Nonostante le promesse pubbliche, però, il
governatore Emiliano non ha ancora revocato in autotutela la delibera di giunta
regionale numero 1361 del 5 giugno 2015, a firma di Nichi Vendola che ha
espresso un “parere di compatibilità ambientale” sulla base di una relazione a
firma dell’ingegner Antonello Antonicelli allora in forze all’assessorato
regionale all’ecologia, e poi assunto, incredibilmente, il 21 marzo 2016 dal
sindaco di Manfredonia Riccardi. A proposito: l'amministrazione comunale ha mai chiesto ufficialmente al presidente della regione Puglia di annullare la delibera 1361 del 2015?
Il 29 dicembre scorso Emiliano ha incontrato il nuovo
presidente del Consiglio Gentiloni. Di tutto hanno parlato, tranne che dell’esplosivo
caso Energas. Doppiogioco del partito democratico o soltanto un’amnesia?
Comunque, qualche giorno prima di Natale e poi al
termine dell’anno, un nutrito gruppo di cittadine e cittadini sensibili del
centro sipontino hanno indirizzato a Mattarella, Gentiloni, Calenda e Delrio la
motivata richiesta di arrestare questa follia industriale che di “strategico”
ha soltanto il profitto di pochi a danno di tanti e dell’intero territorio
della Daunia. A Roma le istanze popolari sono state regolarmente depositate.
Ora si attende, a breve, il responso.
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