foto Giani Lannes (tutti i diritti riservati) |
di Gianni Lannes
Ecco alcuni fatti incontrovertibilmente documentati. E' proprio lo Stato, almeno quello italiano, o meglio chi lo manovra anche dall'estero per il suo sporco tornaconto, il più pericoloso ed impunito inquinatore, ad attentare alla salute pubblica. Non è cambiato nulla dal 1967, quando il governo tricolore - unitamente ad altri paesi europei - autorizzò l'inabissamento delle prime scorie nucleari statali.
Ai giorni nostri, buona parte delle scorie radioattive più pericolose
(di terza categoria, ad alta attività) dell’impianto nucleare di San Piero a
Grado (ex Camen, ex Cresam, infine Cisam) gestito dal ministero della Difesa,
prima sono state occultate nella pineta di Migliarino San Rossore, poi sono state
tombate nella miniera di Pasquasia in Sicilia. Infatti, l’ordinanza del
presidente del consiglio dei ministri 7 marzo
2003 a firma del piduista Silvio Berlusconi, non menziona questa
centrale nucleare a tutti gli effetti, né la sua pericolosa produzione.
foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Più recentemente il governo italiano ha deciso di
sversare - attraverso il canale dei Navicelli - nel Mar Tirreno, ovvero nel
santuario dei cetacei, un’area marina protetta sulla carta, anche 750 mila litri
di liquidi radioattivi, provenienti dal reattore nucleare sperimentale della Marina Militare tricolore.
Non a caso, il governo italiano si guarda bene dal fornire una risposta alle interrogazioni parlamentari numero 4/01226 del 28 novembre 2013 e 4/03527 del 25 febbraio 2015.
Il Centro interforze studi e applicazioni militari di S.Piero in Grado, sotto l’egida dello stato maggiore della Marina Militare, non ha fornito alcuna certezza scientifica relativamente agli scarti radioattivi scaricati in mare, che vanno poi a depositarsi nei sedimenti rischiando di contaminare la catena alimentare. Il radionuclide trizio, addirittura, non è stato conteggiato, ma va a finire a fine corsa, nel sangue degli esseri umani che si cibano di pesce.
La direttiva 2011/70/Euratom del Consiglio
dell'Unione europea del 19 luglio 2011, al punto 31 dei considerando, definisce
anche i doveri di informazione verso le popolazioni, e il dovere di coinvolgimento
nelle decisioni delle autorità locali interessate. Inoltre, la convenzione di
Aarhus (Convenzione sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del
pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia
ambientale), recepita dalla legislazione italiana nel 2001 (legge 108), è uno
strumento internazionale volto a garantire all'opinione pubblica e ai cittadini
il diritto alla trasparenza e alla partecipazione in materia di processi
decisionali di Governo locale, nazionale e transfrontaliero concernenti
l'ambiente. E ancora: il decreto legislativo 3 aprile 2006, numero 152, articolo
3-ter, sancisce la previsione del principio di precauzione.
L'Agenzia internazionale dell'energia atomica regola
le disposizioni sulle pratiche di dismissione; il decreto legislativo n. 230
del 1995, recante "Attuazione delle direttive 89/618/Euratom, 90/641/ Euratom,
96/29/Euratom, 2006/117/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti e
2009/71/Euratom, in materia di sicurezza nucleare degli impianti
nucleari", fissa le regole generali in materia di radiazioni ionizzanti
ivi comprese tutte le attività che riguardano i rifiuti nucleari.
Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri
24 giugno 2005, numero 183, recante "Regolamento di sicurezza nucleare e
protezione sanitaria per l'Amministrazione della difesa", attribuisce la
competenza al Ministero della difesa implicitamente escludendo i Ministeri
dell'ambiente, dell'industria, del lavoro, della salute e dell'interno e gli
enti locali.
Il processo di smaltimento del reattore costituisce
a tutti gli effetti un'attività di natura industriale-civile con possibili
rilevanti ricadute sulla salute della popolazione e sull'ambiente, come
testimonia il fatto stesso di voler sversare le acque al di fuori del sito
militare del Cisam. L’attività di
trattamento dei rifiuti radioattivi dovrebbe essere sottoposta alle prescrizioni
autorizzative della legislazione civile e alle relative direttive in materia di
valutazione di impatto ambientale ove applicabili: ma così non sta accadendo,
proprio a partire dallo sversamento delle acque radioattive, il cui impatto
sull'ambiente andrebbe valutato anche in base a matrici ambientali da stabilire
preventivamente e quindi con la possibilità di esprimere osservazioni di
carattere tecnico e di opportunità da parte di tutti e tutte.
Quali sono i protocolli utilizzati e i risultati
completi, comprensivi del quantitativo globale in Bequerel per litro o in altra
unità di misura idonea nonché il profilo chimico-fisico totale dell'acqua,
compresa la misurazione di tutte le tipologie di radionuclidi, ed in
particolare quelli preesistenti? Perché
i risultati delle analisi nono stati sottoposti ad un ente terzo di controllo individuato
e certificato, non interno al Ministero della difesa proprio come l'ente che ha
prodotto le stesse analisi in occasione dello sversamento quale inizio del
processo di cosiddetto “smaltimento”?
Dopo un anno e mezzo, anche i miei quesiti in materia indirizzati al primo ministro pro tempore, imposto dal Napolitano ma non votato dal popolo sovrano, hanno ricevuto la benché minima risposta. Perché Matteo Renzi tace? Con questa drammatica situazione bisogna pure fare i conti, perché ne va della salute individuale e collettiva.
Dopo un anno e mezzo, anche i miei quesiti in materia indirizzati al primo ministro pro tempore, imposto dal Napolitano ma non votato dal popolo sovrano, hanno ricevuto la benché minima risposta. Perché Matteo Renzi tace? Con questa drammatica situazione bisogna pure fare i conti, perché ne va della salute individuale e collettiva.
riferimenti:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=cisam
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=pasquasia
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=scorie+nucleari
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/03/italia-segreta-una-centrale-nucleare.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/05/rifiuti-tossici-e-radioattivi-nel-mar.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=pasquasia
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=scorie+nucleari
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/03/italia-segreta-una-centrale-nucleare.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/05/rifiuti-tossici-e-radioattivi-nel-mar.html
Gianni Lannes, Italia, USA e getta, Arianna editrice, Bologna 2014
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