12.10.15

INGHILTERRA: SCORIE NUCLEARI IN MARI ED OCEANI




di Gianni Lannes

Anche l’Inghilterra, alla stregua di Francia e Stati Uniti d’America - come documenta l’IAEA - per decenni e decenni ha scaricato impunemente negli oceani e soprattutto nel mare d’Irlanda, i propri scarti radioattivi. Una delle aree più inquinate è quella di Sellafield (vi alberga anche mercanzia radioattiva italiana), dove i problemi sanitari e ambientali legati alle attività degli impianti sono enormi. Nel 1993 un rapporto del governo britannico sull'incidenza dei tumori infantili nelle zona  - HSE Investigation of leukaemia and other cancers in the children of male workers at Sellafield - aveva rilevato un numero di casi di leucemia di 14 volte superiore alla media nazionale.

A Sellafield, la contaminazione radioattiva legata agli scarichi e alle emissioni in atmosfera riguarda indistintamente le acque, il suolo, la sabbia, le argille, gli animali e i prodotti agricoli. Nel corso del tempo oltre mezza tonnellata di plutonio è finito in mare. Un monitoraggio su larga scala effettuato nel 1999 da Greenpeace lungo la costa e in prossimità degli scarichi liquidi degli impianti aveva mostrato come molto del materiale analizzato fosse talmente contaminato da poter essere classificato come rifiuto radioattivo. Alcuni dei campioni avevano livelli di radioattività più alti di quelli riscontrati a Cernobyl nelle fasi immediatamente successive all'incidente.


riferimenti:
















https://scholar.google.com /scholar?q=HSE+Investigation+of+leukaemia+and+other+cancers+in+the+children+of+male+workers+at+Sellafield%2B1993&hl=it&as_sdt=0&as_vis=1&oi=scholart&sa=X&ved=0CBsQgQMwAGoVChMI28SR8by8yAIVB8cUCh2WtwTm 

http://www-pub.iaea.org/MTCD/publications/PDF/te_1105_prn.pdf

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/08/affondate-segretamente-le-scorie.html 

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