di Gianni Lannes
Informazioni relative alle quantità di rifiuti
radioattivi prodotti annualmente nell'Unione, nonché ai siti di smaltimento,
sono reperibili in una serie di relazioni della Commissione sulla gestione dei
rifiuti radioattivi nell'Unione. In realtà, gli ultimi dati disponibili, in violazione
della Convenzione di Aarhus del 1998, risultano approssimativi per difetto,
addirittura datati all’anno 2008. Vale a dire: attualmente la cosiddetta Unione
Europea non sa, o meglio finge di non sapere, che fine fanno le scorie più pericolose, mentre gli europarlamentari ingrassano e se la spassano a nostre spese.
Secondo la sesta relazione sulla situazione della
gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile esaurito nell'Unione
europea, l'ultima della serie, nella UE si producono ogni anno circa 85 000 metri
cubi di rifiuti radioattivi, principalmente rifiuti a bassa e media attività.
Questi rifiuti sono immagazzinati o smaltiti in siti poco profondi o
sotterranei, sotto il controllo delle autorità nazionali di regolamentazione.
La quantità di rifiuti ad alta attività è di circa 280 metri cubi, interamente
immagazzinati a lungo termine. La produzione annua di combustibili esauriti è
pari a circa 3.600 tonnellate di metalli pesanti. Il combustibile esaurito è
immagazzinato in siti speciali sotto il controllo delle autorità nazionali di
regolamentazione.
In Italia, unico caso al mondo, sotto il governo non
votato dal popolo sovrano ma imposto dall’abusivo Napolitano, è in progetto un
mega deposito in superficie, dove saranno allocate anche le scorie di terza
categoria, ossia ad alta attività.
Per l'anno 1992 la direttiva 84/631/CEE del Consiglio imponeva agli Stati membri di informare la Commissione con cadenza semestrale per quanto attiene alla situazione delle spedizioni transfrontaliere. Dal 1993 gli Stati membri sono invece tenuti a presentare una relazione annuale, in conformità con l'articolo 13, paragrafo 3, della Convenzione di Basilea, e dal 2000 devono trasmettere un questionario supplementare recante informazioni sui traffici illeciti di rifiuti.
La Commissione è a conoscenza delle sole attività di
trasporti illeciti di rifiuti dichiarate dagli Stati membri. Tali informazioni
sono riferibili unicamente ad attività effettivamente accertate e non alle
attività illecite che violino deliberatamente le disposizioni di legge
applicabili. La maggior parte dei trasporti illeciti di rifiuti è effettuata
senza rispettare le procedure, quali la compilazione della documentazione
necessaria e questi eventi non sono pertanto presi in considerazione. Il nuovo
regolamento (CE) n. 1013/2006(3) relativo alle spedizioni di rifiuti impone
agli Stati membri di consentire, tra l'altro, ispezioni di stabilimenti e
imprese, nonché controlli a campione su spedizioni di rifiuti.
L'articolo 12 della direttiva 2008/98/CE del
Parlamento e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti dispone
che «Gli Stati membri provvedono affinché, quando non sia effettuato il
recupero […], i rifiuti siano sottoposti a operazioni di smaltimento sicure che
ottemperino alle disposizioni di cui all'articolo 13 in relazione alla
protezione della salute umana e dell'ambiente».
Riferimenti:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=scorie+nucleari
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/08/italia-scorie-nucleari-insabbiate.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=sogin
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/04/basilicata-lazio-sardegna-sicilia.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2015/06/italia-menzogne-nucleari-dello-stato.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/08/italia-scorie-nucleari-insabbiate.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=sogin
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/04/basilicata-lazio-sardegna-sicilia.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2015/06/italia-menzogne-nucleari-dello-stato.html
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