12.7.19

ITALIA: SEMPRE PIU’ MALTEMPO DISTRUTTIVO




di Gianni Lannes

Addio alle belle stagioni, alla floridezza dell'economia agricola e turistica. C’entra la natura o la mano dell’uomo di Washington? Dai nubifragi violenti alle trombe d’aria, dalle grandinate a raffica ai tornado spietati, incluse valanghe e bufere di neve. Nel belpaese gli eventi più estremi non sono più una rarità come una volta, ma ormai la norma quotidiana come in Florida e Louisiana. Infatti, in base ai dati raccolti dall’European Severe Weather Database (ESWD), l’anagrafe europea sul maltempo, in 8 anni i fenomeni atmosferici violenti si sono triplicati. Infatti si è transitati dai 362 del 2010 ai 1.042 nel 2018, ossia il 170 per cento in più. Quanto alle grandinate sono passate dalle 45 registrate nel 2010 alle 187 dell’anno scorso. Anche l’acqua piovuta dal cielo non scherza quanto a frequenza ed intensità: se nel 2010 sono stati registrati 194 episodi di piogge intense, nel 2018 si è giunti a ben 295. Pure i tornado aumentano sempre più: nel 2010 ne sono stati contati 123, mentre nel 2018 addirittura 494.


Numana (luglio 2019)

Uno studio pubblicato sull’International Journal of Climatology, ha analizzato tra il 2007 e il 2016 tante trombe d’aria e trombe marine che hanno devastato come non mai proprio l’Italia. I risultati sono sconcertati. In alcune aree geografiche come la Liguria, la costa laziale, il Salento e la Pianura Padano-Veneta, la frequenza dei tornado (di livello 2,3 e 4 della scala Fujita) è risultata interamente paragonabile con quella di alcuni stati dello zio Sam, frequentemente soggetti a tali fenomeni che causano danni significativi, come di recente in Abruzzo. A proposito, le irrorazioni aeree dietro regia della NATO c’entrano qualcosa visto che anche i mass media fanno riferimento alle bombe d'acqua?


Riferimenti:

https://www.essl.org/cms/european-severe-weather-database/

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2019/07/perche-le-scie-degli-aerei-diventano.html