, il posizionamento di attrezzi da pesca e non
ed ogni altra attività marittima che comporti la presenza di persone o cose non
autorizzate. 29. Sicilia - Golfo di
Castellammare. 1) Punta Leone - Nella zona di mare delimitata dai seguenti
punti sono interdetti la navigazione, l’ancoraggio e la sosta a qualsiasi tipo
di nave o natante e qualsiasi forma di pesca e di attività in mare per la presenza
di un ordigno bellico (…) Mantenersi ad una distanza dalla zona non inferiore a
0,5 M. 2) Considerata la necessità di disporre cautele per prevenire eventuali
danni alle persone e cose per la presenza sul fondo marino di proiettili di
artiglieria, sono vietati fino a nuovo avviso, l’ancoraggio, l’esercizio della
pesca con qualsiasi mezzo e l’attività balneare nella località denominata “Cala
dei Muletti”, circa 3,2 M a SSE di Capo Rama. Per lo stesso motivo la navigazione
è pericolosa in tale zona. 30. Sicilia -
Zona Trapani. La zona circolare di raggio 1 M, centrata in 37° 46’ 30” N –
011° 58’ 30”E, è interdetta a navigazione,
sosta, ancoraggio e pesca per la presenza di un ordigno bellico. STRETTO DI SICILIA. 1. Sicilia – Zona Porto Empedocle. La zona circolare
centrata in 37° 13’ 21”N – 013° 17’ 07” E di raggio 1 M è interdetta ad
ancoraggio e pesca per possibile
presenza di materiale esplosivo sul fondo.
2. Sicilia – Gela. Nella zona di
raggio 1 M e centro in 37°02’02.09” N – 014°17’51.25” E sono vietati la
navigazione, la sosta, l’ancoraggio,
la pesca professionale e sportiva e l’esercizio di qualsiasi tipo di attività a
causa della presenza di un ordigno
bellico.
MARE IONIO - 1. Sicilia
– Stazzo. Per la presenza di residuati bellici nello specchio acqueo
antistante il porticciolo, ad una profondità di 8 ÷ 30 m, sono vietati il transito e la sosta a qualsiasi nave o
galleggiante, la pesca comunque effettuata, la balneazione e l'immersione, nel tratto di mare ampio 500 m
compreso tra la testata del molo foraneo ed il punto a 450 m da essa. 2.
Sicilia - Paraggi della Penisola Magnisi.
La zona di mare compresa fra i paralleli 37° 09’ 48” N, 37° 09’ 15” N ed i
meridiani 015° 17’ 05” E, 015° 15’
55” E, è vietata permanentemente ad ormeggio e pesca ed è pericolosa per la
navigazione per lapresenza di ordigni sul fondo. Per la presenza di un ordigno
su fondale di circa 290 m sono interdette la pesca a strascico e qualunque
altra attività che possa interessare il fondo marino nella zona di raggio 500 m
centrata in 38°06.254’ N – 015°36.920’ E (WGS84). 4. Paraggi di Capo Spartivento. In 37°53.820’ N – 016°00.725’ E
(WGS84) è presente un relitto contenente munizionamento. Nel raggio di 500 m da
tale punto sono vietate la navigazione e qualsiasi altra attività. 5. Paraggi di Crotone. In 39°03.2’ N -
017°11.0’ E è segnalata la presenza di una mina sul fondo. Nella zona di mare
circolare di raggio 0,5 M sono vietati il transito e la sosta. 6. Punta Alice. In 39°24.33’ N –
017°07.23’ E, a circa 20 m dalla battigia, giace una bombarda. 7. Golfo di Taranto. In 40° 21’ N - 016°
58’ E, su fondali di 650 m, è stata segnalata la presenza di ordigni inesplosi.
Possono costituire pericolo specialmente per le attività di ricerche marine in
profondità. 8. Paraggi di Taranto. Nella zona a SW degli Isolotti S. Pietro e
S. Paolo, compresa tra i rilevamenti 270° da Punta La Forca - linea di diga
- e 180° dal fanale rosso di S. Paolo, in fondali compresi fra le batometriche
dei 40 e 140 m, è stata segnalata la presenza di cariche di medio calibro, di
proiettili e spolette varie, la cui posa risale agli anni 1943 – 1944 e di cui
non è previsto il recupero. 9. Taranto. Nelle
zone di mare, esterne al Mar Grande,
delimitate dai seguenti punti: AREA 1 a) 40° 28’ 00” N - 017° 05’ 42” E b) 40° 27’ 12” N - 017° 06’ 36” E c) 40° 27’ 42” N - 017° 09’ 42” E d) 40° 28’ 30” N - 017° 10’ 24” E AREA 2 a) 40° 25’ 12” N - 017° 10’ 36” E b) 40° 25’ 42” N - 017° 11’ 36” E c) 40° 24’ 12” N - 017° 11’ 30” E sono vietate la pesca, sotto qualsiasi forma, l’ancoraggio e la
sosta per la possibile presenza di ordigni
residuati bellici. 10. Paraggi di Porto Cesareo. Per la presenza sul fondo di presunti
ordigni bellici (in fondali di circa 15 ÷ 20 m), la navigazione è pericolosa in un raggio di 100 m da
Torre Chianca. 11. Paraggi di Gallipoli - Punta del Pizzo. Per la presenza sul fondo (in fondali
di circa 70 m) di proiettili inesplosi, la navigazione è pericolosa entro il raggio di 1 M dal punto situato a
5,5 M per 180° da Punta del Pizzo.
MARE ADRIATICO - 1. Capo d'Otranto. Per la presenza di numerosi ordigni residuati
bellici sono vietate la navigazione, la pesca e la balneazione fino alla
distanza di 200 m dall'Isolotto Sant'Emiliano, circa 1,1 M a SW di Capo
d'Otranto. 2. Paraggi di Punta S.
Cataldo. Per la presenza sul fondo marino di ordigni esplosivi, la zona di
mare coincidente con l’area di esercitazione E 338 e delimitata dalla
congiungente i seguenti punti: a) 40° 25’ 31” N - 018° 15’ 30” E b) 40° 30’ 20”
N - 018° 16’ 30” E c) 40° 29’ 25” N - 018° 19’ 03” E d) 40° 27’ 45” N - 018°
20’ 58” E e) 40° 25’ 55” N - 018° 22’ 28” E f) 40° 23’ 05” N - 018° 23’ 18” E g)
40° 23’ 54” N - 018° 17’ 30” E è vietata alla navigazione, alla pesca ed
all’ancoraggio (la zona è segnata sulla carta n. 29). 3. Bari. Un ordigno residuato bellico si trova in 41° 16' 48"N -
016° 58' 18"E. Le unità in transito devono mantenersi ad una distanza superiore
a 200 m da tale punto. 4. Paraggi di
Molfetta. 1) A 7,1 M per 051° dal faro di Molfetta si trova un siluro
affondato, privo di segnalamenti. 2) Per la presenza di ordigni/residuati
bellici, la zona di mare delimitata dai seguenti punti è pericolosa per l’esercizio
dell’attività di pesca: a) 41° 48’ 30” N - 016° 52’ 07” E b) 41° 48’ 49” N -
016° 54’ 47” E c) 41° 43’ 52” N - 016° 55’ 50” E d) 41° 43’ 33” N - 016 °53’
10” E. Nella zona è probabile la presenza di Unità Militari impegnate in operazioni
di bonifica dei fondali. Le navi in transito prestino attenzione. 5. Molfetta. È segnalata la presenza di
ordigni residuati bellici nella zona di mare delimitata dai seguenti punti: -
41° 12'.924 N - 016° 36'.711 E - 41° 12'.613 N - 016° 36'.711 E - 41° 12'.571 N
- 016° 35'.156 E - 41° 12'.924 N - 016° 35'.137 E. Le unità in transito prestino
la massima attenzione. 6. Foce del Fiume
Ofanto (Barletta) La fascia di mare, coincidente con l’area di
esercitazione E 3310, delimitata dai seguenti punti, è permanentemente
interdetta alla navigazione ed alla pesca, a causa della presenza sul fondo di
proiettili inesplosi: a) 41° 21’ 45” N - 016° 12’ 16” E b) 41° 23’ 48” N - 016°
13’ 28” E c) 41° 23’ 00” N - 016° 15’ 16” E d) 41° 21’ 20” N - 016° 16’ 23” E e)
41° 20’ 30” N - 016° 14’ 08” E. 7. Isole
Tremiti - I. Pianosa La zona di mare circostante l’Isola Pianosa, per una
profondità di 500 m dalla costa, è interdetta alla navigazione, all’ancoraggio,
alla pesca subacquea ed alla sosta, per la presenza sul fondo di numerosi ordigni
residuati bellici entro circa 100 m dalla costa. 8. Paraggi di Cattolica. La zona di mare delimitata dai seguenti punti
è pericolosa all’ancoraggio ed alla pesca a strascico per la possibile presenza
sul fondo marino di ordigni bellici insabbiati: a) 43° 58’ 18” N - 012° 45’ 15”
E b) 43° 58’ 18” N - 012° 45’ 24” E c) 43° 58’ 12” N - 012° 45’ 24” E d) 43°
58’ 12” N - 012° 45’ 15” E. 9. Litorale romagnolo È stata segnalata la presenza
di ordigni bellici nei punti sottoindicati: a) 44°04.113’ N - 012°49.544’ E; b)
44°00.230’ N - 012°53.000’ E; c) 44°18.121’ N - 012°38.416’ E; d) 44°28.570’ N
- 012°25.620’ E. 10. Paraggi di Porto Garibaldi
(Foce del Fiume Reno) Per la presenza sul fondo marino di ordigni
esplosivi, la zona di mare delimitata dalla congiungente i seguenti punti e
parzialmente ricadente all’interno dell’area di esercitazione E 346: a) 44° 39’
00” N - 012° 15’ 00” E b) 44° 43’ 00” N - 012° 22’ 00” E c) 44° 31’ 30” N -
012° 22’ 00” E d) 44° 33’ 00” N - 012° 17’ 10” E è permanentemente interdetta
all’ancoraggio ed alla pesca. 11. Porto
Fossone. Nell'area di raggio 0,5 M centrata in 45°07.867'N - 012°36.888'E
(WGS 84) per la presenza di un relitto contenente munizioni sono vietati
l'ancoraggio, la sosta, le immersioni subacquee, la pesca. 12. Al largo di Malamocco. In 45° 17’,27 N
- 012° 34’,58 E, si trova uno scafo affondato (Cacciatorp. Quintino Sella)
coperto da 18 m d’acqua. La zona di mare di raggio 1 M, centrata su tale
relitto, è vietata all’ancoraggio, alla pesca ed all’attività subacquea, per la
presenza di munizione belliche sparse sul fondo. 13. Paraggi di Punta Tagliamento e Bibione La zona di mare prospiciente
il poligono Lama di Revelino, presso Bibione, delimitata dai seguenti punti (…)
è interdetta, fino a nuovo avviso, all’ancoraggio ed alla pesca per la presenza
di ordigni esplosivi sul fondo. 14. Paraggi
di Grado. La zona di mare a
destra del canale di accesso a Grado, delimitata dalle congiungenti i punti di
seguito indicati, è pericolosa alla pesca ed all’ancoraggio per la presenza sul
fondo di mine dello scorso conflitto: a) 45° 39’ 58” N - 013° 22’ 05” E b) 45°
39’ 58” N - 013° 22’ 45” E c) 45° 39’ 26” N - 013° 22’ 45” E d) 45° 39’ 26” N -
013° 22’ 21” E e) 45° 39’ 40” N - 013° 22’ 21” E. 15.
ADRIATICO (uranio
impoverito, ndr) - Le seguenti aree
sono pericolose per la presenza sul fondo di ordigni bellici sganciati da
aeromobili: 1) aree circolari: a) 41° 55’ 57” N - 017° 25’ 13” E ( raggio 9
miglia nautiche) b) 40° 48’ 32” N - 018° 51’ 09” E ( raggio 5 miglia “ ) c) 39°
49’ 00” N - 019° 00’ 00” E ( raggio 5 miglia “ ) d) 42° 03’ 32” N - 017° 22’
01” E ( raggio 4 miglia “ ) e) 41° 20’ 00” N - 018° 44’ 00” E ( raggio 5 miglia
“ ) f) 42° 00’ 00” N - 017° 00’ 00” E ( raggio 3 miglia “ ) g) 40° 41’ 00” N -
018° 29’ 36” E ( raggio 5 miglia “ ) h) 41° 20’ 00” N - 018° 30’ 00” E ( raggio
5 miglia “ ) i) 41° 41’ 00” N - 017° 48’ 00” E ( raggio 5 miglia “ ) j) 41° 18’
24” N - 018° 38’ 15” E ( raggio 5 miglia “ ) k) 44° 30’ 00” N - 013° 30’ 00” E
( raggio 5 miglia “ ) l) 43° 09’ 21” N - 014° 43’ 31” E ( raggio 5 miglia “ ) m)
Inviluppo dei cerchi di raggi 5 miglia centrati in: 43° 00’ 00” N - 014° 40’
00” E 42° 58’ 00” N - 014° 33’ 27” E 42° 58’ 00” N - 014° 46’ 09” E. 2) area
congiungente i seguenti punti: a) 41° 45’ 00” N - 018° 05’ 00” E b) 41° 45’ 00”
N - 018° 20’ 00” E c) 41° 28’ 00” N - 018° 31’ 00” E d) 41° 28’ 00” N - 018°
19’ 00” E. 3) area congiungente i seguenti punti: a) 41° 48’ 24” N - 016° 52’
40” E e) 41° 48’ 22” N - 016° 54’ 13” E f) 41° 44’ 30” N - 016° 54’ 37”
E g) 41° 44’ 11” N - 016° 53’ 17” E».
AVVISO AI NAVIGANTI
LEFT 16 MARZO 2007
C’È UNA BOMBA IN MEZZO AL MAR. ANZI, NELL’ADRIATICO
CE NE SONO MIGLIAIA. E I PESCATORI CI SALTANO SOPRA
La battaglia navale del Francesco
Padre
Adriatico, bombe in mare. |
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