L’UNESCO
(agenzia culturale dell’ONU) ha appena pubblicato le direttive
globali per i nuovi standard di educazione sessuale da impartire in tutte le
scuole ed asili infantili dell’Occidente, a firma della direttrice generale
dell’UNESCO, Audrey Azoulay.
Addirittura la “nuova educazione sessuale” targata UNESCO s’inserisce nel programma politico dell’ONU per il 2030 sullo “Sviluppo Sostenibile”.
fonte:
riferimenti:
L’UUNESCO
prescrive le conoscenze e gli atteggiamenti da inculcare nei giovani secondo
ogni classe di età. Particolarmente incredibile è l’insistenza sulla ‘uguaglianza di
genere’ e la promozione dell’ideologia di genere. Con particolare cura per
l’insegnamento gender ai bambini tra i cinque e gli otto anni. In 139
pagine scritte in perfetta neolingua della dittatura LGBT, l’UNESCO sottolinea
con forza il “rispetto” per l’orientamento sessuale, il “rifiuto degli
stereotipi”, il “diritto” degli scolari di godere dei piaceri della carne.Ai bambini
viene insegnato a mettere in discussione e persino a rigettare i valori e le
convinzioni dei loro genitori sul sesso e sul matrimonio, i bambini devono al
più presto “riconoscere” che i loro “valori” possono essere “diversi” dai loro
genitori. Il programma
pedagogico che l’UNESCO vuole estendere ai bambini della Terra
attraverso le sue “linee-guida tecniche” prevede che fin dalla scuola primaria
(dai 5 agli 8 anni) gli scolari imparino dall’insegnante l’omosessualità nel
quadro di una sessualità sostenibile. Dai 9 ai 12, ai ragazzini e ragazzine
viene insegnato come individuare i segnali della gravidanza. Dai 9 anni gli
scolari imparano le modalità del piacere maschile e femminile. La masturbazione
viene raccomandata purché, “in privato”.