di Gianni Lannes
Il confine indica un limite comune, una separazione tra
spazi contigui; è anche un modo per stabilire in via pacifica il diritto di
proprietà di ognuno in un territorio conteso.
La frontiera invece rappresenta la fine della terra, il
limite ultimo oltre il quale avventurarsi significa andare al di là della
superstizione, oltre i luoghi comuni, oltre il giusto e consentito, verso l’inconoscibile.
Varcare la frontiera significa inoltrarsi dentro un territorio fatto di terre aspre, dure, difficili, abitato da mostri pericolosi contro cui dover combattere.
Insomma, vuol dire uscire da uno spazio familiare,
conosciuto, rassicurante ed entrare in quello dell’incertezza.
Questo passaggio, oltrepassare la frontiera, muta anche il
carattere di un individuo: al di là di essa si diventa stranieri, emigranti,
diversi, alieni (extra) non solo per gli altri, ma talvolta anche per se
stessi.