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di Gianni Lannes
E' un argomento
tabù come le scie chimiche. Se qualche testimone oculare con
quintali di prove osa parlarne anche solo su un blog piovono insulti,
minacce e quant'altro. Perché? Gli ordigni nucleari targati stella
di Davide si sono moltiplicati grazie alla concessione di tecnologia
francese e poi tedesca a Tel Aviv. Ma non esistono nella realtà del
senso comune. Come al solito, chi asserisce fondatamente il contrario
viene liquidato in tutta fretta come un banale complottista. Strano.
La stragrande maggioranza degli esseri umani semplicemente ignora il
fenomeno. Va in onda la terza guerra mondiale contro Siria ed
Iran, organizzata da Usa, Israele, Gran Bretagna, Francia,
Nato, Italia, eccetera. La rapina dell’oro nero nel Sud del
mondo si ammanta di un pretesto nucleare che tira in ballo l’assenza
dei diritti civili in quei Paesi del Medio Oriente. Inverosimile. Con
lo stesso criminale metro di misura e per le medesime ragioni,
l’Occidente dovrebbe muovere guerra - anche a sé stesso - al
governo dittatoriale ebreo che ha occupato pretestuosamente la
Palestina e massacra la popolazione autoctona di quella terra
martoriata (bambini inclusi). Israele con la sua volontà di
superpotenza atomica mette a repentaglio la sicurezza planetaria. Le
cifre della contraddizione: quasi 500 ordigni nucleari: a tanto
ammontano le riserve strategiche per la guerra di annientamento del
nemico.
Correva l’anno 1986: Mordechai
Vanunu lavorava alla centrale nucleare di Dimona e rivelò
alcuni segreti sull’atomica bellica israeliana al Sunday Times.
36 anni fa - il 30 settembre - fu rapito dal Mossad, a Roma e
trasferito con una nave (Tapuz) dal porto di La Spezia, sotto
il naso della polizia di frontiera italiana. Da allora l'arsenale
atomico di Tel Aviv è cresciuto a dismisura, senza alcun controllo o
sanzione internazionale dell'Onu. Chi detta l'agenda di
interesse ai mass media? Soltanto la prima divisione del Mossad?
Remember Vanunu? - Il tecnico
ebreo di origine marocchina era stato condannato sommariamente il 7
ottobre 1986 a 18 anni di reclusione; poi rilasciato nell'aprile
dell'anno 2004. I rapporti di polizia e dei servizi di intelligence
documentano pagine oscure della magistratura italiana che a quel
tempo non dispose una rogatoria, non indagò né sul rapito né sui
rapitori. E accettò di archiviare la spinosa faccenda, ingoiando la
strampalata tesi suggerita ed imposta dalla diplomazia israeliana,
secondo cui la vicenda sarebbe stata nient'altro che “una
mistificazione romanzata”. Uno storico israeliano di chiara fama,
Benny Morris a quattro mani con il giornalista inglese Ian Black, ha
scritto parole definitive su questa macchinosa “teoria del
complotto” che fu accettata dalla Procura della Repubblica di Roma
e dal governo dell'epoca. Vanunu non era una spia e non era manovrato
da potenze oscure. “La sostanza dell'episodio era semplice: una
colossale mancanza di sicurezza aveva portato a una conferma
inequivocabile di quanto l'intero mondo sapeva da tempo, o riteneva
di sapere, ossia che Israele possedeva una vasta e indipendente
capacità di fabbricare armi nucleari. Vanunu era considerato un
traditore da arrestare, anche se con un lieve rischio di danneggiare
le relazioni con una potenza amica”. Frasi che ne riecheggiano
una, all'epoca attribuita al primo ministro Bettino Craxi:
“Una protesta sarebbe il minimo … e anche il massimo, perché
perché di più non potremmo fare”. Gli italiani fecero assai meno
del minimo. Alla stregua di altre occasioni con le stragi (Argo
16) e gli omicidi mirati (Aldo Moro) attuati dall'Istituto
Centrale per l'Informazione e la Sicurezza” in Italia. Nessuno
ha chiesto spiegazioni al primo ministro dell'epoca: Shimon Peres.
Doppia morale - L'Iran ha
firmato il Trattato di non proliferazione nucleare in sede Onu e si è
quindi formalmente impegnato a rinunciare all'arma atomica e a
consentire ispezioni e controlli. Israele non ha firmato invece quel
trattato. Tra i 59 paesi che lo siglarono nel 1970 ci sono però Gran
Bretagna, Francia, Cina, Russia e Stati Uniti d'America. Potenze che
si sono impegnate a svuotare i loro arsenali. Non solo non l'hanno
fatto, ma hanno consentito e incoraggiato deroghe interessate ed
inique. L'Iran è stata aggredita due volte nell'ultimo mezzo secolo:
la prima direttamente da potenze occidentali e la seconda da Saddam
Hussein sostenuto sempre dagli occidentali. Vanunu: “Sono
orgoglioso di quello che ho fatto. Aprite alle ispezioni i siti
atomici israeliani”.
Mafie di Stato - In una lettera
aperta di Vanunu pubblicata nel 1997 ma censurata dalle autorità
israeliane è scritto: “... Essi sono anche responsabili per la
debolezza politica dei governi italiani, come mostra l'insolito
fenomeno di 55 governi in 50 anni … ma l'Italia ha sofferto
maggiormente per tutti i suoi giochi spionistici lasciando fare a
tutti i servizi segreti del mondo quello che hanno voluto in Italia
(CENSURA) Qui in Israele usano finte guerre e il terrore per
spaventare la gente e convincerla a credere e a fidarsi dei segreti
nucleari … Il problema è che Israele non potrebbe fare quello che
fa senza l'aiuto e il silenzio dell'Europa … voi cittadini italiani
dovreste sapere quel che accade nel vostro paese, cosa i vostri
servizi stanno facendo in collaborazione con quelli israeliani, che
crimini hanno commesso insieme in passato contro gli Stati Uniti
negli Stati Uniti e contro i cittadini italiani … a chi serve ora e
a che scopo e che è venuto il momento di mettere fine a tutti questi
giochi spionistici per avere uno stato normale e stabile come ogni
altro stato d'Europa per mettere fine a tutte le deviazioni e gli
inganni a danno dei cittadini e per entrare nell'epoca moderna senza
la mafia. Coloro che vogliono la mafia nelle loro azioni di
spionaggio in realtà vogliono tenere l'Italia in un'epoca oscura …
Questo uso della mafia da parte delle spie italiane non serviva era
un modo per mantenere l'Italia in una condizione di sottosviluppo
...”.
Come sosteneva l'arguto Leonardo
Sciascia: “Se un fatto non viene raccontato non esiste”.
L'Italia ha firmato sotto Berlusconi, grazie alla tacita
connivenza della cosiddetta opposizione, un memorandum di
cooperazione militare con Israele. Un altro fatto è certo: le carte
Moro sono ancora coperte dal segreto di Stato, nonostante sia
ampiamente scaduto. Vero D'Alema?
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