27.8.19

ITALIA TERREMOTATA E DIMENTICATA


 L'Aquila (6 aprile 2009) - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


 di Gianni Lannes

Stato latitante e Paesi rasi al suolo, presto dimenticati in attesa forse dell'ennesima tragedia in cui a pagare sono sempre i comuni mortali. Due lustri dopo il sisma in Abruzzo che ha mietuto 309 vittime ormai non fa più notizia e così lo sconquassamento tellurico che tre anni fa sconvolse la geografia di 131 comuni in ben 4 regioni togliendo la vita a 299 esseri umani. Oggi si contano 30 mila persone sfollate ancora fuori dalle proprie case e 23 miliardi di danni contabilizzati in euro. Addirittura L’Aquila e provincia sono ancora un accumulo di macerie nonostante le promesse altisonanti (non mantenute) di politicanti da Berlusconi a Conte.

Andate ad anni di distanza dove le case sono crollate, dove la gente è stata costretta a fuggire, dove la vita si è fermata. Vi renderete conto che i problemi non sono stati risolti dalla retorica di autorità ed istituzioni. Pescara del Tronto è un paese che non rinascerà più: il borgo resterà in macerie, mentre nella vicina Arquata è stata arrestata la raccolta dei detriti e gli abitanti si sono dimezzati.

Approdo a Camerino attraverso Muccia, Pieve Torina per giungere a Visso, Castelsantangelo sul Nera e Ussita. Oggi sono centri disabitati, vuoti. Ciò che non ha distrutto la furia sismica, lo stanno facendo l’immobilismo e l’incuria con centri storici lacerati ed inaccessibili. Quale ricostruzione se impera il perenne ritardo e regna l’oblio? Quale futuro per l'Italia se a Potenza (zona Bucaletto) tanti "cittadini" sopravvivono nelle baracche del terremoto andato in onda nel 1980?

Riferimenti:

Gianni Lannes, TERRA MUTA, LPE, Cosenza 2013. 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=terremoto