foto Gilan |
di Gianni Lannes
Antica Daunia: da giardino dell'eden a discarica nazionale. Nel Belpaese invece di risanare, curare e far rifiorire il territorio, i politicanti covidioti seguitano a speculare, addirittura a livello interazionale. È il caso di Manfredonia e Monte Sant'Angelo, luoghi intrisi di bellezza naturale e storia magistrale, dove, a distanza di decenni, non sono state mai ricucite le ferite ecomafiose inferte dall'Enichem e adesso piombano altri progetti deleteri, oltre all'Energas.
In loco, infatti, è sbarcata anche la Seasif Holding (non una Ong filantropica bensì una multinazionale dedita agli affari e al mero profitto economico), ovvero un “conglomerato internazionale, con sede in Cipro che vanta una compagine societaria composta da società locate in Italia, Francia, Svizzera, Albania, Romania, Serbia, Colombia e Dubai, che operano in vari settori come: distribuzione di carburanti, servizi finanziari e assicurativi, investimenti immobiliari e asset management, materie prime ed estrazione dei metalli preziosi, offrendo una sinergia di prodotti e servizi dedicati agli investitori privati e istituzionali. In Italia, nel settore della distribuzione dei combustibili, la controllata GIQ Petroli, ha chiuso contratti importanti con multinazionali leader del trasporto e logistica, e con gruppi internazionali di retail che offrono servizi diretti ai clienti”.
Proprio la compagine del Ceo Favilla, ha chiesto la concessione esclusiva per 25 anni di tre banchine del porto “alti fondali”, nonché una parte delle aree retroportuali per realizzare alcuni industriali (trattamento della bentonite e minerali) che nulla hanno di ecologico e salutare per la vita umana. Inoltre, nella stessa zona in riva all'Adriatico, ricadente nell'agro di Monte Sant'Angelo ma ad un soffio dalla città sipontina, incombe un altro progetto noscuro, relativo ad un mega impianto per il trattamento della plastica, elaborato dall'Ager Puglia. Si tratta di una piattaforma regionale per il trattamento dei rifiuti, mediante messa in funzione di un inceneritore (chiamato impropriamente “termovalorizzatore”) dopo quello dell'impianto targato Marcegaglia.
La giunta regionale dell'Emiliano ha confermato il finanziamento (dopo una variazione di bilancio) per la realizzazione dell'impianto di trattamento e recupero plastica previsto già in precedenza a Monte Sant'Angelo. L'impianto sarà realizzato - con il beneplacito dei pentastelluti - nella piana di Macchia, a ridosso della città di Manfredonia, in quella stessa zona industriale individuata da Regione Puglia per insediamenti di vario genere. Costo dell'operazione: 24.158.372,52 euro. Il cofinanziamento degli interventi finalizzati alla realizzazione o ampliamento e/o adeguamento dei centri comunali di raccolta rifiuti differenziati verrà attuato con le risorse del Por Puglia 2014/2020 per 2.504.729,55 euro, con le risorse del Poc Puglia 2014/2020 per 11.179.806,80 di euro e 17.138.515 euro a valere sulle risorse FSC 2014-2020 del Patto per la Puglia. Ager Puglia è il soggetto beneficiario e attuatore dell'intervento.
Dell'impianto si sa che dovrà trattare prioritariamente i rifiuti generati nella Regione Puglia i cui processi di recupero consentiranno la produzione di end of waste e che, alla fine del processo, produrrà granulo, semi sferette di plastica di scarto da commercializzare e riutilizzare. Sorgerà nella parte restante dell'ex Isola 12 dell'area ex Enichem nel territorio di Monte Sant'Angelo ma a pochi passi da Manfredonia.
«Ho
chiesto espressamente agli uffici dell'Ager, l'agenzia regionale che
si occupa della gestione dei rifiuti, quale fosse la situazione - ha
aggiunto Rosa Barone, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle -
e mi hanno confermato che il progetto dovrà essere oggetto di bando,
per ora quindi la Regione ha provveduto a dare solo il via libera al
finanziamento. Ovviamente noi siamo favorevoli a questa iniziativa
perché troviamo che sia giusto chiudere il ciclo dei rifiuti in
maniera virtuosa e corretta. E poi stiamo parlando di un impianto
pubblico e in teoria non dovrebbe essere troppo grande. Il nostro
dubbio riguarda più che altro la localizzazione: stiamo parlando di
un sito che ancora non è totalmente bonificato; in più è strano
come il Comune di Monte si ponga sempre a ridosso di quello di
Manfredonia. Bisognerà fare attenzione a che vengano rispettati
tutti i parametri, ad esempio, relativi alla distanza tra questi tipi
di impianto e le aree abitate».
Insomma,
tale impianto raccoglierà alle porte di Manfredonia gli scarti plastici in arrivo da tutta la
Puglia, anche se ancora non è chiaro quale sarà la capacità di
trattamento dello stabilimento in termini di tonnellate all'anno. Una
cosa è certa: la maledizione perpetua di dell'ennesimo disastro ambientale annunciato e realizzato.
Riferimenti:
https://www.foggiatoday.it/economia/Fr.html
https://www.shippingitaly.it/2021/01/26/la-seasif-di-favilla-sbarca-a-manfredonia-e-forse-a-livorno/
https://www.facebook.com/permalink.php?id=104681267709460&story_fbid=257775269066725
https://it-it.facebook.com/pdmonte.santangelo
http://www.ager.puglia.it/documents/10492387/0/DD.+n.+178+del+14_05_2020.pdf/c8e01f99-5160-4347-854a-1ee36a5db13c;jsessionid=74433E984A40556B8FD7EFC4E0847529?version=1.0https://www.regione.puglia.it/documents/56205/215284/04.11.2020_Ordinanza+n.206+Misure+per+fronteggiare+le+criticit%C3%A0+nella+gestione+dei+rifiuti+per+effetto+dell%E2%80%99Emergenza+SARS-CoV-2.pdf/18bc0103-db7a-16bb-78fb-20a9fad49cbb?t=1588579022108
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=manfredonia
Nessun commento:
Posta un commento
Gradita firma degli utenti.