Gargano: San Felice - foto Gilan |
di Gianni Lannes
Distruzione e speculazione da almeno mezzo secolo. Ancora una volta i soliti mafiosi locali per conto terzi, danno alle fiamme le pinete sul mare. Colpita Cala San Felice e Baia Campi (dove la Regione Puglia aveva realizzato un gigantesco centro turistico interamente abusivo: mai demolito nonostante la pronuncia della Cassazione su motivata sollecitazione dell'associazione Italia Nostra), come l'anno scorso e nel luglio 2007. La regia è sempre la solita, di chi vuole colpire la montagna del sole e ridurla a discarica criminale. Dopo il fuoco doloso in loco piomba sempre il cemento armato per annientare l'armoniosa bellezza naturale. A Vieste hanno bruciato anche persone vive che non hanno pagato il pizzo o ceduto attività imprenditoriali. Il Promotorio garganico è stato ridotto a cartolina turistica alla mercè del consumo a tutto spiano, senza alcun rispetto per la vita umana, l'ambiente, la cultura e la storia.
Riferimenti:
Gianni Lannes, La montagna profanata, Edizioni del Rosone, Foggia, 2015.
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2016/07/gargano-un-parco-di-carta.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Baia+Campi
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2013/06/gargano-cemento-tutto-spiano-sulla-costa.html
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