di Gianni Lannes
Nel 2023 la spesa militare mondiale ha toccato i 2.443 miliardi di dollari. Lo attesta l'ultimo rapporto dell'Istituto internazionale di ricerche sulla pace di Stoccolma. Rispetto all'anno precedente c'è un aumento del 6,8 per cento.
Gli Stati Uniti d'America con 916 miliardi di dollari detengono stabilmente il 37 per cento della spesa militare mondiale ed il 68 per cento di quella Nato. La spesa bellica dei 31paesi sottomessi dal patto atlantico nel 2023 è stata pari a 1.260 miliardi di dollari. Inoltre la cosiddetta Unione europea - calpestando i suoi stessi principi di carta - ha aumentato le spese militari del 50 per cento dal 2014, toccando i 295 miliardi di euro. Quanto all'Italia l'incremento rispetto al decennio scorso, è stato del 31 per cento.
Infine, i paesi che nel 2023 hanno speso di più sono i seguenti: USA, Cina, Russia, India, Arabia Saudita, Regfno Unit, Germania, Ucraina, Francia, Giappone, Cirea dle Sud, Italia.
La Rete Pace Disarmo, nel denunciare gli effetti che i conflitti e la militarizzazione ripercuotono sulle popolazioni e sull'ambiente, afferma che "stiamo subendo le conseguenze di un approccio militarista alle relazioni internazionali e alle emergenze globali, imposto dai paesi del nord del mondo".
L'ambiente è una vittima silenziosa. La costruzione di carri armati, aerei e navi militari, missili, bombe e ordigni di ogni genere avviene sfruttando senza limiti enormi risorse naturali: acqua, combustibili fossili, minerali. Si distrugge l'ambiente per produrre armi che a loro volta provocheranno morte e distruzioni.
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